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21 Ott
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Sindacati del pubblico impiego: il 26 ottobre in piazza a Trento

16 ottobre 2021 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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21 Ott
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La Uil Fpl Sanità del Trentino interviene in merito al disagio dovuto alla carenza di Infermieri formati per la gestione del paziente dializzato.

La Uil Fpl Sanità del Trentino interviene in merito al disagio dovuto alla carenza di Infermieri formati per la gestione del paziente dializzato.

La mancata politica di assunzioni programmate nel tempo dovute ai pensionamenti, cessazioni ecc… da parte dell’Azienda ed oggi aggravatosi dal D.L 44/2021 ha portato il servizio di Emodialisi del Trentino ad una situazione malagevole con ricaduta a cascata sia sugli utenti che sugli stessi professionisti.

In questi giorni gli utenti in gestione per competenza e territorio c/o il servizio di emodialisi dell’Ospedale di Rovereto si sono visti costretti improvvisamente a dover proseguire il loro trattamento “salvavita” presso la struttura ospedaliera di Arco, per l’effetto del D.L., subendo un forte disagio dovuta alla trasferta con i propri mezzi e/o con taxi sanitario convenzionato.

Purtroppo il trasferimento di tali pazienti, seppur temporaneo, non è nuovo all’interno dell’APSS e si riproduce ogni qualvolta si verifica una riduzione di personale a causa di cessazioni a vari istituti contrattuali.

È inaccettabile tutto ciò, visto che la UIL Fpl Sanità da anni aveva attenzionato questo problema all’Apss, che non si è mai fatta carico dell’assegnazione specifica per tale servizio del personale adeguato e che oggi si ritrova a dover saltare riposi, ferie, che vengono continuamente negati.

La UIL Fpl Sanità, ha fatto più volte presente che nei servizi come la Dialisi, dove il personale infermieristico necessità di una formazione apposita di almeno quattro mesi di addestramento, l’Apss avrebbe dovuto programmare le sostituzioni/nuove assunzioni almeno quattro mesi prima di ogni prevedibile cessazione. Non così facendo continua a creare disagi agli utenti quali da Noi sopra evidenziati

Invitiamo l’Assessorato alla Sanità del Trentino ad intervenire urgentemente presso i vertici aziendali per porre rimedio a questa gravosa situazione che mette a dura prova sia l’utente che il personale in forza.

 

Giuseppe Varagone, Francesco La Malfa e Michele Falzone

Scarica il pdf: articolo Emodialisi di Arco 21.10.2021

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20 Ott
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Autonomia e risorse finanziarie. Cgil CIsl Uil: “Preoccupati. Non c’è tempo da perdere. Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

Autonomia e risorse finanziarie. Cgil CIsl Uil: “Preoccupati. Non c’è tempo da perdere. Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

“L’incertezza rispetto al quadro della finanza pubblica dell’Autonomia deve preoccupare tutte le forze economiche e sociali. Abbiamo condiviso la necessità di rivedere i rapporti finanziari tra lo Stato e le province autonome di Trento e Bolzano, strategia portata avanti dalla Giunta Fugatti, anche alla luce del mutato scenario macroeconomico provocato dalla pandemia e dell’intervento massiccio, finalmente, dell’Unione Europea nelle politiche di investimento pubblico a livello continentale.
Siamo alla vigilia della predisposizione della legge di bilancio per il 2022 e non c’è chiarezza su eventuali progressi nel confronto con Roma sul contributo di Trento e Bolzano all’abbattimento del debito pubblico nazionale che oggi ha superato la cifra record di 2.734 miliardi pari a oltre il 155% del pil annuo.
Ribadiamo che sarebbe davvero una beffa se, di fronte alla prima stagione espansiva della finanza pubblica statale garantita dai fondi del programma europeo Next Generation EU, in Trentino dovessimo assistere a politiche di aggiustamento se non addirittura di austerity fatalmente recessive.
Serve quindi, a nostro avviso, fare rapidamente il punto sul quadro finanziario della prossima manovra di bilancio per poi definire insieme le priorità per la programmazione economica dei prossimi anni. Da oltre un anno il sindacato chiede al Governo provinciale e alle associazioni datoriali di definire insieme un piano di riforme e di investimenti per rafforzare concretamente la crescita economica, la transizione ecologica e la coesione sociale del Trentino. Le sfide che il mondo del lavoro e dell’economia in Trentino dovranno affrontare nei prossimi anni, richiedono fin da ora scelte coraggiose, lungimiranti e tempestive. Ora però il tempo sta scadendo e non si può nascondere la polvere sotto il tappeto. Le istituzioni dell’Autonomia debbono dimostrare di sapersi assumere fino in fondo le responsabilità che competono loro e farlo nel dialogo costante con le parti sociali.”

Trento, 16 ottobre 2021

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19 Ott
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Indennità provinciale aggiuntiva per i cassaintegrati | nuove domande

 

Indennità provinciale aggiuntiva per i cassaintegrati | nuove domande

Le lavoratrici ed i lavoratori che tra gennaio e giugno sono stati in cassa integrazione per almeno 300 ore hanno diritto all’indennità aggiuntiva provinciale. Si tratta di un’integrazione economica prevista dal Documento provinciale di interventi di politica del lavoro.
Si può fare domanda fino alle ore 12.00 del 30 novembre. L’indennità è pari a:

  • 1,5 euro l’ora per chi ha una retribuzione lorda fino a 2.158,48 euro;
  • 1 euro l’ora per chi ha una retribuzione lorda superiore a 2.158,48 euro.

Per i part time le ore di sospensione vengono riparametrate.

