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23 Feb
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8 marzo 2024 – Riflessioni e formazione sulla questione femminile

8 marzo 2024 – Riflessioni e formazione sulla questione femminile

HOTEL ADIGE – Via Pomeranos, 10, 38123 Trento TN

 

09:00

Presentazione della tesi di Giulia Cossarizza. Letture a cura di Beatrice Nilde Cascini;

Il femminismo anarchico di Emma Goldman

La vita, le teorie e le contraddizioni della donna più pericolosa d’America.

10:30
Coffee Break

11:00 – 13:00

Formazione a cura di Paola Urmacher ed Anna Trettel, che presenteranno le principali novità della manovra finanziaria (bonus mamme, opzione donna…)

 

8 marzo 2024 UILTN

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23 Feb
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Trento manifesta per il cessate il fuoco in Ucraina e Palestina – Sabato 24 febbraio dalle 17 in piazza Duomo manifestazione per la pace

Trento manifesta per il cessate il fuoco in Ucraina e Palestina – Sabato 24 febbraio dalle 17 in piazza Duomo manifestazione per la pace

A due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina anche Trento risponde all’appello di Rete Italiana Pace e Disarmo, Europe for Peace e Coalizione Assisi Pace Giusta e sabato, 24 febbraio, promuove una manifestazione per la pace e il cessate il fuoco immediato in Ucraina e Palestina.
La manifestazione partirà alle 17 da piazza Duomo; il corteo percorrerà le vie del centro storico si concluderà ancora sotto la fontana del Nettuno.

La mobilitazione è promossa dal Forum Trentino per la pace e i diritti umani con la collaborazione delle sezioni provinciali di Acli, Arci, Anpi, Cgil Cisl e Uil.

“La guerra è tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. Ha preso corpo l’idea che l’ordine mondiale debba essere basato sullo scontro tra blocchi e non sulla collaborazione e la giustizia tra i popoli”, si legge nell’appello condiviso a livello nazionale dagli organizzatori.

Il conflitto nel cuore dell’Europa ha prodotto fino a questo momento centinaia di migliaia di vittime, milioni di profughi. Drammatico è lo scenario anche in Palestina, dove dopo l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, che ha provocato 1200 vittime e più di 200 persone prese in ostaggio, con stupri di guerra sulle donne israeliane, si è arrivati ad un durissimo assedio della Striscia di Gaza da parte del governo israeliano con bombardamenti a tappeto, più di 28000 palestinesi, inclusi bambini, donne e anziani, la distruzione di ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. “Una escalation di crimini di guerra, che condanniamo e che debbono essere fermati immediatamente per affrontare politicamente e culturalmente le cause che li hanno determinati, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione di entrambi i popoli, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite”.

A queste guerre se ne aggiungono altre nel mondo. Tutte fanno pagare il loro prezzo alle popolazioni civili, anche quando se ne parla meno.
“La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine”. Per questa ragione è importante mobilitarsi per “la pace, per il disarmo, per la nonviolenza”. E’ questa l’unica strada per “affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte pena la distruzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta”.

IN ALLEGATO L’APPELLO INTEGRALE Trento, 21 febbraio 2024

Scarica i pdf:

A questo link una foto con i rappresentanti di Cgil Cisl Uil, Acli, Anpi, Forum trentino della Pace e Arci https://photos.app.goo.gl/8GPeC1Z6jPB3vKir9

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22 Feb
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Coraggio di Agire. Una lettura di genere delle tematiche al centro delle politiche sindacali

Coraggio di Agire. Una lettura di genere delle tematiche al centro delle politiche sindacali

8 marzo 2024.

Centro Congressi Cavour – Via Cavour, 50/A – 00184 Roma

dalle 09.30 alle 13

 

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22 Feb
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Trento: “La Presidente della Corte dei Conti, durante la relazione sull’attività della giustizia contabile 2023, ha sottolineato, fra gli altri rilievi, la fragilità e la debolezza amministrativa delle ancora tante e diffuse piccole o piccolissime realtà comunali e invitato la politica ad una riflessione in merito. “il problema esiste davvero, chiediamo alla politica di rivedere la formula di aggregazione dei piccoli municipi con un atto di coraggio e im-pegno non rinviabile! ”. Queste le parole dei Segretari della UIL del Trentino, Walter Alotti e di UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti.

