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16 Lug
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«Italcementi, abbiamo già l’autorizzazione». Intanto il Comitato raccoglie appoggi politici trasversali

  16 luglio 2021 –  l’Adige

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16 Lug
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INCONTRO ASSESSORE ENTI LOCALI – DISPONIBILITA’ D’ASCOLTO DI GOTTARDI MA NESSUNA CERTEZZA PROGRAMMATICA DI SVILUPPO, PER IL FUTURO DI COMUNI E COMUNITA’

INCONTRO ASSESSORE ENTI LOCALI – DISPONIBILITA’ D’ASCOLTO DI GOTTARDI MA NESSUNA CERTEZZA PROGRAMMATICA DI SVILUPPO, PER IL FUTURO DI COMUNI E COMUNITA’

Il giorno 14 luglio le OO.SS., dopo i numerosi solleciti inoltrati, per le criticità rilevate su Comuni e Comunità, hanno incontrato l’Assessore PAT agli Enti Locali.

Nulla d’eccepire sulla disponibilità di confronto da parte dell’Assessore, unico oggi a sedersi attorno ad un tavolo sindacale, per l’ascolto delle problematiche di lavoratrici e lavoratori dei Comuni e Comunità, ma la sensazione rilevata è quella da tempo conosciuta; nessun pensiero della Giunta Fugatti ad una visione programmatico/strutturale sul futuro dei servizi erogabili dagli enti sul territorio Trentino.

Abbiamo ricordato all’Assessore, con richiesta di trasmissione del messaggio al Presidente, che non si possono fare cambiamenti strutturali per l’efficientamento delle amministrazioni, senza investimenti sul personale, riflessione necessaria, che deve tradursi nella necessaria messa a disposizione di risorse economiche per il rinnovo del CCPL.

Il girovagare da parte della Giunta PAT per il territorio, incontrando gli amministratori e non ponendo attenzione al personale, in prima linea nel garantire i servizi al cittadino, non garantirà nessun miglioramento della “macchina pubblica”.

Le stesse risorse in assestamento di bilancio per l’assunzione di ulteriore personale da parte dei Comuni fino a 5000 abitanti che aderiscono a gestioni associate rischiano di essere vanificate in assenza di un quadro chiaro di prospettiva sugli assetti strutturali dei livelli istituzionali (Comunità di Valle) e degli stessi singoli Comuni sul territorio. Assumere nuovo personale, operazione in sé meritoria che accoglie le richieste del sindacato, deve comportare anche la capacità di valutare  competenze e professionalità necessarie e l’ambito di riferimento dell’attività amministrativa.

L’attuale, totale, assenza d’attenzione verso lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego, da parte della Giunta Fugatti, non appare la “strategia politica” che garantirà risoluzione delle problematiche, ormai divenute croniche all’interno degli Enti Locali e la contestuale mancanza di segnali d’apertura verso le OO.SS. verrà tradotto nelle forme di lotta sindacale garantite da Legge e Contratto.

 

CGIL FP                                  CISL FPS                                UIL FPL EE.LL.

Luigi Diaspro                         Beppe Pallanch                             Marcella Tomasi

 

Scarica il pdf: Comunicato OO.SS. unitario Enti Locali – Incontro Assessore Gottardi 14 luglio 2021

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15 Lug
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Lavoro agile, aziende in ordine sparso. Tancredi (UILTEC): «Demandare alla contrattazione decentrata la regolamentazione dello smart working è debole e insufficiente». La mail di Fugatti ai provinciali in ufficio. I sindacati: «Presa in giro»

  15 luglio 2021 –  l’Adige

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15 Lug
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Edilizia e turismo, al lavoro per attrarre la manodopera

  15 luglio 2021 –  Corriere del Trentino

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15 Lug
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Lavoro. Sulla carenza di manodopera servono risposte pragmatiche. Cgil Cisl Uil: no a posizioni pregiudiziali sulla manodopera straniera. Importante coinvolgere i giovani e riqualificare i disoccupati

