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Contributo acquisto prima casa
DESTINATARI
Il contributo può essere richiesto da “giovani coppie” intese come coppie formate da coniugi conviventi, uniti civilmente conviventi o conviventi di fatto.
I componenti della giovane coppia non devono aver compiuto i 36 anni di età alla data del 31 dicembre 2023.
REQUISITI
- essere residente in provincia di Trento da almeno due anni; tale requisito può essere posseduto anche da uno solo dei due componenti;
- rientrare in un nucleo familiare con un indicatore della condizione economica patrimoniale familiare (ICEF) non superiore a 0,49; tale requisito va calcolato avendo a riferimento tutti i componenti del nucleo familiare destinatario della prima casa di abitazione;
- avere una posizione pensionistica complementare attiva, per entrambi i componenti, presso un fondo pensione aderente; se la posizione pensionistica complementare non è attiva deve essere attivata entro 30 giorni decorrenti dalla data di presentazione della domanda;
- aver acquistato la prima casa di abitazione ubicata nel territorio della provincia di Trento nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e la data di presentazione della domanda, ad un prezzo comprensivo di imposte pari ad almeno 30.000 € euro, incluse le pertinenze.
- non avere la titolarità in capo alla coppia o ai suoi singoli componenti e con riferimento ai 12 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda:
- di un diritto esclusivo di proprietà su altre unità abitative ad esclusione di quelle assegnate con provvedimento giudiziale a precedenti coniugi o precedenti conviventi di fatto;
- di un diritto di proprietà per quote o di nuda proprietà, per intero o per quote, su altre unità abitative, la cui somma delle rendite catastali rivalutate, riferite a entrambi i componenti, sia superiore complessivamente a 400,00 €.
A tal fine la rendita catastale e calcolata rapportandola alla quota di proprietà o di nuda proprietà; la rendita catastale riferita all’intera nuda proprietà e considerata al 70%. Non si considerano le unità abitative assegnate con provvedimento giudiziale a precedenti coniugi o precedenti conviventi di fatto;
- a far data dal 1° gennaio 2023, avere stipulato l’atto di compravendita, o, nel caso di acquisto a seguito di vendita giudiziale, avere ottenuto il decreto di trasferimento da parte del giudice, della proprietà piena ed esclusiva della prima casa di abitazione nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 5;
- avere intavolato a nome della giovane coppia il diritto pieno ed esclusivo di proprietà della prima casa di abitazione o comunque averne in corso l’intavolazione;
- non avere beneficiato, singolarmente o congiuntamente, di contributi provinciali per l’acquisto o la costruzione della prima casa di abitazione, anche per il tramite di cooperative edilizie, nel corso degli ultimi 10 anni.
È ammesso a contributo l’acquisto da parte della giovane coppia della prima casa di abitazione ubicata sul territorio provinciale ad un prezzo, comprensivo delle imposte, pari ad almeno 30.000 €. L’unità immobiliare ad uso abitativo deve appartenere ad una delle seguenti categorie catastali:
- A/2 – abitazioni di tipo civile
- A/3 – abitazioni di tipo economico
- A/4 – abitazioni di tipo popolare
- A/5 – abitazioni di tipo ultrapopolare
- A/6 – abitazioni rurali
- A/7 – villino
Le pertinenze devono appartenere ad una delle seguenti categorie catastali:
- C/2 – Magazzini e locali di deposito;
- C/6 – Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse (senza fine di lucro);
- C/7 – Tettoie chiuse od aperte.
Nel caso in cui uno o entrambi i componenti della giovane coppia siano proprietari per quote di un’unità abitativa, con eventuali pertinenze, è ammesso l’acquisto da parte della giovane coppia delle restanti quote fino al raggiungimento del 100%. Non è ammesso a contributo l’acquisto, per intero o per quote, della prima casa di abitazione da parenti e affini, entro il primo grado.
ENTITA’ DEL CONTRIBUTO
Il contributo è quantificato in 15.000 €, di cui una quota pari a 2.000 €, denominata “quota previdenza”, versata dalla
Provincia sulle posizioni pensionistiche individuali attivate presso i fondi pensione aderenti sulla base di una specifica
delega fornita in sede di domanda del contributo. La restante quota è versata direttamente ai componenti.
Il contributo e concesso in parti uguali ai componenti la giovane coppia.
DOMANDA
La domanda di contributo, in regola con l’imposta di bollo, deve essere presentata dal 1° giugno 2023 al 30 settembre
2023 mediante utilizzo dell’applicazione web resa disponibile all’indirizzo:
www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-acquisto-prima-casa-Bando-2023
L’accesso all’applicazione web deve avvenire mediante identificazione con SPID, CIE, CPS/CNS.
Scarica il pdf: 6.4_Contributo-acquisto-casa-TN

Comunicato unitario Cooperazione. Il sindacato non si è mai sottratto al dialogo
Cgil Cisl Uil rispondono alle sollecitazioni del vicepresidente Tonina: noi sempre pronti a confrontarci su proposte concrete. Il grande assente in queste partite è stata la Giunta provinciale.
“Le proteste dei lavoratori sono sempre legittime quando in ballo c’è il rispetto dei loro diritti. Detto ciò il sindacato trentino non si è mai sottratto al confronto, né in passato né sulle specifiche vertenze che riguardano oggi la cooperazione trentina. Tutti abbiamo consapevolezza
del ruolo che la cooperazione svolge nel nostro tessuto economico e sociale. Ciò non toglie che il dialogo esiste quando ci sono proposte concrete su cui discutere. Ad oggi queste mancano”.
Rispondono così i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, chiamati in causa ieri dal vicepresidente Tonina durante l’assemblea di Via Segantini.
Le tre sigle rilanciano anche la palla sul terreno di Piazza Dante.
“Quel che però è inconfutabile, è il silenzio assordante della politica.
Per tutta questa legislatura, e non fa eccezione la vertenza per la disdetta del contratto provinciale delle famiglie cooperative, la Giunta provinciale è stata del tutto latitante, rinunciando ad esercitare un ruolo di facilitatore del dialogo tra le parti sociali e non ha mai
scommesso davvero sulla concertazione. Troppo facile scaricare oggi questa assenza sulle spalle delle organizzazioni sindacali”.
Un ruolo di mediazione che nel caso delle famiglie cooperative, secondo i sindacati, non era solo auspicabile, ma anche dovuto visto il consistente sostegno economico che la Giunta ha confermato ieri al sistema. “Non si possono mettere sul piatto 3,2 milioni di euro, prometterne ulteriori e non spendere una parola per il rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Non si capisce perché i sacrifici li devono fare solo i dipendenti. Alla base di quei sostegni pubblici dovrebbe esserci un patto che tiene insieme anche la tutela dei redditi dei lavoratori. Anche ieri, invece, la Giunta con il silenzio del presidente Fugatti ha avvallato l’idea che l’Esecutivo quando prende
posizione lo fa a fianco delle imprese, mai dei lavoratori e delle famiglie”.
E Cgil Cisl Uil rilanciano: “Questa Giunta non ha voluto concertare le misure di sostegno alle famiglie contro il carovita ed oggi ci troviamo con interventi inefficaci e soldi non spesi. Le lavoratrici e i lavoratori non sono stati tutelati, anzi il Governo leghista è pronto a modificare la legge sugli incentivi pubblici alle aziende senza fissare un vero argine contro i contratti pirata. Per non dire del sociale dove i lavoratori sono senza contratto integrativo da lustri”.
Dunque assoluta disponibilità al dialogo, ma chi ha delle responsabilità non metta la testa sotto la sabbia.
Trento, 9 giugno 2023