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Vera parità di genere sul lavoro: le tre rivoluzionarie proposte UILTuCS
COMUNICATO STAMPA
Nascita della Garante di Parità, istituzione di un Comitato per la trasparenza retributiva
e revisione di tutti i contratti collettivi: ecco le novità lanciate dalla Uil del terziario
Roma, 24 maggio 2023 – Misure reali, concrete, contro mobbing e violenza, per una reale parità di genere e retributiva partendo dal miglioramento delle condizioni del congedo parentale, fino a rendere trasparenti le retribuzioni attraverso le verifiche sulla parità retributiva con un Comitato ad hoc per analizzare i dati di ogni singolo lavoratore. E la nascita di una figura da eleggere in ogni azienda italiana con più di 50 dipendenti: una rappresentanza sindacale a tutti gli effetti, con tutte le peculiarità del caso, impegnata a far rispettare e tutelare la parità di genere.
Sono queste, in sintesi, le tre proposte che la Uiltucs, la Uil del Terziario, ha lanciato stamani a Trento all’evento pensato per la parità dall’emblematico titolo “Garante di Parità” che si è tenuto al Muse, Museo delle Scienze.
L’iniziativa, una tavola rotonda con ospiti a confronto sul tema della parità di genere, è stata introdotta dalla relazione della segretaria nazionale Uiltucs Samantha Merlo che ha spiegato i fronti di intervento e le proposte.
Scendiamo nel dettaglio.
La nascita della rappresentanza sindacale dedicata alla parità di genere: mettendo in atto azioni formative, informative, assemblee e incontri, contrasterà ogni tipo di violenza, molestia e discriminazione.
La creazione di Comitati per la parità salariale attraverso l’accesso a dati relativi alle retribuzioni dei dipendenti (oltre ad attività di formazione, informazione e monitoraggio dei dati stessi) in aziende con almeno 50 dipendenti.
“Ad oggi la direttiva Ue – spiega a questo proposito Merlo – e la legge prevedono solo la comunicazione per aziende sopra i 150 dipendenti. Si rende necessario un passo in avanti, secondo la Uiltucs. Vogliamo una comunicazione più trasparente che preveda la pubblicazione delle retribuzioni di fatto percepite dai dipendenti divisa per genere, non solo il livello contrattuale”.
La revisione di tutti i contratti in un’ottica di pari opportunità. La terza azione si incentra sull’aggiornamento dei contratti, su alcuni aspetti come, ad esempio, i congedi parentali. Su questo punto, le aziende di fatto, spiega Merlo “sarebbero tenute ad applicare i giorni di preavviso previsti dalla legge, e se non lo fanno si può fare loro vertenza”. Molte, poi, garantisce la segretaria nazionale, fanno ancora orecchie da mercante. “Altro aspetto fondamentale – chiosa Merlo – è che il congedo parentale sia equiparato alla maternità obbligatoria e venga considerato come un periodo che contribuisce alla maturazione dei ratei di ferie, permessi, tredicesima e quattordicesima mensilità. Cosa che ad oggi non avviene in molti casi e sulla quale adesso interverremo con forza”.
Scarica il pdf: UILTuCS Cs proposte parità 24 maggio 2023
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Casa. Un milione per il fondo affitti è una goccia nel mare dell’emergenza abitativa. Sindacati delusi: si investa subito la somma residua dei 45 milioni per il bonus bollette, si investa negli alloggi sociali e si indicizzi l’Icef all’inflazione
“Aumentare con un milione di euro la dotazione del fondo affitti è poco più che fumo negli occhi: il provvedimento non dà risposte concrete al bisogno di alloggi delle tante famiglie che non possono permettersi una casa sul libero mercato, visto che la platea resta la stessa. Serve, invece, indicizzare l’Icef al costo della vita e alzare la soglia per permettere anche ai tanti cittadini oggi in difficoltà di accedere alla misura di sostegno”. Lo dicono Cgil Cisl Uil che vedono nella scelta annunciata dall’assessora Zanotelli l’ennesimo annuncio elettorale. “Improvvisamente la Giunta si è svegliata – dicono Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti -. L’emergenza abitativa in Trentino non si risolve con spot a giorni alterni. Serve un piano concreto, invece si scontano cinque anni di totale immobilismo”.
Per questa ragione le tre sigle chiedono l’immediata convocazione del Comitato provinciale per le politiche abitative. “Fino ad adesso tutte le volte che l’Esecutivo ha fatto da solo, ha fatto provvedimenti poco efficaci. Quasi la metà dei 45 milioni di euro promessi per il bonus bollette non sono stati spesi e giacciono nelle casse di Piazza Dante – proseguono i sindacalisti -. Si parta da qui per avviare un ragionamento concreto che serva ad ampliare il numero di alloggi sociali e a canone moderato, a ristrutturare in tempi rapidi gli oltre 1000 appartamenti sfitti di Itea, ad aggiornare al costo della vita le misure di sostegno alle famiglie. Senza queste scelte siamo solo sul terreno della propaganda”.
Le tre sigle sono scettiche anche di fronte al provvedimento per l’acquisto della prima casa per i giovani. “E’ un passo troppo timido. Servono misure che agiscano sulla garanzia dei mutui per abbattere l’aumento delle rate. Oggi per tutti quelli che una casa l’hanno già acquistata, gli interessi sono insostenibili”, insistono.
Infine sulla questione dell’estensione della rateizzazione delle spese per le bollette per gli inquilini Itea Cgil Cisl Uil invocano chiarezza. “Il continuo rimpallo di responsabilità e accuse reciproche è avvilente. Si sta offrendo uno spettacolo irrispettoso delle cittadine e dei cittadini, soprattutto dei tanti che si trovano in enormi difficoltà con i conguagli”, concludono.
Trento, 23 maggio 2023