Trento: “La Presidente della Corte dei Conti, durante la relazione sull’attività della giustizia contabile 2023, ha sottolineato, fra gli altri rilievi, la fragilità e la debolezza amministrativa delle ancora tante e diffuse piccole o piccolissime realtà comunali e invitato la politica ad una riflessione in merito. “il problema esiste davvero, chiediamo alla politica di rivedere la formula di aggregazione dei piccoli municipi con un atto di coraggio e impegno non rinviabile! ”. Queste le parole dei Segretari della UIL del Trentino, Walter Alotti e di UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti.

I processi di fusione dei piccoli Comuni in Trentino hanno dimostrato nel tempo essere la miglior soluzione per l’efficienza dell’azione amministrativa  comunale e quanto invece  poco utile sia il “campanilismo” di certi Sindaci, rispetto alla  necessità di garantire alle cittadine ed ai cittadini servizi di qualità. Questo tanto più in un tempo in cui si è oltretutto manifestato il problema di reperimento di personale pubblico e reso quindi ineludibile l’accorpamento delle  realtà territoriali sotto dimensionati e dei loro organici.

Ma come per tutti i cambiamenti bisogna crederci veramente! Servono scelte politiche razionali e lungimiranti che vadano oltre questa  legislatura, lavorando in proiezione strutturale  e riprendendo percorsi già adottati da altri, magari non della stessa compagine politica, per il bene del Trentino.

Che il lavoro nel pubblico impiego non sia più attrattivo per le giovani generazioni, ancora di più se  nelle piccole realtà comunali,  e’ oramai conclamato da concorsi che vanno continuamente deserti e servizi finanziari e tecnici che in mancanza di personale dedicato, sono demandati   alla capacità di soluzione e disponibilità dei Segretari comunali. Ruolo e figure queste, insostituibili per la macchina pubblica, ma anch’esse  in strutturale carenza.  Quanto si potrà andare avanti nell’emergenza? Quando si affronterà seriamente il problema?

Da sempre la  UIL e UIL FPL EE.LL., segnalano la necessità di un cambio di rotta, richiamando PAT e CAL a maggior condivisione delle analisi del problema e soprattutto di ricerca delle relative soluzioni, assieme alle OO.SS. Le risposte della politica  appaiono lontane dalla realtà e sembra poca la volontà di volersi veramente impegnare a trovare una soluzione.

Ci si richiama all’efficienza dell’amministrazione pubblica e si contrasta il lavoro agile, senza  rendersi conto che lo stesso ora, stando la crisi di risorse finanziarie ed  organici, potrebbe essere “la scoperta dell’acqua calda”, almeno per i servizi di back office. Con buona pace di chi lo demonizza come strategia d’assenteismo. E in questo senso  sarebbe importante che lo stesso Presidente del CAL lo spiegasse anche ai diversi  Sindaci che ne stanno contrastando l’attivazione ancora oggi sul territorio.

Pare si  voglia puntare su altre nuove gestioni associate? Abbiamo timore si tratti di una  “minestra riscaldata”. Senza veri servizi integrati fra le amministrazioni,  ricambio generazionale ed investimenti tecnologici, maggiore specializzazione del lavoro  e  senza  attribuzione di competenze e  di risorse dedicate alle Comunità di Valle sarebbe  comunque una strategia perdente, che perpetuerebbe la fragilità del sistema amministrativo e civile  primario della nostra comunita’.

La verità è che solo una nuova legge  di ordinamento degli enti locali  che superi le difficoltà organizzative, gestionali e di bilancio delle piccole amministrazioni, “obbligando” alle fusioni dei piccoli Comuni, potrà dare risposte all’agonia strutturale della lacerata  “rete municipale” trentina, destinata ad essere poco efficiente ed efficace, composta da poche  piccole “cattedrali nel deserto”.

Con tanti saluti alla  buona nomea e tanto rinomata  amministrazione di stampo asburgico di cui solo nel ricordo ci fregiamo.