Lavoro. Sulla carenza di manodopera servono risposte pragmatiche. Cgil Cisl Uil: no a posizioni pregiudiziali sulla manodopera straniera. Importante coinvolgere i giovani e riqualificare i disoccupati

“La difficoltà di trovare manodopera nell’edilizia come nel turismo è un problema non nuovo per il Trentino che si risolve solo mettendo in campo soluzioni pragmatiche che puntino a valorizzare contrattualmente i giovani, a riqualificare i disoccupati, ma anche a gestire l’arrivo e l’inserimento di personale proveniente da paesi esteri”. E’ quanto hanno sostenuto Cgil Cisl Uil del Trentino a margine del confronto di questa mattina con l’assessore Achille Spinelli e la dirigente del Dipartimento Sviluppo Economico, Ricerca e Lavoro, Laura Pedron focalizzato sui fabbisogni occupazionali di edilizia e turismo.
“Valutiamo positivamente l’analisi del fabbisogno formativo delle imprese e delle risorse disponibili all’interno del mercato del lavoro che ci è stata presentata questa mattina e la conseguente attivazione di percorsi formativi di riqualificazione. Tuttavia se non si gestisce con adeguato pragmatismo e puntando all’efficacia delle politiche per il.mercato del lavoro in questa fase rischiamo la tempesta perfetta – fanno notare Maurizio Zabbeni, Michele Bezzi e Matteo Salvetti – provocata dalla bassa presenza di giovani, dall’invecchiamento della forza lavoro e dal contemporaneo avvio di investimenti pubblici straordinari soprattutto nelle infrastrutture al Sud che rischia di ridurre la mobilità dei lavoratori. L’edilizia infatti già risente in tutta Italia da un forte bisogno di manodopera, che con l’arrivo delle risorse del Pnrr destinate alle opere pubbliche verrà ulteriormente ampliato”.
Da qui la richiesta di non puntare su un’unica direzione, ma di mettere in campo un insieme di strumenti, dalla riqualificazione dei disoccupati a misure specifiche per i giovani. “E’ difficile pensare di dare risposte alle imprese locali solo riqualificando i disoccupati presenti sul nostro mercato del lavoro, perché c’è un’età media elevata che rende più complesso l’inserimento di addetti senior nei cantieri”, proseguono i tre sindacalisti. Attualmente su circa 2000 disoccupati con pregresse esperienze lavorative in edilizia, ce ne sono 850 con più di 50 anni, cioè il 40 per cento. Quindi la loro ricollocazione in un settore complesso come l’edilizia non è semplice e non è un caso se imprese e sindacati a livello contrattuale nazionale stanno cercando di gestire questa fase anche in termini di prepensionamenti e staffette generazionali.
C’è poi il fronte giovani, su cui bisognerebbe puntare con progetti specifici per promuovere l’appetibilità del settore, in cui, comunque, ci sono ancora buone possibilità di carriera e buone retribuzioni. Senza perdere di vista che anche in Trentino una fetta sempre più consistente di ragazzi ha un titolo di studio medio alto dunque, se non si qualifica il lavoro in edilizia, aspirerà a posizioni diverse sul mercato del lavoro.
“Accanto a questi due assi importanti, giovani e disoccupati, dunque per facilitare l’incontro tra domanda e offerta bisognerà trovare una soluzione per fare arrivare in Trentino in maniera regolare manodopera straniera, di cui il nostro tessuto economico non può fare a meno”. Anche perché nei prossimi mesi e nei prossimi anni rischia di essere sempre più esiguo il flusso di operai edili che si spostano da sud a nord, proprio perché l’avvio di importanti cantieri legati al piano di rilancio nazionale riguarderanno tutte le regioni.
La situazione non è molto diversa anche nel turismo dove, come certifica Federalberghi, il 40 per cento del personale delle imprese turistiche del Nordest è straniero. “In questo quadro non si può rinunciare, per posizioni preconcette, a gestire i flussi di manodopera dall’estero come si fa ormai da anni nell’agricoltura. Allo stesso tempo serve mettere in campo una proposta qualificata, che valorizzi la dimensione contrattuale anche provinciale, la trasparenza e la regolarità”, insistono Zabbeni, Bezzi e Salvetti.
Anche in questo senso un’opportunità potrebbe essere rappresentata anche dai contratti di rete, oggi scarsamente usati in Trentino come ha certificato Euricse. “Si tratta di una tipologia contrattuale che soprattutto nei settori molto parcellizzati potrebbe garantire una risposta occupazionale trasparente e continuativa al personale e potrebbe facilitare il reperimento di manodopera visto che le imprese condividerebbero uno stesso bacino di addetti. Il Trentino ha ancora spinto poco in questa direzione. Crediamo invece si possa sviluppare sotto la regia di Agenzia del Lavoro e con il coinvolgimento degli enti bilaterali”, aggiungono Zabbeni, Bezzi e Salvetti.
Infine il tema della certificazione di competenze: per rendere più mobile il mercato del lavoro e facilitare le transizioni è importante puntare in questa direzione anche rafforzando il legame tra sistemi di istruzione e mondo del lavoro.

