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DAL PROSSIMO LUGLIO DIMINUIRANNO LE TASSE GRAZIE ALLA GRANDE MOBILITAZIONE
DI UIL, CISL E CGIL. LA MISURA PREVEDE UN PRIMO TAGLIO NETTO DELLE TASSE PARI A 100 € AL MESE, 1.200 € ANNUE, PER I LAVORATORI FINO A 28.000 €. PER I REDDITI FINO A 40.000 €
IL TAGLIO SEGUIRÀ UN DECALAGE PROPORZIONALE AL REDDITO E SARÀ MEDIAMENTE DI 960 € AL MESE A 35.000 € DI REDDITO.
LA UIL INSIEME A CISL E CGIL CONTINUERANNO ED INTENSIFICHERANNO LA PROPRIA AZIONE PER SOSTENERE LE NOSTRE PROPOSTE:
-OPERARE UNA CONCRETA RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE PER TUTTI PENSIONATI DETASSARE GLI AUMENTI CONTRATTUALI
-ESTENDERE LA TASSAZIONE SOSTITUTIVA AI PREMI DI RISULTATO NEL SETTORE PUBBLICO PREVEDERE DELLE MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO PER I LAVORATORI INCAPIENTI
-INTRODURRE UN NUOVO ASSEGNO FAMILIARE UNIVERSALE, AGGREGANDO IN UN UNICO ISTITUTO L’ ATTUALE ASSEGNO AL NUCLEO FAMILIARE E LE DETRAZIONI PER FAMILIARI A CARICO
-AVVIARE UNA CONCRETA REVISIONE DELL’IRPEF PER DARE PIENA PROGRESSIVITÀ AL SISTEMA PER TUTTI I CONTRIBUENTI ED AVVIANFO UNA FORTE AZIONE DI CONTRASTATO ALL’ EVASIONE ED ALL’ ELUSIONE FISCALE
FINALMENTE IL PRIMO TAGLIO CHE CONVIENE AI LAVORATORI.



Presidio per Giulio Regeni sabato 25/01 ore 19.00 Piazza Pasi
Il 25 gennaio ricorrono quattro anni dalla scomparsa in Egitto del ricercatore italiano Giulio Regeni – sequestrato e torturato a morte. In questi anni è lentamente emersa una verità sulla sua fine, ma non è ancora stata fatta giustizia.
Per questo, come il 25 gennaio degli anni scorsi, anche quest’anno torneremo in piazza in tutta Italia per chiedere verità e giustizia per Giulio. Amnesty International rimarrà al fianco della famiglia Regeni fino a quando non saranno state accertate tutte le responsabilità.
A Trento saremo in piazza Pasi a partire dalle 19 di sabato 25 gennaio


COMUNICATO STAMPA UILM Trentino 17 gennaio 2020
Marcello Decarli, rappresentante sindacale di Trentino Digitale per la UILM, e Willj Moser Segretario Provinciale della UILM esprimono il loro disappunto in relazioni a quanto affermato attraverso gli organi di stampa dal consigliere Provinciale Luca Zeni in merito alla situazione attuale di Trentino Digitale
Ricordiamo, sommessamente, che la maggior parte dei colleghi che ha dato le dimissioni, sono spinti dal blocco dei giusti inquadramenti professionali, con stipendi che non crescono dal 2012, per via di una delibera voluta dall’allora giunta provinciale. Oggi come oggi il mercato privato ha ampiamente superato le remunerazioni erogate in Trentino Digitale, dovute, in particolare, a tecnici con elevata professionalità, ma stranamente per alcune posizioni apicali vi è stata comunque la possibilità di derogare a quanto previsto dalla delibera.
Non solo, anche la mancanza di un serio piano industriale e di una visione futura per l’Azienda favorisce questa fuga di risorse, sicuramente la situazione è però frutto di una mala gestione che viene da lontano e non è sicuramente frutto degli ultimi mesi di gestione del Presidente Roberto Soj. Non dimentichiamoci che anche la classe Dirigente attuale dell’Azienda non è ancora stata sostituita e quindi non vi sono ancora cambi di rotta evidenti e necessari.
La presenza del dott. Roberto Soj, in termini di presenza fisica, in Azienda sono equiparabili alla presenza che garantiva il dott. Sergio Mancuso, a fronte di un emolumento notevolmente inferiore del nuovo Presidente.
Inutile parlare poi dell’enorme mole di contenziosi giudiziari, mancanti pagamenti dei PDR, violazioni delle norme di sicurezza e salute, mancati affidamenti per la manutenzione della rete e non solo, che sono il frutto della precedente gestione.
Anche per le osservazioni sul piano industriale quanto affermato è assurdo, l’ultimo vero piano industriale è datato anno 2005, l’accusa di plagio del progetto Internet of Things fa sorridere, se il consigliere vuole lo aspettiamo in Azienda per spiegargli le differenze, evidenti solo a chi mastica la materia.
Questo non toglie che l’attuale giunta deve accelerare nel dare risposte alle varie problematiche ereditate e che è necessario un cambio di passo soprattutto nei rapporti con il personale da parte dell’Azienda, che sono ancora conflittuali, anche sui temi più banali e facilmente risolvibili.
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Trento, 17 gennaio 2020
Scarica il pdf: comunicato stampa Trentino digitale 170120

