26 novembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Scuola, con la manovra mille stabilizzazioni

La Provincia si adegua a quanto già deciso a Bolzano: assorbimento dei precari delle graduatorie d’istituto Di Fiore (Uil) soddisfatto ma critico: «Decisione tardiva. Oggi abbiamo 250 docenti che hanno fatto ricorso»

Si prospetta un Natale davvero felice per molti insegnanti precari della scuola trentina. Terminato l’iter nelle commissioni consiliari della manovra 2018, la prossima settimana potrà avere inizio in aula il dibattito sull’attuazione dell’articolo 17 della legge di stabilità. La norma dovrebbe garantire, attraverso un concorso straordinario per soli titoli ai fini dell’immissione in ruolo, la stabilizzazione progressiva dei docenti precari della scuola secondaria (medie e superiori) inseriti nelle graduatorie provinciali d’istituto, in possesso dell’abilitazione e aventi almeno trentasei mesi di servizio negli istituti scolastici provinciali.

Gli idonei saranno inseriti in un’apposita graduatoria che permetterà loro nel giro di qualche anno, tra pensionamenti e trasferimenti, di raggiungere la tanto agognata assunzione a tempo indeterminato, con tutto ciò che ne consegue: stabilità, stipendi migliori e progressioni di carriera, attualmente preclusi a docenti che magari insegnano da più di dieci anni su posti comunque vacanti. La norma arriva due anni dopo iniziative analoghe attuate dalla Provincia di Bolzano e a pochi mesi dall’entrata in vigore del decreto ministeriale 59/17 sulla formazione e il reclutamento dei docenti nella scuola secondaria, che prevede appunto una fase transitoria con assunzioni da una nuova graduatoria di docenti abilitati e con sufficienti anni di servizio.

L’esempio di queste disposizioni e lo sforzo continuo di docenti e sindacati sono stati probabilmente determinanti per permettere l’avvio di «un’ottima soluzione per la stabilizzazione degli insegnanti precari, che vede d’accordo tutte le organizzazioni sindacali», commenta Pietro Di Fiore, segretario generale Uil Scuola Trentino, il quale oltre alla soddisfazione esprime anche alcune riserve: «Sarebbe stato meglio far partire il tutto due anni fa come Bolzano, anche per la stessa Provincia: solo come Uil Scuola abbiamo circa 250 insegnanti in ricorso dal 2011, che in caso di vittoria otterranno rimborsi e risarcimenti per via dell’illegittimità dei reiterati contratti a termine e dei conseguenti scatti di carriera mancati. Inoltre — continua Di Fiore — questa graduatoria per titoli sarà preclusa agli insegnanti abilitati della scuola primaria, ovvero i diplomati magistrali ante 2001-2002 e, in misura minore, i laureati in Scienze della formazione primaria. Basterebbe uno sforzo ulteriore per far aprire le graduatorie anche a queste figure, ci impegneremo affinché ciò possa avvenire». L’eccezione per la scuola primaria è rappresentata dagli insegnanti di religione, per i quali il quarto comma dell’articolo 17 della legge di stabilità prevede un concorso per titoli e la successiva creazione di due elenchi (uno per la primaria e uno per la secondaria) dai quali attingere per l’immissione in ruolo; un risultato anch’esso reso possibile dall’impegno dei sindacati. Complessivamente sono poco più di mille i docenti di scuola secondaria che dovrebbero essere interessati dal concorso straordinario per titoli, ma bisognerà attendere i prossimi dibattiti consiliari e la successiva stesura delle graduatorie per avere un quadro più definito.

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