l’Adige – 20 febbraio 2024

«Bilancio, serve neutralità fiscale»

Oggi la variazione di bilancio torna in commissione, per le ultime audizioni. Un atto che certifica in qualche modo un dato: i provvedimenti fiscali del governo Meloni impattano sul bilancio provinciale – che si regge sui 9/10 delle imposte pagate sul territorio – in modo penalizzante. Lo evidenziano allo stesso modo sia sindacati che imprenditori, che qualche giorno fa in commissione hanno dato la loro opinione sul provvedimento, mostrando la medesima preoccupazione.
I segretari provinciali Andrea Grosselli (Cgil), Michele Berzzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) , presenti alla seduta, hanno sottolineato «la preoccupazione per gli effetti delle riforme fiscali nazionale che, in assenza di una clausola forte di neutralità fiscale, produrranno un ammanco alle casse di Piazza Dante pari a 43 milioni di euro, solo parzialmente compensate con un trasferimento di 19,5 milioni di euro». Ma gli stessi imprenditori hanno sottolineato il minor gettito dovuto alla riforma Irpef votata dal Parlamento, «che determina per il bilancio della Provincia una riduzione di devoluzioni pari a 43 milioni di euro (la legge di bilancio statale 2024-2026 riconosce alla Provincia un ristoro di 19,5 milioni di euro)».
La preoccupazione, insomma, è la medesima da qualsiasi parte la si guardi. D’altronde se si restringe la coperta, finiscono per essere penalizzati un po’ tutti. Quanto ai sindacati, in commissione hanno ribadito le due necessità impellenti: l’emergenza retributiva e la tenuta del welfare provinciale.
Sul primo fronte, Cgil Cisl e Uil salutano con soddisfazione il fatto che la variazione di bilancio finanzia quanto previsto dal protocollo del luglio 2023. Positivo, osservano, ma «è necessario trovare gli stanziamenti per gli arretrati 2022 e 2023. E non solo. Nelle prossime sessioni di bilancio dovrà essere concretizzato l’impegno assunto dalla giunta provinciale nello stesso protocollo del 18 luglio 2023 e nel confronto in Consiglio provinciale sulla manovra di assestamento per il 2023 affinché si possa recuperare l’inflazione registrata nel corso del triennio contrattuale a tutela del potere d’acquisto degli stipendi del personale pubblico provinciale».
Quanto a stipendi, inoltre, i sindacati ricordano il rinnovo del contratto delle coop sociali: «è urgente che già in questa manovra la Provincia stanzi le risorse necessarie per garantire il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative sociali, che riguarda in provincia 9 mila addetti».
Quanto agli imprenditori, esprimendo una certa preoccupazione sul bypass ferroviario per cui «vi sono tante rassicurazioni, ma quello che è certo è che non sono ancora stati stanziati i fondi. Preoccupano ancora di più i tempi di realizzazione, visto che non ci sono più scadenze precise da rispettare e questo potrà portare a dei ritardi certi, anche se oggi non sono stimabili». Infine, il coordinamento provinciale imprenditori invita a ha chiesto che vengano indennizzate le attività penalizzate dai lavori di costruzione del bypass: «La Provincia ha già risarcito i cittadini che sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni, dimenticando però le attività imprenditoriali. Da parte della Provincia si è manifestata la disponibilità a stanziare le somme necessarie per i rimborsi commisurati alle perdite subite agli operatori. Auspichiamo che la liquidazione dei danni avvenga in tempi ragionevoli ed in misura equa».

 

Scarica il pdf: ADIGE bilancio 200224