 

Walter Alotti UIL del Trentino

Andrea Bassetti UIL FPL EE.LL.

 

Scarica il pdf: 18.02.24- COMUNICATO STAMPA UIL DEL TRENTINO e UIL FPL EE.LL. (1)

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20 Feb
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Sicurezza sul lavoro. Mercoledì presidio di protesta a Trento Dopo il drammatico incidente di Firenze Cgil e Uil chiedono più controlli e stop ai subappalti Grosselli e Alotti: “Gli incidenti sul lavoro non sono mai casuali. E’ ora di mettere al centro la tutela della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, no la massimizzazione del profitto”

Mercoledì 21 febbraio dalle 10 alle 12 CGIL e UIL organizzano un presidio per chiedere più sicurezza sul lavoro. Il presidio sarà davanti al commissariato del Governo

Sicurezza sul lavoro. Mercoledì presidio di protesta a Trento Dopo il drammatico incidente di Firenze Cgil e Uil chiedono più controlli e stop ai subappalti Grosselli e Alotti: “Gli incidenti sul lavoro non sono mai casuali. E’ ora di mettere al centro la tutela della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, no la massimizzazione del profitto”

E’ drammatico il bilancio dell’incidente sul lavoro nel cantiere Esselunga di Firenze: cinque operai hanno perso la vita e si allunga così la drammatica scia di sangue delle morti sul lavoro.
“Anche nel caso di Firenze andranno individuate tutte le responsabilità perché non solo è inaccettabile morire lavorando, ma soprattutto bisogna ricordare che non è mai casuale, ma è sempre il prodotto di una serie di norme non rispettate, controlli mancati, irregolarità e lavori sul filo delle legalità”, dicono i segretari di Cgil e Uil del Trentino, Andrea Grosselli e Walter Alotti, annunciando che anche in Trentino mercoledì 21 febbraio lavoratrici e lavoratori protesteranno per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro. Verrà organizzato a Trento, alle 10, è in programma un presidio sotto il Commissariato del Governo.

I sindacati puntano il dito contro i mancati investimenti per rafforzare gli organismi ispettivi. “Si è deciso di fare cassa togliendo le risorse per gli ispettori del lavoro e la medicina per la prevenzione sul territorio; deregolamentare la catena degli appalti, non intervenire sugli appalti privati, fino al punto che non si riesce a capire quali e quante ditte sono in un cantiere e di costringere le persone migranti a lavorare in clandestinità”.

Tutte le richieste della piattaforma nazionale di Cgil Cisl Uil sono state ignorate. “Con la patente a punti oggi probabilmente quelle aziende non avrebbero potuto avere l’appalto Esselunga; con una congruità anche su tempi e modi di esecuzione ci sarebbe un limite allo sfruttamento del lavoro; con l’obbligo alla timbratura si saprebbe chi e quanto tempo lavora in un cantiere”.

Il tema della sicurezza sul lavoro è urgente anche a livello provinciale. Anche in Trentino i passi avanti sono stati pochi. Il potenziamento dei servizi ispettivi è stato limitato, non si sono fatti passi avanti sul rappresentante territoriale dei lavoratori per la salute e la sicurezza sul lavoro e non ci sono misure premianti o disincentivi per le aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza.

Mercoledì oltre al presidio le categorie degli edili, Fillea Cgil e Feneal Uil, e dei metalmeccanici, Fiom Cgil e Uilm, proclamano uno sciopero nazionale nelle due ore di ogni turno.

Trento, 19 febbraio 2024

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20 Feb
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UIL FPL SANITA’: FIRMATO ACCORDO SINDACALE CASA DI CURA EREMO DI ARCO

