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Trento, 08 gennaio 2021
Anche nella “Perla delle Dolomiti” esistono problemi di sicurezza
Nella “perla” delle dolomiti, e precisamente Madonna di Campiglio, esiste una linea di autobus extraurbana, che passa direttamente al centro “Des Alpes Hotel” piazza Brenta e Pradalago. Come sindacato, questo passaggio lo riteniamo altamente pericoloso, soprattutto in inverno, per le grosse problematiche di passaggio dei mezzi pubblici, verso il centro, e il posizionamento di pistoni a scomparsa che il più delle volte non funzionano creando inevitabili disagi. Altro motivo della segnalazione di pericolo, consiste nella mancanza di spargimento del sale sulla strada nel tratto di salita-discesa tra Piazza Brenta Alta e Pradalago. Il motivo sarebbe da imputare agli albergatori i quali si lamentano perché il sale gli rovina la moquet e il legno dei loro hotel. Pur capendo il decoro delle loro strutture ricettive, non possiamo pregiudicare la sicurezza delle persone solo per la salvaguardia delle strutture alberghiere. Preme ricordare che in tempi recenti, le segnalazioni presso gli organi competenti erano già state fatte e come sindacato siamo sempre disponibili a dare il massimo del sostegno e collaborazione per la risoluzione delle problematiche evidenziate, non limitandoci solamente a una mera critica ma proponendo soluzioni. Ovviamente deve esserci la volontà di risolvere i problemi.
Il segretario Uiltrasporti
Nicola Petrolli
Scarica il pdf: Lettera Campiglio COM Trasporti 080121



Dichiarazione stampa Walter Alotti,
Segretario UIL del Trentino
4 gennaio 2021
Allarme UIL su vaccinazioni.
Solo tre operatori per vaccinare personale sanitario trentino
Ci risulta che manchino i professionisti di medicina per inoculare le vaccinazioni Covid al personale sanitario, limitati ad un medico e due infermieri, nettamente sottodimensionati rispetto alle esigenze. Tanto che la l’Azienda sanitaria sta chiedendo ora la disponibilità di personale sanitario a tal scopo in tutti i Dipartimenti ospedalieri, per un maggior impatto e ridurre i tempi di immunizzazione del territorio. Fa specie che tale ricerca ed individuazione non sia stata per tempo programmata ed effettuata, anche perché indirizzata alla coperture delle vaccinazioni del personale sanitario stesso.
I grandi numeri fin qua prodotti riguardano quindi le oltre 40 RSA, in ognuna delle quali son presenti operatori sanitari che hanno vaccinato i colleghi e parte dell’utenza delle case di riposo, mentre per il personale ospedaliero e medico sarebbero a disposizione solo un medico e due infermieri professionali.
Certamente si troveranno i professionisti necessari all’operazione, ma sembra davvero preoccupante, in previsione dell’allargamento della campagna di vaccinazione a tutta la popolazione, l’impreparazione organizzativa di chi deve programmare e metterla in atto.
Speriamo bene!
Scarica il pdf: vaccinazioni ospedalieri

