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SCUOLA INFANZIA: INCONTRARE L’ASSESSORE RISULTA SEMPRE INUTILE…
Si è tenuto oggi pomeriggio un incontro con l’Assessore Bisesti e lo staff del Dipartimento Istruzione, convocazione senza ordine del giorno, in cui si sarebbero presumibilmente dovute affrontare le criticità della Scuola dell’Infanzia.
Niente di nuovo dalla bocca dell’Assessore…
Contestata ancora dalla UIL FPL Enti Locali la mancata informazione sugli interventi che riguardano questo delicato settore, anche alla luce della delibera di venerdì 25 u.s. che normava le contestatissime ferie da poter fruire dal personale durante l’apertura straordinaria della scuola nel periodo estivo.
Ribadita ancora la contrarietà della UIL FPL EELL a tale apertura oltre a contestare l’intervento unilaterale dell’Amministrazione provinciale sul tema delle ferie, disciplina da trattare solo ed esclusivamente come tema contrattuale e non come “gentile concessione” (solo e unicamente per il personale insegnante a tempo indeterminato!) dello stesso Assessore.
Continua la battaglia legale della UIL FPL EELL che ha già incaricato il proprio ufficio legale, di procedere in sede di Consiglio di Stato.
La Segretaria Prov.le
UIL FPL Enti Locali
Marcella Tomasi
Scarica il pdf: Comunicato incontro SCUOLA INFANZIA

Femminicidio a Molina di Fiemme. Sconcerto di Cgil Cisl Uil e Acli
La lunga scia di sangue dei femminicidi tocca ancora una volta il Trentino con la drammatica morte di Viviana Micheluzzi, uccisa dal marito, Mauro Moser, che dopo il terribile gesto si è tolto la vita. “Al momento non sono chiare le ragioni di questo ingiustificabile gesto né si sa nulla delle possibili motivazioni. Resta la certezza, però, che ci troviamo di fronte ad un’ennesima tragedia, che vede ancora una volta vittima una donna strappata alla vita per mano di una persona a lei
vicina. Un familiare. Oltre la metà delle volte i femmicidi sono compiuti da uomini che avevano un legame affettivo con la vittima. Di fronte a questo dramma ogni parola potrebbe essere ritenuta superflua.
Crediamo invece che davanti ai femminicidi non debba mai prevalere il silenzio né la rassegnazione. Al contrario questi fatti sconcertanti devono essere monito perché la violenza contro le donne sia un tema di cui discutere, di cui farsi carico donne e uomini insieme perché è responsabilità di tutti agire per contrastare e sconfiggere quella che è una vera e propria piaga per la nostra società”. Lo dicono i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, insieme al presidente delle Acli Trentine Luca Oliver esprimendo piena e totale vicinanza ai figli della vittima.

Lavoro. Guerra e crisi materie prime rischiano di arrestare la crescita. Cgil Cisl Uil: subito misure contro la precarietà e incentivi per giovani e disoccupati
“L’aumento dell’occupazione è un dato positivo che non può, però, essere letto senza tenere conto che buona parte delle nuove attivazioni sono ancora lavori precari. Una dinamica che riguarda il Trentino come il resto d’Italia e non lo dicono solo i sindacati, ma lo stesso presidente Draghi”. Nel confronto con il 2019, infatti, in Trentino il lavoro stabile è calato del 14,9%, 2.496 rapporti in meno. Per Cgil Cisl Uil, dunque, la precarietà è un fatto da cui non si può prescindere analizzando l’andamento del mercato del lavoro. E non l’unico.
Altra questione che ipoteca la crescita dell’occupazione è la dinamica demografica: sempre meno giovani sono presenti sul mercato del lavoro quindi l’incontro tra domanda e offerta sarà sempre più complesso. In questa situazione è fondamentale mettere in atto politiche che agiscano su più livelli. Nel breve servono misure per facilitare e incentivare l’ingresso dei giovani sul mercato del lavoro, anche agendo sulla leva della formazione per ridurre il gap con le competenze richieste dalle aziende. Allo stesso tempo bisogna mettere da parte ogni spinta demagogica e affrontare con concretezza il nodo immigrazione. “Gli stranieri rappresentano una risorsa importante per il nostro mercato – fanno notare i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Per questa ragione è fondamentale affrontare il tema con concretezza e investendo sulle politiche di accoglienza che la Giunta Fugatti ha tagliato. Lo chiedono le imprese, gli albergatori, i ristoratori, le aziende edili che fanno sempre più fatica a reperire manodopera”.
Nel medio termine servono misure che incentivino la natalità e sostengano le giovani famiglie.
“Non c’è molto tempo da perdere. A causa della guerra e dell’aumento del costo delle materie prime la crescita sta già rallentando la sua corsa – insistono i sindacalisti -. C’è il rischio più che concreto che questo si rifletta sul mercato del lavoro determinando dati in peggioramento già nei prossimi mesi”.
Per questa ragione servono subito interventi di sostegno al reddito per i disoccupati, misure che facilitino l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e un potenziamento del centri per l’impiego per sostenere una più forte attivazione dei soggetti in transizione e una loro più efficace ricollocazione. Per Cgil Cisl Uil, dunque “Gli Stati generali del lavoro hanno fissato una road map che, adesso, è tempo di cominciare a tradurre in interventi concreti”.
Trento, 25 marzo 2022