SEGRETERIA TERRITORIALE
TRENTO 15.02.2024

COMUNICATO STAMPA

UIL FPL SANITA’: FIRMATO ACCORDO SINDACALE CASA DI CURA EREMO DI ARCO

Giuseppe Varagone Segretario Generale della UIL FPL Sanità, esprime grande soddisfazione per l’accordo sottoscritto presso la casa di cura eremo di arco finalizzato all’introduzione di un flexible benefit del valore di 1000,00 euro e una specifica indennità di rientro a garanzia livelli assistenziali.
Siamo soddisfatti che l’amministrazione di questa struttura abbia accolto in toto le nostre istanze a favore dei lavoratori della struttura sanitaria di arco. L’accordo prevede l’introduzione di un piano di flexible benefit per il solo periodo che va dal 1/1 al 31/12/ 2024, del valore di euro 1.000,00 (mille/00) suddiviso in 2 periodi (il primo dal 1° gennaio al 30 giugno 500,00 e il 2° dal 1° luglio al 31 dicembre 500,00). Il suddetto benefit è rivolto come definito dal ministero della salute al personale sanitario (infermieri, tecnici di radiologia, fisioterapisti ed ecc…) e al personale di interesse sanitario (O.S.S.) impiegato all’eremo ed inquadrato nelle categorie da b2 a ds4 del Ccnl vigente. Il dipendente beneficiario può scegliere la modalità del benefit in: buoni spesa, rimborso utenze di energie elettrica, idrica, gas naturale, spese per l’affitto della prima casa, spese per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.
Inoltre, abbiamo migliorato l’indennità di rientro a garanzia livelli assistenziali (rientro per malattie). Abbiamo concordato di rinnovarlo per ulteriore periodo di sperimentazione dal 1° gennaio 2024 al 30 aprile 2024 con la seguente modifica l’indennità di rientro passa da 25,00 (venticinque/00) a 35,00 (trentacinque/00) la quota fissa, mentre rimane invariata la quota variabile a conguaglio.
Conclude Varagone, speriamo che le altre strutture sanitarie accreditate prendano da modello quello che è stato sottoscritto dalla casa di cura Eremo.

SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL FPL SANITA’ DEL TRENTINO
GIUSEPPE VARAGONE

 

Scarica il pdf: Comunicasto stampa CASA DI CURA EREMO

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20 Feb
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Variazione di bilancio. Emergenza retributiva e welfare provinciale sono le priorità del sindacato. Questa mattina confronto in Prima Commissione. Cgil Cisl Uil chiedono stanziamenti per i rinnovi contrattuali e l’indicizzazione dell’assegno unico

Variazione di bilancio. Emergenza retributiva e welfare provinciale sono le priorità del sindacato. Questa mattina confronto in Prima Commissione. Cgil Cisl Uil chiedono stanziamenti per i rinnovi contrattuali e l’indicizzazione dell’assegno unico

Emergenza retributiva e rafforzamento delle misure di welfare provinciale, dall’assegno unico alla casa. Sono state queste le priorità che Cgil Cisl Uil hanno indicato questa mattina ai componenti della Prima commissione consiliare nell’ambito dell’audizione sulla variazione di bilancio, di fatto primo atto della nuova legislatura. Al confronto erano presenti i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

Le tre sigle hanno, in premessa, sottolineato la preoccupazione per gli effetti delle riforme fiscali nazionale che, in assenza di una clausola forte di neutralità fiscale, produrranno un ammanco alle casse di Piazza Dante pari a 43 milioni di euro, solo parzialmente compensate con un trasferimento di 19,5 milioni di euro.

Cgil Cisl Uil hanno colto l’occasione per ribadire le loro priorità, peraltro già rese note nella piattaforma unitaria del settembre 2023, a cominciare dalla questione salariale. “La fiammata inflattiva ha eroso la già ridotta capacità di spesa delle famiglie a reddito fisso anche a causa dell’ormai patologico ritardo nel rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro che stanno lasciando ancora senza alcun aumento salariale ben 100mila lavoratrici e lavoratori in provincia anche da sei anni”.
In tal senso è urgente che già in questa manovra la Provincia stanzi le risorse necessarie per garantire il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative sociali, che riguarda in provincia 9 mila addetti. Le tre sigle hanno chiesto anche che vengano previste le risorse per il rinnovo anche del contratto provinciale di settore su cui sono in corso le trattative.
Accanto alle coop sociali ci sono i 38mila dipendenti del sistema pubblico trentino, della scuola e della sanità. Con la variazione sarà finanziato quanto previsto dal protocollo del luglio 2023. Una notizia che i sindacati giudicano positiva, ma non sufficiente. All’appello mancano gli stanziamenti per gli arretrati 2022 e 2023. E non solo. “Nelle prossime sessioni di bilancio dovrà essere concretizzato l’impegno assunto dalla giunta provinciale nello stesso protocollo e nel confronto in Consiglio provinciale sulla manovra di assestamento per il 2023 affinché si possa recuperare l’inflazione registrata nel corso del triennio contrattuale a tutela del potere d’acquisto degli stipendi del personale pubblico provinciale”.
Accanto al tema retributivo c’è quello della qualità del lavoro, che diventa particolarmente significativo quando si parla di appalti. Cgil Cisl Uil hanno sollecitato una revisione del normativa provinciale che rischia di diventare obsoleta nelle tutele per le lavoratrici e i lavoratori alla luce della riforma nazionale.

