Corriere del Trentino, Il T – 07 aprile 2024

La Uil: cassa integrazione Bolzano peggio di Trento

Aumentano le ore di cassa integrazione in regione, ma i numeri fra le due province sono molto diversi. Questo è quello che emerge dal rapporto Uil sugli ammortizzatori sociali nei primi due mesi dell’anno.
Dallo studio, realizzato dal dipartimento lavoro, coesione sociale, territori della Uil nazionale, si nota come in Trentino–Alto Adige sono state autorizzate per il totale degli ammortamenti sociali (Cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria, in deroga e Fondo solidarietà) 656.201 ore, con una crescita del 30,3% rispetto ai primi due mesi del 2023 (503.473 ore). Nonostante l’aumento percentuale (si tratta dell’undicesima regione con il maggior incremento), le ore autorizzare del Trentino–Alto Adige rappresentano solo lo 0,69% del totale nazionale (95.603.463 ore).
Ma la vera novità è che la crescita delle ore di cassa integrazione non è trainata dal Trentino, ma dal Südtirol: da un anno all’altro, nella provincia di Trento si è registrato un calo del 48,3% nelle ore di cassa integrazione (da 395.009 ore a 204.198), mentre in quella di Bolzano è avvenuto un incremento del 329,4% (da 103.038 ore a 442.403).
«Le aziende hanno avuto un calo di produzione, soprattutto nel settore automobilistico, che ha causato anche qui da noi l’aumento della cassa integrazione — spiega il segretario provinciale altoatesino della Uil Sgk Mauro Baldessari — Noi produciamo spesso per il mercato tedesco. Il Trentino ha uno sbocco più verso l’Italia e quindi da noi, quando la Germania rallenta, tendenzialmente rallentiamo con loro».

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