Possono fare domanda i lavoratori dipendenti di aziende che hanno sede operativa e/o legale in Trentino, ovvero i residenti trentini occupati presso imprese con sede nelle province limitrofe. Ne hanno diritto anche i lavoratori in somministrazione.
La misura non è compatibile con la domanda di attualizzazione dell’assegno unico “Covid-19”.

Le lavoratrici ed i lavoratori possono presentare domanda via web utilizzando Spid. Non serve allegare nessuna documentazione né è richiesta marca da bollo. L’importo netto viene liquidato sul conto corrente del lavoratore e non è soggetto ad alcuna tassazione.

La domanda si invia sul sito di Agenzia del Lavoro al link:

https://ripartitrentino.provincia.tn.it/Misure/Misure-attive/INTEGRAZIONE-AL-REDDITO-PER-LAVORATORI-SOSPESI

N.B: con l’avviso relativo al secondo semestre (luglio-dicembre 2021) la Provincia ha assicurato che sarà possibile recuperare anche le ore di sospensione del primo semestre, qualora il lavoratore non possa fare domanda in questa finestra temporale.

 

Scarica il pdf: Cassaintegrati_3_bozza-1

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16 Ott
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Manifestazione a Roma per il lavoro e la democrazia. Anche duecento trentini in Piazza San Giovanni

Manifestazione a Roma per il lavoro e la democrazia. Anche duecento trentini in Piazza San Giovanni

Alla vigilia della giornata mondiale contro la povertà oltre 200 mila persone hanno partecipato a Roma alla manifestazione indetta da Cgil Cisl Uil per la democrazia e il lavoro, contro ogni espressione di fascismo. In piazza San Giovanni c’erano anche più di duecento trentine e trentini che hanno raggiunto la capitale con i cinque pullman organizzati dalle confederazioni provinciali.

Una manifestazione che ha riaffermato la centralità del lavoro, quello di qualità, primo antidoto contro il disagio sociale e i rigurgiti antidemocratici. Forte il messaggio anche sulla campagna vaccinale: il vaccino resta l’arma più efficace per riportarci alla normalità, per ricominciare a discutere di migliorare il lavoro e favorire la crescita economica sostenibile in Italia e in Europa.

A questo link trovate alcune immagini della delegazione trentina https://flic.kr/s/aHsmX3xjsN

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16 Ott
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Patto del rilancio: sì dei sindacati. All’indomani dell’invito degli Industriali, la risposta di Cgil, Cisl e Uil

16 ottobre 2021 – l’Adige (altro…)

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15 Ott
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Sindacati: pronti ad un patto condiviso per la coesione sociale e la crescita Cgil Cisl Uil: è tempo però di fare la riforme che servono al Trentino. Senza si rischia di ipotecare il futuro della nostra comunità

Sindacati: pronti ad un patto condiviso per la coesione sociale e la crescita Cgil Cisl Uil: è tempo però di fare la riforme che servono al Trentino. Senza si rischia di ipotecare il futuro della nostra comunità

Sul patto condiviso, proposto da Confindustria, per fare ripartire il Trentino, mettendo al centro coesione sociale e crescita i sindacati ci sono. Anzi lo sollecitano da ormai un anno. “Siamo convinti che da questa crisi non si esce da soli così come non abbiamo dubbi sul fatto che le grandi sfide che attendono anche la nostra comunità, dal calo demografico alla transizione ecologica, dal rilancio della produttività alla rivoluzione tecnologica, non si possono affrontare senza una visione ampia che deve tenere insieme lavoro ed economia, crescita sostenibile e coesione sociale. Se anche gli industriali ne prendono atto non possiamo che ribadire la disponibilità a fare la nostra parte responsabilmente”. All’indomani dell’assemblea di Confindustria Trentino Cgil Cisl Uil tendono la mano a Palazzo Stella e riaffermano ancora una volta l’opportunità di definire un progetto condiviso e lungimirante per il Trentino del futuro.
Le tre confederazioni, però, rimarcano come il progetto non avrà gambe solide finché non verranno messe in atto le riforme di cui il nostro territorio ha bisogno. “A Trento come a Roma servono le riforme. Ma mentre il Governo accelera su questo fronte, a livello provinciale la Giunta sembra preferire una politica dal respiro corto – insistono i tre segretari -. Il tempo però stringe. Siamo ormai a metà della legislatura e servono azioni precise per sostenere la crescita, la sostenibilità e la coesione sociale. All’orizzonte vediamo ben poco”.
A preoccupare i sindacati è l’incertezza che avvolge la definizione delle priorità legate al Piano di rilancio e resilienza nazionale. “C’è una legge nazionale che dice che quelle priorità devono essere condivise con le parti sociali. L’Autonomia non muove un passo in questa direzione. Allora crediamo che possano avere ben poca incisività patti condivisi che non vedono anche il coinvolgimento delle istituzioni. Auspichiamo che la Giunta colga le sollecitazioni che arrivano dal mondo economico e sindacale e che si possa cominciare a aprire un confronto fattivo. Abbiamo di fronte un’occasione irripetibile, non prenderne atto equivale ad ipotecare il futuro della nostra comunità”, concludono i tre segretari.

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15 Ott
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“Trento con Mimmo Lucano”: venerdì la manifestazione a Trento

15 ottobre 2021 – Trentino (altro…)

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15 Ott
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Sanità, allarme dei sindacati: “Obbligo di Green Pass, rischio caos”

15 ottobre 2021 – Trentino (altro…)

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15 Ott
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Ags, sindacati dal sindaco

15 ottobre 2021 – l’Adige (altro…)

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