08 maggio 2020 – Trentino

«Sul pubblico impiego accordi da rispettare»

TRENTO. Ad una settimana dalla decisione di stralciare i 20 milioni di euro per riconoscere l’indennità di vacanza contrattuale dei dipendenti delle autonomie locali, della scuola e della sanità trentina – oltre 40mila lavoratori – in Provincia tutto tace. Cgil Cisl Uil, infatti, non hanno ottenuto alcun riscontro alla richiesta di chiarimenti indirizzata al presidente Fugatti.
«Il presidente Fugatti è venuto meno ad un accordo sottoscritto con le tre confederazioni – incalzano i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – di fatto senza alcuna comunicazione alle parti firmatarie di quell’accordo. Pretendiamo il rispetto del protocollo di gennaio e fino a quando non verrà aperto un confronto con le confederazioni riteniamo sospeso ogni questione attinente la contrattazione con la Provincia di Trento».
Come noto Piazza Dante ha tagliato le risorse necessarie a riconoscere i due anni di assenza di rinnovo contrattuale ai dipendenti pubblici; indennità che nel resto d’Italia e in Alto Adige è stata già riconosciuta. «Gli accordi si onorano e se fosse necessario rivederli, così come prevede l’intesa di gennaio, se ne concordano insieme le modalità anche in un momento di grave emergenza come quello che stiamo vivendo, ascoltando in primo luogo i diretti interessati ossia le lavoratrici ed i lavoratori e i loro sindacati. Fino a quando non avremo un riscontro tutti i tavoli ed eventuali nuovi accordi restano sospesi», concludono.

 

Scarica il pdf: pubblici ART 080520