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10 Ott
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Azienda sanitaria. Sono 130 i precari mai assunti «Proroghe su proroghe, ma nessuna garanzia: così non si può lavorare»

10 ottobre 2021 – l’Adige (altro…)

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08 Ott
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Cade dal palo della funivia mentre fa manutenzione. Operaio in rianimazione

  08 ottobre 2021 – Corriere del Trentino

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08 Ott
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«Sicurezza sul lavoro, nessuna scorciatoia sui controlli». Cgil, Cisl e Uil contestano il sistema individuato dalla Giunta per snellire le procedure di ispezione

  08 ottobre 2021 – l’Adige

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08 Ott
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Bonus affitto, il Comune di Trento proroghi i termini per fare domanda. Cgil Cisl Uil: intervento utile per sostenere le famiglie in difficoltà, ma serve più tempo

Bonus affitto, il Comune di Trento proroghi i termini per fare domanda. Cgil Cisl Uil: intervento utile per sostenere le famiglie in difficoltà, ma serve più tempo

Manca poco più di una settimana al termine del 15 ottobre, per chiedere il bonus affitto del Comune di Trento, un intervento straordinario messo in campo dall’Amministrazione anche su sollecitazione dei sindacati per sostenere i nuclei familiari che a causa della crisi economica indotta dalla pandemia hanno difficoltà a pagare le rate dell’affitto.

Per dare la possibilità al maggior numero possibile di famiglie di accedere a questa misura Cgil Cisl Uil sollecitano Palazzo Thun ad estendere i termini, arrivando alla fine del mese.

Per fare domanda, infatti, i cittadini devono essere in possesso dell’Isee corrente, che fotografa la condizione economica familiare aggiornata, non l’Isee ordinario che fa riferimento ai redditi del 2019.

L’Isee si può richiedere presso tutti i caf, che proprio in queste settimane sono impegnati anche nella gestione delle pratiche Isee per il bonus luce e gas, il bonus nascita e l’assegno universale per i lavoratori autonomi, oltre che per gli assegni familiari. Per questa ragione concedere più tempo metterebbe un numero maggiore di famiglie nelle condizioni di accertare il possesso dei requisiti e dunque fare domanda.

Va ricordato, inoltre, che le domande vanno inoltrare solo con Spid e Cns (Carta nazionale dei servizi) attivate direttamente sul sito del Comune di Trento.

 

Requisiti

Per richiedere il bonus affitto bisogna avere:

  • un Isee corrente compreso tra un valore minimo pari a 9.360 euro e un valore massimo di 26.000 euro

  • la residenza anagrafica nell’alloggio oggetto di richiesta del contributo nel Comune di Trento

  • la titolarità in capo al richiedente di un contratto di locazione registrato.

Il contributo comunale potrà coprire al massimo 3 mensilità dell’affitto, relative al periodo dal 1 marzo 2020 al 30 giugno 2021. l’ammontare del contributo è diverso a seconda della fascia di Isee corrente e non potrà avere un valore superiore a:

  • 1.500 euro per Isee tra i 9.360 e i 15.000 euro

  • 1.250 euro per Isee tra i 15.001 e i 20.000 euro

  • 1.000 euro per Isee tra i 20.001,00 e i 26.000 euro

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08 Ott
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Sicurezza sul lavoro. Inaccettabile qualsiasi scorciatoia per limitare i controlli. Cgil Cisl Uil: su 80mila ispezioni il 40% sono verifiche burocratiche sull’erogazione di contributi. E’ inaccettabile un sistema che mette insieme controllato e controllore, tagliando fuori chi rappresenta i lavoratori

Sicurezza sul lavoro. Inaccettabile qualsiasi scorciatoia per limitare i controlli. Cgil Cisl Uil: su 80mila ispezioni il 40% sono verifiche burocratiche sull’erogazione di contributi. E’ inaccettabile un sistema che mette insieme controllato e controllore, tagliando fuori chi rappresenta i lavoratori

“Con la salute e la sicurezza sul lavoro e sulla regolarità dei rapporti di lavoro non si scherza. Cercare scorciatoie per rendere meno capillari i controlli sulle aziende e, peggio, pensare ad un sistema in cui controllato e controllore decidono insieme, è grave. Non è questa la strada per fare prevenzione né per tutelare in modo adeguato lavoratori e lavoratrici”. Cgil Cisl Uil non nascondono il proprio sconcerto di fronte alla proposta della Giunta provinciale discussa ieri in Prima commissione. E puntano il dito contro l’ennesima decisione che lascia fuori dal confronto i rappresentanti dei lavoratori. “Atto grave soprattutto quando si parla di controlli sul rispetto delle norme sui rapporti di lavoro”, fanno notare i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Cgil Cisl Uil contestano anche i dati discussi ieri in commissione. “Delle 80mila ispezioni condotte lo scorso anno, il 40 per cento riguarda i controlli effettuati sulle imprese beneficiarie di contributi economici anche legati all’emergenza sanitaria e alla crisi economica – sottolineano le tre sigle -. E’ chiaro a tutti che non si può mettere sullo stesso piano questa tipologia di controlli, fondamentali ma meramente burocratici, con quelli finalizzati ad accertare che vengano rispettate le norme sul lavoro e su salute e sicurezza”.
Nel merito del sistema individuato dall’Esecutivo per rendere più snelle le procedure di ispezione Cgil Cisl Uil chiariscono di non avere alcun pregiudizio verso i processi di semplificazione né contro le innovazioni tecnologiche nella valorizzazione delle banche dati. “Anzi, tutto ciò che rende più efficiente il sistema di controllo è positivo. Devono esserci, però, precise garanzie che chi governa e organizza questi sistemi e processi sia un soggetto super partes”.
Allo stesso tempo l’Esecutivo non affronta uno dei nodi cruciali, la carenza di organico di Servizio Lavoro e Uopsal. “E’ solo potenziando gli ispettori, rendendo capillari i controlli che si promuove la regolarità del sistema. E tutto questo va a vantaggio sicuramente dei lavoratori, ma anche delle imprese oneste che subiscono una concorrenza sleale da chi le regole non le rispetta”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

