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Sanità. La Giunta chiarisca in che direzione vuole andare Sindacati pensionati: positiva la scelta di prevedere undici casa di comunità sul territorio. Serve un modello che rafforzi medicina territoriale, prevenzione e integrazione socio-sanitaria
La scelta di sfruttare le risorse che il Pnrr stanzia sulla sanità per creare in Trentino undici casa di comunità e tre presidi ospedalieri di comunità è positiva per i sindacati dei pensionati. Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilpensionati, però, vogliono vederci chiaro sulla direzione che la Giunta intende seguire per ridisegnare la sanità sul territorio. “Se finalmente ci si muove verso un modello che rafforza medicina territoriale e di prossimità, che potenzia la prevenzione e la domiciliarità, che facilita l’integrazione socio-sanitaria e dunque garantisce una reale e continua presa in carico del cittadino soprattutto per i soggetti con cronicità e per gli anziani e non autosufficienti non possiamo che essere a favore – dicono i tre segretari Ruggero Purin, Tamara Lambiase e Claudio Luchini -. Non sono passati però molti mesi da quando la Giunta ha illustrato il nuovo disegno della sanità trentina basato sul modello dell’ospedale policentrico. Vorremmo capire se hanno cambiato idea o se hanno le idee molto poco chiare e ben confuse”.
Quel che è certo, secondo i sindacati, che un modello basato sulle case di comunità darebbe finalmente gambe al progetto dello Spazio Argento che l’Esecutivo Fugatti ha di fatto congelato. “Ipotizzare case della salute vorrebbe dire dare una risposta in termini di prevenzione e presa in carico complessiva del paziente, garantendo una continuità di assistenza per le malattie croniche e dunque rispondendo in modo più adeguato ai bisogni di una comunità che invecchia come la nostra”, proseguono i tre segretari che da anni ormai insistono sulla necessità di riformare l’assistenza socio-sanitaria per la terza età con un modello meno dispersivo di quello attuale. “Potrebbe essere la volta buona e ce lo auguriamo. Per questa ragione è importante che l’assessora apra subito il confronto, chiarisca in modo univoco qual è il progetto che intendono perseguire e coinvolga parti sociali e terzo settore”.
Appare altrettanto importante puntare sul rafforzamento della telemedicina per accorciare la distanza tra pazienti e sanitari e rendere più capillare i servizi.
A Spi, Fnp e Uilpensionati non sfugge infine il nodo del personale. “Se almeno sul piano finanziario le risorse saranno assicurate dai fondi europei, c’è da sciogliere la questione del modello organizzativo e delle risorse umane. Le nostre strutture sanitarie sono in affanno da anni, con ripercussioni pesanti in termini di liste d’attesa e erogazione dell’assistenza. Una situazione che la pandemia ha reso ancora più evidente. E’ importante che questa occasione sia sfruttata positivamente per risolvere in modo strutturale la carenza di personale sanitario”, concludono Purin, Lambiase e Luchini.
Trento, 9 novembre 2021

Mobilitazione lavoratori somministrati in Apss
VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2021 DALLE 10
PRESSO LA SEDE APSS IN VIA ALCIDE DEGASPERI, 77 38123 TRENTO
Risposte subito per i 130 lavoratori e lavoratrici somministrate in forza presso l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari che a dicembre si troveranno senza lavoro.
Scarica il pdf: LOCANDINA MOBILITAZIONE LAVORATORI APSS IN SOMMINISTRAZIONE ver3


Bilancio PAT. A Bolzano ipotesi di aumentare l’Irap per rafforzare il bilancio La Giunta altoatesina propone di ricavare 66 milioni di euro per la sanità. Cgil Cisl Uil: Kompatscher coinvolge datori e sindacati per rendere più efficiente e sostenibile la spesa pubblica.

Sospensioni a scaricabarile
Comunicato Stampa UILTrasporti del Trentino 05/11/21
L’incapacità di gestione di Trentino Trasporti non è una novità. La novità è che adesso c’è il Covid, il Green Pass e la deplorevole divisione sociale che ne consegue.
Ecco che, puntuali, arrivano le sospensioni dei servizi: prima le corse serali – come se il problema non fossero (e lo sono tuttora) i mezzi pubblici colmi in orario scolastico, poi – in coincidenza con l’arrivo del Green Pass e degli inevitabili dissidenti – i servizi festivi.
E la colpa di chi è? Degli autisti senza Green Pass, ovviamente. Peccato che l’accusa non regge, gli autisti si sono vaccinati e chi non l’ha fatto ricorre al tampone, senza peraltro poter usufruire – come in altre realtà – di un servizio dedicato interno all’azienda. La Trentino Trasporti, invece, in barba ai suoi dipendenti e alla collettività che ha bisogno di un servizio di qualità, si limita al gioco dello scaricabarile senza considerare che chi lavora in questo periodo non prende ferie, ha i propri riposi disposti a piacimento dall’azienda e non lavora di certo con serenità.
Va detto, poi, che nel corso di tutta questa orribile epidemia molti autisti si sono presi il Covid proprio per una sistematica sottovalutazione della sicurezza che ha visto, per esempio, questi lavoratori esporsi – caso unico in Italia – per fare anche il biglietto a bordo a stretto contatto con gli utenti e senza alcuna protezione.
Facile adesso scaricare le colpe, più difficile risolvere uno strutturale problema di mala gestione, cattiva organizzazione, incapacità e miopia.
E poi ci si lamenta per i mancati introiti.
Cordiali saluti
Il segretario Uiltrasporti
Nicola Petrolli
Tel. 3666762302
Trento, 05 novembre 2021
Scarica il pdf: sospensione servizio COM trasporti 051121 (1)