Trento, 14 luglio 2021

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14 Lug
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Italcementi, valle dei Laghi divisa sul progetto di rilancio di Sarche

  14 luglio 2021 –  Corriere del Trentino

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14 Lug
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Comuni, assunzioni e 61 milioni

  13 luglio 2021 –  l’Adige

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Bene la modifica del Protocollo di Finanza locale ma non dimentichiamo il contratto collettivo

Bene la modifica del Protocollo di Finanza locale ma non dimentichiamo il contratto collettivo

Passate 24 ore dalla presentazione delle osservazioni al DDL della Stabilità provinciale in cui CGIL, CISL e UIL del Trentino denunciavano la mancanza di prospettiva sulle assunzioni e sulle stabilizzazioni nei Comuni trentini, leggiamo con piacere dell’integrazione al Protocollo di Finanza Locale per il 2021 nella parte in cui si disciplinano le assunzioni di personale.

Bene quindi questo nuovo stanziamento per permettere ai Comuni di assumere, serve però integrare la norma che consente le stabilizzazioni di personale che lavora negli Enti da almeno 36 mesi, come fatto per la Provincia Autonoma di Trento con delibera di giunta dell’8 giugno scorso sulla quale erano prontamente intervenute le OO.SS. di Categoria Confederali.

“I comuni trentini sono ormai ridotti all’osso!” dichiarano Diaspro, Pallanch e Tomasi “è necessario aprire una nuova stagione di concorsi e di stabilizzazioni partendo da una programmazione pluriennale del fabbisogno di personale degli Enti”.

Allo stesso tempo è necessario aprire un tavolo di confronto affinché le assunzioni, soprattutto nei piccoli comuni, siano frutto di opportune valutazioni sia sulle nuove competenze necessarie, alla luce delle accresciute esigenze degli enti in relazione ai progetti del PNRR, sia sulle concrete prospettive professionali dei neo assunti.

Per questi motivi stigmatizziamo ancora una volta l’assenza del finanziamento dei contratti collettivi provinciali, che sicuramente non rendono attrattivo un posto nel pubblico impiego: in particolare sul territorio trentino c’è grande difficoltà a reclutare il personale, specialmente le figure apicali come i Segretari comunali ed i Funzionari amministrativi e tecnici, profili con grandi responsabilità civili e penali.

S’incontrino a breve le organizzazioni sindacali per aprire una nuova stagione contrattuale e di condivisione delle politiche in materia di lavoro pubblico.

Per la FP CGIL

Luigi Diaspro

Per la CISL FP

Beppe Pallanch

Per la UIL FPL EE.LL.

Marcella Tomasi

Scarica il pdf: 13_7_21 Bene modifica Protocollo Finanza locale ma non dimentichiamo il contratto

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13 Lug
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Riforma welfare, Sindacati delusi

  13 luglio 2021 –  Corriere del Trentino

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13 Lug
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Manovra, sì dalle imprese. Linea dura dei sindacati contro l’assestamento

  13 luglio 2021 –  l’Adige

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