Trento, 7 ottobre 2021

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07 Ott
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Terza preferenza, sindacati all’attacco Scalfi: passo indietro

  07 ottobre 2021 – Corriere del Trentino

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07 Ott
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Obbligo di green pass al lavoro. I sindacati: «Chiarire le regole» Il 13 Spinelli convoca le parti

  07 ottobre 2021 – Corriere del Trentino

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07 Ott
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Sanità: sono 130 i precari a rischio. Personale da aggiungere alle sospensioni. Allarme dei sindacati

  07 ottobre 2021 –  l’Adige, Corriere del Trentino

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07 Ott
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Parità di genere. Le tre preferenze sono un passo indietro. Cgil Cisl Uil: così si indebolisce la democrazia paritaria e si rende più difficile la partecipazione delle donne alla vita politica

Parità di genere. Le tre preferenze sono un passo indietro Cgil Cisl Uil: così si indebolisce la democrazia paritaria e si rende più difficile la partecipazione delle donne alla vita politica

Dichiarazioni dei segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

Ritornare alle tre preferenze sulle schede elettorali sarebbe un grave passo indietro per la nostra comunità. E non si facilita l’accesso  paritario di genere alle istituzioni  dei cittadini e delle cittadine oltre a svalutare la  parità di genere quale  priorità che riguarda il Trentino, o almeno le sue istituzioni.
Inoltre limitarsi ad affermare che non è l’imposizione di una doppia preferenza donna/uomo che facilita la partecipazione della popolazione alla vita politica e che servirebbe ben altro è solo ipocrisia. Siamo tutti consapevoli che la partecipazione femminile alla vita pubblica si costruisce con un percorso lungo che deve abbattere ostacoli culturali e materiali, oltre a creare un più diffuso e ampio sistema di conciliazione. Costringere la nostra comunità a tornare indietro ed arretrare da posizioni gia’ difficilmente raggiunte e’  cosa negativa, come e’ ipocrita l’affermazione di qualche politico che la previsione di un numero maggiore di preferenze ampli la possibilità di scelta dell’elettore quando i dati dimostrano che nella maggior parte dei casi sulla scheda elettorale si esprime una sola preferenza.

6 ottobre 2021

 

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07 Ott
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Pnrr. Serve trasparenza e coinvolgimento sulle risorse e sulle priorità per il Trentino

Pnrr. Serve trasparenza e coinvolgimento sulle risorse e sulle priorità per il Trentino

Cgil Cisl Uil: la Giunta continua a sottrarsi al confronto con le parti sociali, mentre ad oggi al nostro territorio sono destinati fondi insufficienti. Il rischio è quello di non cogliere un’occasione irripetibile

“Sulle risorse assegnate al Trentino dal Piano nazionale di resistenza e resilienza non c’è ancora adeguata chiarezza e manca un vero coinvolgimento degli attori economici e sociali. Si rischia così di non cogliere appieno un’occasione storica, irripetibile non riuscendo ad attrarre sul nostro territorio risorse adeguate su alcuni importanti investimenti. Ad oggi le cifre apparse sulla stampa locale o emerse a seguito di interrogazioni in Consiglio provinciale sono al di sotto delle attese e dunque assolutamente insufficienti”. Lo dicono i tre segretari provinciali di Cgil Cisl Uil che su priorità, progetti e risorse legate al Pnrr da tempo hanno chiesto alla Giunta provinciale di aprire un tavolo di discussione. Fino ad oggi, però, l’Esecutivo si è sottratto ad ogni forma di confronto, scegliendo di imboccare una strada opposta rispetto a quanto definito a Roma tra Governo e parti sociali. “Si sta giocando una partita cruciale per lo sviluppo futuro della nostra terra. Per questo serve maggiore trasparenza sul confronto tra la Giunta provinciale e il Governo riguardo i fondi europei. Sulla stessa entità di risorse si inseguono balletti di cifre, ma tutto è ancora molto incerto”, incalzano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che fanno notare che potrebbero essere destinati alla provincia anche più di due i miliardi di euro. “Siamo certi che le strutture della Provincia stiano lavorando con il massimo impegno per portare in dote al nostro territorio quante più risorse possibili ma, oltre al punto fermo dei 950 milioni di euro per il passante ferroviario di Trento e ai 42 milioni sulle politiche attive del lavoro solleccitati anche da noi sindacati, il quadro non è ancora chiaro”.
A preoccupare i sindacati è l’esiguità di risorse destinate ad oggi alla sanità, ed in particolare, all’assistenza e alla medicina territoriale, ma anche ad altre fondamentali partite come il capitolo dell’innovazione nel sistema economico e quelli della transizione ecologica, della manutenzione del territorio e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. “Bisogna quindi aprire subito un confronto con le parti sociali ed economiche su questi temi e bisogna farlo urgentemente prima che tutto sia definito”.

Trento, 6 ottobre 2021

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