PER L’UNITA’ DELL’AZIONE SINDACALE, NON PER IL SINDACATO UNICO.

Comunicato stampa UIL del Trentino del 5 maggio in riferimento alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Segretario CGIL A. Grosselli

 

Le solitarie dichiarazioni rilasciate oggi da Andrea Grosselli, Segretario provinciale della CGIL del Trentino, rischiano purtroppo di provocare un passo a lato da parte della UIL del Trentino. Una cosa è ragionare sull’unità sindacale, idea da tempo perseguita anche dall’Organizzazione che mi onoro di rappresentare, altra invece è pensare ad un “Sindacato unico”.
E questo proprio anche a fronte dei tanti passi in avanti che nell’ultimo ventennio sono stati compiuti nel possibile percorso di unità. Unità di intenti, condivisione di scelte e di visione dell’autonomia speciale, di posizioni sul mercato del lavoro, sulla collocazione geopolitica europea, sul welfare hanno creato nel tempo una sinergia nei confronti delle controparti datoriali, della politica, dei governi a qualsiasi colore appartengano. Tutto ciò rappresenta davvero un unicum a livello nazionale. Ma ci sono legittime differenze di vedute, specie nei riguardi di alcune politiche pubbliche provinciali, in particolare la Scuola, l’Università, l’assetto istituzionale provinciale ed le politiche finanziarie del territorio.
La scelta di Andrea di uscire, da solo, con energia e senza aver avvisato i colleghi su tempi e modalità di esternalizzazione di argomenti tanto delicati e così coinvolgenti, crea, non lo nego, un po’ di irritazione. Un’irritazione che coinvolge non solo la Segreteria confederale, ma soprattutto le diverse categorie sindacali dove più marcate sono le differenze di pensiero sindacale e lo spirito di appartenenza.
E dire che su questo, oltre che su condivisione e riorganizzazione dei tanti servizi per i cittadini diffusi sul territorio che le istituzioni hanno delegato a Patronati e Caf, si era ragionato in diversi incontri. Evidentemente c’è la necessità che CGIL CISL e UIL del Trentino continuino a discutere e a confrontarsi e questo significa cercare insieme il modo per superare infruttuose gelosie e possibili trasversali protagonismi, non certo puntare ad un “pensiero unico”. Le differenze nascono da storie e sensibilità politiche diverse, che riportano all’origine della spaccatura negli anni ’50 nella Confederazione Generale del Lavoro, da cui sono nate le tre Confederazioni sindacali attuali, proprio per smarcarsi dal giogo ideologico politico organizzativo del secondo dopoguerra, dalla presunzione di una parte del sindacato di rappresentare, decidere e parlare per tutti, senza garantire e salvaguardare la libertà politica e di pensiero di tutti.
Con CISL e CGIL del Trentino abbiamo fatto e continueremo a fare, ne siamo certi, tanta strada assieme: nei prossimi giorni abbiamo in programma un’assemblea unitaria dei delegati e delle delegate delle nostre organizzazioni e sabato una spedizione in pullman di tante lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, giovani ed anziani a Milano, per la mobilitazione nazionale unitaria a sostegno della piattaforma sindacale per cambiare il fisco e la previdenza, per il welfare, i diritti e il lavoro dei giovani e delle donne, per far sì che questo Paese torni a svilupparsi e crescere, in maniera compatibile e innovativa.
E certo torneremo a parlare, come fatto già nei recenti congressi confederali, di rapporti unitari e unità del sindacato, fermamente convinti che alla positiva diversità di pensiero di ciascuna organizzazione possano anche corrispondere un’unità di azione e pluralità di obiettivi capaci di fare il bene di tutto il mondo del lavoro e della nostra comunità.

Walter Alotti Segretario Generale UIL del Trentino
Trento 5 maggio 2023