Per quanto riguarda il welfare i sindacati hanno sottolineato la necessità di consolidare il sistema di welfare provinciale ed, in particolare sull’assegno unico hanno ribadito l’importanza concertate misure che migliorino l’efficacia dello strumento di sostegno “indicizzando l’Icef al costo della vita, aumentando le detrazioni del reddito da lavoro femminile, potenziando le condizionalità e qualificando il sistema delle politiche attive. Riteniamo invece profondamente sbagliato ipotizzare tagli di risorse o riduzioni della platea dei beneficiari anche in considerazione del fatto che oltre l’80% dei percettori lavora regolarmente e accetta spesso lavori a termine di breve durata”. Hanno dunque sollecitato un intervento incisivo sulle politiche abitative.

Sulle politiche fiscali hanno chiesto la conferma della detrazione dell’addizionale regionale Irpef per i redditi fino a 25mila euro e il superamento dello sgravio Irap generalizzato.
Infine sulla sanità pubblica la richiesta è stata quella di un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni.
IN ALLEGATO IL DOCUMENTO

 

Scarica il pdf: 4_5938301394963403839

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20 Feb
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Trentino recuperi attrattività per i giovani. Sindacati: l’emigrazione dei ragazzi oltre confine è legata anche a basse retribuzioni e precarietà lavorativa

Trentino recuperi attrattività per i giovani. Sindacati: l’emigrazione dei ragazzi oltre confine è legata anche a basse retribuzioni e precarietà lavorativa

Dichiarazioni dei segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

La crescita del numero di giovani, per lo più qualificati, che lasciano il Trentino è un dato che si presta ad una duplice lettura, positiva e negativa. E’ positivo e giusto che ragazzi e ragazze anche della nostra provincia si proiettino in una dimensione territorialmente più ampia per realizzare le loro aspirazione e questo è segno del fatto che si sentono cittadini europei e possono cogliere oggi opportunità più grandi che nel passato. Preoccupa, però, il fatto che molti di questi giovani scelgono di lasciare il Trentino perché qui non trovano possibilità di realizzazione personale e professionale. Allo stesso tempo non possiamo ignorare il fatto che per tanti che superano i confini provinciali non ce ne siano altrettanti che arrivano nel nostro territorio. Segno che il Trentino da anni sta perdendo attrattività. Una dinamica che comporta un impoverimento del nostro tessuto sociale e anche economico.

Sicuramente alla base di queste scelte c’è anche un mercato del lavoro che non offre ai giovani opportunità di crescita professionale e retributiva adeguata. I giovani nella nostra provincia sono pagati meno che nel resto del nord Italia e dell’estero. C’è un problema di basse retribuzioni che si associa anche alla precarietà occupazionale. In un mercato del lavoro internazionale chi ha competenze spendibili sceglie dunque di andare dove le offerte sono migliori.

E’ anche su questo, come concordato peraltro durante gli Stati generali del Lavoro, che bisogna agire per migliorare la qualità del lavoro giovanile e ridurre la precarietà per portare il Trentino a livello delle regioni europee più avanzate.

Una scelta che chiama in causa il mondo delle imprese, ma anche la Provincia che può agire con la leva degli incentivi selettivi e politiche industriali mirate per invertire questo trend. Non investire sul capitale umano equivale a non investire sul nostro futuro.

