Il T – 24 gennaio 2024

Scuola. «Giusto vagliare delle alternative» Di Fiore (Uil): «Materne e Soprintendenza, d’accordo con Gerosa»

Uil scuola si schiera con Francesca Gerosa. Dopo lo scontro dei giorni scorsi tra l’ex assessore Bisesti e la nuova vicepresidente della Provincia a proposito di un suo dietrofront sull’apertura delle scuole dell’infanzia a luglio e la sovrintendenza scolastica, e dopo qualche divergenza interna a Fratelli d’Italia in relazione al liceo del Made in Italy, il sindacato si è detto favorevole alle posizioni assunte dalla nuova assessore con delega in materia di Istruzione. E Pietro Di Fiore, che della Uil è il segretario regionale, lo dice chiaramente.
L’assessora Gerosa sembra aprire alle richieste del vostro sindacato. Come vedete la sua posizione sulle aperture a luglio?
«Sul prossimo anno non si può far nulla, mentre per il successivo a fronte di un’analisi di dati e costi assessora è stato promesso un impegno a vagliare soluzioni alternative. La cosa importare è rassicurare che non si vogliono ignorare i bisogni delle famiglie. Dobbiamo, anzi, darvi risposta con attività che permettano di conciliare il sistema scuola con l’attività lavorativa dei genitori».
E cosa contestavate all’ex assessore Bisesti? «La risposta sbagliata e unilaterale data a questi bisogni. Chiediamo che ora si valuti un ventaglio di offerte tale da far sì che non si torni indietro ma si utilizzino strumenti diversi».
Ad esempio quali?
«Pensiamo a servizi conciliativi, attività di gioco e ricreative. Ad esempio, si paventava la possibilità di istituire una colonia diurna, ma sono interventi che nulla hanno a che vedere con la scuola a luglio, intesa nel senso attuale. Si potrebbe prevedere la partecipazione di colleghi e colleghe a contratto precario, che credo vedrebbero la cosa di buon occhio e magari sarebbero incoraggiati a dare disponibilità».
C’è poi da considerare l’aspetto contrattuale. «Assolutamente sì. Trattandosi di materia che va a incidere sulle ferie e i contratti del personale, poteva essere propedeutico trattare e discutere prima di questo aspetto. Serviva una programmazione che con l’ex assessore e il presidente della giunta non è stata fatta».
Passando alla sovrintendenza scolastica, ha fatto discutere il fatto che Gerosa si sia espressa sulla possibilità di non avvalersene in futuro. Come vi collocate rispetto a questo tema?
«Siamo l’unica organizzazione sindacale che ha insisto sulla figura del sovrintendente. Ma volevamo una figura che garantisse l’autonomia scolastica. La figura introdotta è invece subordinata al Dipartimento istruzione e non ha come competenza il supporto alle scuole e la tutela della loro autonomia. Per com’è stata concepita questa figura, e inutile».
È giusto rimandare al 2025 l’introduzione del liceo del Made in Italy anticipato da «il T»? «Anche in questo caso diamo ragione a Gerosa. Serve una proposta formulata meglio e con tempi più tranquilli, in relazione a carichi orari e differenze rispetto ad altri licei. Le famiglie devono avere il tempo di formarsi un’opinione più sicura al riguardo».
A livello nazionale si è parlato di uno slittamento delle graduatorie per il personale Ata di terza fascia, c’è questo rischio per il Trentino?
«In Provincia non dovremmo avere slittamenti, ma chiederemo lumi all’ufficio reclutamento del dipartimento Istruzione».
Ultimo punto, la formazione professionale. «Gli studenti al terzo anno devono poter decidere: se concludere una formazione professionale con il quarto anno oppure puntare su un’area più culturale per arrivare al diploma. Si deve, inoltre, prestare un occhio di riguardo sia alle eccellenze che alle situazioni che necessitano maggiore supporto, senza lasciare indietro nessuno studente».

 

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