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Cles. I sindacati da Spinelli: «La Elcograf è a rischio»

23 maggio 2019 – Trentino (altro…)

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CgilCislUil
23 Mag
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SINDACATI SOLLECITANO INCONTRO CON ASSESSORA EDILIZIA SOCIALE SEGNANA

SINDACATI SOLLECITANO INCONTRO CON ASSESSORA EDILIZIA SOCIALE SEGNANA

Cgil Cisl e UIL sollecitano per l’ennesima volta l’Assessora Segnana a convocarli al più presto presso l’Assessorato delle Politiche Sociali, possibilmente con i Responsabili Amministrativi del Dipartimento, cui sarà tecnicamente delegata la gestione amministrativa ed i rapporti con ITEA, l’Hausing Sociale e gli Enti Territoriali (Comunità di valle e grandi Comuni), cui poi è demandata la costruzione, la gestione, la formulazione delle graduatorie, l’assegnazione degli alloggi e l’erogazione dell’integrazione canone.

Sentire parlare di assegnazione di alloggi gratuita a giovani famiglie dei comuni periferici, a clochard o a giovani studenti, senza tener conto delle condizioni economiche dei possibili beneficiari e per contro di annuncio di obblighi residenziali decennali (palesemente incostituzionali), senza alcuna interlocuzione con le parti sociali, peraltro prevista dalle norme di settore, lascia veramente basiti.

Venire a conoscenza poi dai giornali dell’elaborazione di nuovi criteri per l’accesso all’edilizia sociale o all’integrazione canone – addirittura senza il coinvolgimento dei Caf riguardo allo spostamento delle scadenze per la presentazione poi delle domande – denota grande improvvisazione organizzativa e relazionale.

Alotti, Grosselli e Pomini sottolineano che non si tratta solo di questioni di “merito”, ma anche di “metodo”.

La richiesta è tanto più pressante alla luce della soppressione, ancora dal gennaio 2017 della Commissione Sociale ITEA, in cui venivano informate Organizzazioni sindacali ed Inquilini dello stato della Spa e, cosa che più preme ai richiedenti udienza, delle politiche abitative in attuazione e in programma nei 10.000 alloggi pubblici e delle modifiche ai regolamenti ed appunto ai requisiti in essere per l’accesso, la permanenza e la cessazione del diritto alla casa pubblica.

CGIL CISL e UIL hanno più volte richiesto il ripristino di questo organismo in ITEA, previsto dalla legge 15/2005 (Dalmaso) od in alternativa la costituzione, in seno o a latere dell’Assessorato all’Edilizia sociale, di un Osservatorio Provinciale del Sistema Abitativo o Bisogno Abitativo, previsto già in altre Regioni (es. Emilia Romagna, Lombardia….).

Cgil Cisl e Uil ricordano alla politica e all’amministrazione provinciale che gran parte del patrimonio abitativo pubblico trentino è stato costruito con il contributo Gescal dei lavoratori e delle lavoratrici trentini, oggi in parte pensionati, e delle imposte che i lavoratori dipendenti e pensionati hanno versato e continuano a versare, in misura predominante, rispetto anche alle altre categorie di contribuenti, cui oggi qualcuno vorrebbe destinare uguale diritto ed opportunità. Il Sindacato esige quindi che vengano rispettati e perlomeno messi a conoscenza ufficialmente, con trasparenza.

 

 

p.la CGIL del Trentino                  p.la CISL del Trentino          p.la UIL del Trentino

 

Andrea Grosselli                      Lorenzo Pomini                 Walter Alotti

Scarica il pdf: politiche abitative unitario COM 220519

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22 Mag
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Scuola, arriva il Sovrintendente. Ora si tratta sulle competenze

22 maggio 2019 – Trentino (altro…)

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Giustizia, causa di lavoro contro la Regione

22 maggio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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22 Mag
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Itea, i nuovi criteri bloccano le assegnazioni delle case. Walter Alotti (Uil): «Regna la massima confusione non ci ricevono nemmeno»

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Appalti, via il massimo ribasso: c’è il software anti offerte anomale. Intesa tra Provincia, associazioni di categoria e sindacati.

21 maggio 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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Giustizia, il personale sciopera «Servono più assunzioni»

21 maggio 2019 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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21 Mag
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La povertà risiede anche nei lavori precari e sottopagati. Serve una crescita degli stipendi assieme ad un welfare “attivo”

La povertà risiede anche nei lavori precari e sottopagati. Serve una crescita degli stipendi assieme ad un welfare “attivo”

Cgil Cisl Uil: fondamentale aiutare le famiglie con un nuovo piano casa

“Al netto delle rilevazioni sulla dimensione percepita della povertà è indubbio che esiste un problema anche nella nostra comunità di persone e nuclei famigliari che vivono in difficoltà economica. Gli strumenti per rispondere in maniera non estemporanea al problema passano per il rilancio della politiche per il lavoro, sul welfare attivo e su un nuovo piano per la casa”. Per i segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino, infatti, la strada per far uscire le persone dalla situazione di marginalità economica è il lavoro. “Deve però essere un’occupazione che assicura una retribuzione adeguata – insistono Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -, in quanto sono sempre più diffuse forme di lavoro povero, che non assicurano un reddito sufficiente per vivere in maniera dignitosa, come spesso avviene negli appalti di servizio e tra le nuove forme di lavoro autonomo spontanee. E’ fondamentale che tutti i compenti dei nuclei familiari idonei al lavoro siano attivi sul mercato, con un welfare orientato a questo obiettivo. Riteniamo poi indispensabile investire su una nuova politica dei redditi, rafforzando la contrattazione aziendale che può far crescere il potere d’acquisto dei lavoratori. Allo stesso tempo serve investire sulle politiche industriali per rafforzare il nostro tessuto produttivo: solo aziende sane e competitive possono assicurare buone condizioni di lavoro in termini di qualità e salari”.

Un altro fattore che impoverisce le famiglie trentine è il costo della casa. L’abitazione nella nostra provincia ha costi superiori che nel resto d’Italia. “Per facilitare l’accesso all’abitazione servono investimenti sull’edilizia sociale e a canone moderato. Aumentando l’offerta caleranno anche i prezzi con un effetto calmiere sul mercato immobiliare”, insistono i tre segretari che chiamano in causa dunque la giunta provinciale perché assuma scelte lungimiranti in termini di politiche economiche incentivando la contrattazione integrativa e sostenendo le imprese che innovano. Allo stesso tempo Piazza Dante deve investire su un nuovo piano di edilizia pubblica.

 

Trento, 20 maggio 2019

Scarica il pdf: povertà COM 200519

 

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