Caro Vita. Oltre l’emergenza bollette, servono interventi strutturali per aiutare le famiglieCgil Cisl Uil e Acli: sul caro energia la misura accoglie le nostre richieste. Ci attendiamo ulteriori passi avanti per tutelare il potere d’acquisto
“Un passo avanti importante, ma non ancora sufficiente per sostenere le famiglie di fronte all’impatto del caro vita”. Per Cgil Cisl Uil e Acli le misure straordinarie adottate oggi dalla Giunta provinciale vanno nella giusta direzione e rispondono nell’immediato alle richieste avanzate già a gennaio. Vicino agli interventi straordinari, però, servono misure strutturali che vadano oltre il primo trimestre dell’anno e che riducano per quanto possibile l’impatto del caro bollette e dell’aumento dei prezzi sul potere d’acquisto delle famiglie. “Apprezziamo lo sforzo della Provincia e riteniamo un buon punto di partenza lo stanziamento di 25 milioni di euro – sottolineano i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti con il presidente di Acli Luca Oliver -. E’ importante però che a questo primo provvedimento ne seguano altri, almeno a copertura del secondo trimestre così come deciso dal Governo nazionale. Purtroppo i prezzi non si sgonfieranno a breve ed è fondamentale tutelare il potere d’acquisto anche per non rischiare contraccolpi eccessivi sul fronte della domanda di beni e servizi che rallenterebbe ulteriormente la ripresa”.
Per questa ragione le quattro organizzazioni chiedono un impegno in più alla Giunta. “Abbiamo proposto che insieme alle misure sulle bollette sia previsto un sostanziale adeguamento delle misure provinciali di sostegno alle famiglie. La situazione è cambiata rapidamente e il welfare familiare va reso più efficace e rispondente alle nuove esigenze”.
A cominciare dall’indicizzazione al costo della vita delle misure di welfare provinciale e dell’Icef, ma anche il ripristino dell’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 20mila euro a tutela delle fasce più deboli e l’innalzamento della deduzione dei redditi da lavoro femminile a fini Icef almeno fino a 15mila euro annui.
Cgil Cisl Uil e Acli puntano ad ottenere un impegno concreto dalla Giunta Fugatti che confermi e consolidi le risorse stanziate complessivamente per le famiglie e il mantenimento dell’assegno unico provinciale evitando ogni riduzione per i nuclei che oggi ne beneficiano.
Resta un tassello importante anche l’eliminazione del vincolo dei dieci anni di residenza per accedere ai sostegni provinciali. Vincolo peraltro che viene confermato, ingiustamente, anche per il bonus energia.
In merito al provvedimento adottato oggi sulle bollette si attende di conoscere nel dettaglio la misura, ma sindacati e Acli non nascondono qualche perplessità sul doppio canale scelto da Piazza Dante per ottenere il bonus. “Temiamo che questo possa creare confusione ed errori, e soprattutto lasciare fuori famiglie che avrebbero diritto alla misura. In ogni caso leggeremo con attenzione il provvedimento e confidiamo nel fatto che ci sia comunque il tempo e la possibilità di apportare eventuali miglioramenti per rendere la misura più efficace possibile”, proseguono Grosselli, Bezzi, Alotti e Oliver.



