Corriere del Trentino – 24 novembre 2023

Errore nel modulo, 5 docenti rischiano il posto

 

TRENTO La carenza negli anni ha spinto molte scuole ad attingere fuori graduatoria ricorrendo anche a docenti senza il titolo abilitativo. Così molti insegnanti erano entrati nel sistema scuola, ma quest’anno, quando si sono trovati alle prese con il modulo da compilare per la domanda di Messa a disposizione (Mad), non sapendo quale casella indicare nel documento precompilato sulla piattaforma digitale, avrebbero fatto errore. Hanno infatti indicato l’anno più vicino alla data di conseguimento del titolo, uno sbaglio fatto in buona fede, ma tanto è bastato per rischiare il licenziamento. Di fatto per il Dipartimento istruzione avrebbero commesso un falso.
Così cinque docenti della primaria rischiano di perdere il posto, uno di loro era stato assunto a metà settembre e ora è arrivata la comunicazione della risoluzione del contratto di lavoro. Una vera tegola per loro che rischiano anche una denuncia penale. I dirigenti scolastici hanno chiesto spiegazioni, nel frattempo i cinque si sono rivolti alla Uil Scuola che li ha indirizzati a un legale.
Il problema non è semplice, ma è ancora frutto di un sistema complesso e forse un po’ cavilloso. Chi, infatti, si è diplomato all’Istituto magistrale prima del 2001-2002 è abilitato all’insegnamento e così per chi ha frequentato il liceo psico-pedagogico ma solo in determinati anni, altrimenti serve la laurea in Scienze della formazione primaria.
L’errore commesso dai cinque docenti è stato scoperto attraverso un controllo puntuale delle dichiarazioni.
«Capisco la prudenza, ma al Dipartimento qualcuno deve spiegare che dietro le carte ci sono le persone. Nessuno glielo ha spiegato nella scorsa legislatura e infatti non fa più l’assessore. Prima o poi ci sarà chi glielo spiega», commenta, piccato, il consigliere provinciale Filippo Degasperi (Onda). Poi aggiunge: «Questo sistema non porta alcun vantaggio agli studenti, sarà interessante capire chi prenderà il posto di questi docenti, visto che le graduatorie le hanno già scorse inutilmente».

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