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20 Feb
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BONUS MAMMA 2024. ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE MAMME CON PIÙ DI 2 O 3 FIGLI

BONUS MAMMA 2024. ESONERO CONTRIBUTIVO PER LE MAMME CON PIÙ DI 2 O 3 FIGLI

Il bonus è riservato alle dipendenti assunte a tempo indeterminato, sia nel privato sia nel pubblico, fatta eccezione per il lavoro domestico. Rientrano anche i part – time, i contratti di somministrazione e quelli di apprendistato. Sono escluse invece le lavoratrici autonome e quelle a tempo determinato.

A partire dall’anno 2024 fino al anno 2026 hanno diritto al bonus le mamme con 3 o più figli, di cui almeno uno minorenne.
Solo per l’anno 2024 il beneficio è concesso a chi ha 2 o più figli di cui almeno uno sotto i 10 anni.

Per ottenere lo sgravio è sufficiente comunicare al datore di lavoro il numero dei figli e il loro codice fiscale, l’importo consiste nell’esonero completo dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice con un importo massimo di 250 euro lordi mensili, pari a 3 mila euro all’anno.

 

Scarica il pdf: BONUS MAMMA 2024

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20 Feb
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Pnrr. Preoccupa il calo delle risorse per il Trentino Cgil Cisl Uil: è fondamentale che la Provincia presidi i provvedimenti nazionali affinché vengano finanziati gli interventi programmati, dal bypass a quelli degli enti locali

Pnrr. Preoccupa il calo delle risorse per il Trentino. Cgil Cisl Uil: è fondamentale che la Provincia presidi i provvedimenti nazionali affinché vengano finanziati gli interventi programmati, dal bypass a quelli degli enti locali

Una sforbiciata di circa 800 milioni di euro al Pnrr trentino. E’ questo l’effetto prodotto sul nostro territorio dalla revisione che il governo Meloni ha condotto sul piano nazionale di ripresa e resilienza. I numeri sono emersi ieri in un incontro a cui hanno partecipato anche Cgil Cisl Uil. E il calo delle risorse preoccupa non poco i sindacati. “In questa fase è necessario ottenere certezza che le opere e i progetti previsti e in parte già avviati siano finanziati – sottolineano i tre segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. In ballo c’è la realizzazione del bypass ferroviario su Trento e con esso la bonifica dei terreni inquinati di Trento nord. E’ una partita cruciale per il nostro capoluogo e, dunque, alle promesse verbali devono seguire stanziamenti precisi. Lo stesso vale per le numerose opere messe in cantiere dagli enti locali trentini che adesso non sono più coperte dal Pnrr. E’ importante che in questa fase la giunta provinciale presidi le scelte del governo perché le risorse arrivino sul nostro territorio”.
Le tre sigle intervengono anche sugli investimenti privati che hanno garantito 475 milioni di investimenti legati al Pnrr. “Se come è la gran parte di quella cifra è riferita alla misura del 110% vuol dire che non compensano la carenza di risorse per progetti di infrastrutturazione, sviluppo e consolidamento del nostro territorio, sprecando un’occasione importante”.
Accanto alla rendicontazione sullo stato dell’arte del Pnrr in Trentino l’incontro è stato utile anche per fare il punto sullo stato di avanzamento di due temi, sempre legati al piano nazionale, l’occupabilità con il programma Gol (Garanzia occupabilità lavoratori) e le missioni 5 e 6 su sanità e sociale. Sul primo fronte Cgil Cisl Uil ribadiscono l’importanza di portare avanti la valutazione dell’impatto della misura sul mercato del lavoro locale e, allo stesso tempo, di investire sulla qualificazione delle condizionalità per tutti i soggetti che percepiscono un sostegno pubblico.
Sul piano sanitario e sociale i sindacati prendono atto, con soddisfazione, che tutti i finanziamenti previsti per il Trentino sono stati confermati e che verranno realizzate tutte e dieci le case della salute che erano state programmate. “Adesso il tema è quali funzioni di medicina e assistenza territoriale portare dentro queste strutture per migliorare i servizi sul territorio”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.

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