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Bonus bollette. La giunta provinciale risparmia circa 18 milioni di euro. Sindacati: ad oggi mancano all’appello 90mila famiglie che avrebbero diritto ai 180 euro. Misura ideata male e gestita ancora peggio
Sono circa 90mila le famiglie trentine che, secondo le stesse stime iniziali della Provincia, avrebbero avuto diritto al bonus bollette provinciale di 180 euro e che fino ad oggi non hanno ricevuto nemmeno un centesimo. Questo perché non tutte le società elettriche hanno aderito alla richiesta di Piazza Dante.
Sta di fatto che grazie a questo meccanismo sono rimaste nelle casse provinciali circa 18 milioni di euro non spesi. E ora la Provincia corre ai ripari dando la possibilità ai cittadini di fare domanda in via telematica. “Quando abbiamo sollevato dubbi sui criteri e le modalità del bonus bollette provinciali siamo stati fortemente criticati dall’Esecutivo – ricordano i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Oggi i fatti ci danno ragione, ma è una magra consolazione perché vuol dire che 90 mila famiglie trentine non hanno ancora ricevuto nemmeno un centesimo dei 180 euro promessi”.
Evitare questo corto circuito non sarebbe stato difficile: bastava adottare l’Isee come fatto dal governo nazionale. Una scelta che avrebbe anche incentivato i cittadini con Isee fino a 15mila euro a chiedere l’aiuto statale, modulando il sostegno in base al reale stato di bisogno. “La Giunta è stata sorda ai nostri consigli, scegliendo in prima battuta una misura iniqua per tutti, salvo poi correre parzialmente ai ripari con il criterio dell’Irpef. Non solo non sono stati equi ed efficaci come l’emergenza carovita richiede, ma non sono nemmeno riusciti a spendere tutte le risorse stanziate. Tranne che l’intento non fosse proprio questo”. Adesso i cittadini che non hanno ricevuto il bonus hanno tempo fino al 16 agosto. “Chiediamo comunque che venga data massima informazione possibile e che ogni euro non speso resti comunque destinato alle famiglie per le quali l’emergenza prezzi non è finita”, concludono.
Trento, 28 febbraio 2023

Mercato del lavoro. Serve più manodopera straniera. Cgil Cisl Uil: quote d’ingresso ancora insufficienti. La razionalità prenda il posto della demagogia
Sono poco meno di tremila le quote di ingresso per le lavoratrici e i lavoratosi stranieri in Trentino quest’anno. La quasi totalità, 2.550, è per occupazioni a tempo determinato, annuali o pluriennali, in crescita di 670 unità rispetto al 2019. A questi si aggiungono trecento posti per occupazioni fisse, come richiesto dalle associazioni datoriali. Si tratta, dunque, di numeri in crescita rispetto al passato, ma ancora insufficienti per rispondere al fabbisogno di manodopera del mercato del lavoro locale. E’ per questa ragione che ieri pomeriggio Cgil Cisl Uil, in Commissione per l’impiego, si sono astenuti sul documento di trasmissione delle quote di immigrati. “E’ solo questione di settimane, ma a breve riprenderà la solita litania delle imprese agricole non trovano lavoratori, degli alberghi in affanno per la stagione estiva perché manca manodopera e così via. Il Trentino ha livelli di disoccupazione che si attestano al 3,5 %, fisiologico. Tassi anche più bassi ci sono in altri paesi europei, non solo la Germania ma anche stati dell’est che per anni hanno esportato lavoratrici e lavoratori. In questo quadro è miope non chiedere più ingressi per i lavoratori stranieri”, commentano i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, sottolineando che se è vero com’è vero che la decisione sui flussi viene assunta a livello nazionale, è altrettanto vero che sono i territori, quindi la Provincia di Trento, ad avanzare le richieste. “Il tema è affrontare il problema della carenza di manodopera con razionalità e lungimiranza, lasciandosi alle spalle posizioni ideologiche e demagogiche sugli stranieri. A Roma come in Trentino. Purtroppo la giunta Fugatti non ha ancora avuto il coraggio di compiere questo passo, e difficilmente lo farà da qui a fine legislatura. Questo, però, è un freno per le aziende trentine e, di conseguenza, per la crescita della nostra economia”, proseguono i tre sindacalisti che fanno appello anche al mondo delle imprese. “Ci saremmo aspettati delle prese di posizione più nette su questo tema e una reale spinta verso il Governo Meloni affinché si rendesse più efficace il sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro dei cittadini stranieri che vogliono poter lavorare regolarmente in Italia ed in Trentino. E’ chiaro che richiamare lavoratori stranieri vuol dire strutturare un sistema di accoglienza e di integrazione che il Trentino aveva e che questa Giunta ha in gran parte smantellato. Continuando così però si rischia di rallentare la ripresa e di ridurre la competitività del sistema economico provinciale, proseguendo ad alimentare un’assurda contraddizione”, concludono.
Trento, 28 febbraio 2023

MARZO- MESE DELL’ENDOMETRIOSI
Il Coordinamento pari opportunità e politiche di genere vi presenta il primo appuntamento legato alla prevenzione e all’approfondimento delle tematiche di genere. Si è pensato di iniziare con una prima iniziativa di sensibilizzazione di una malattia molto frequente, complessa, cronica ma poco conosciuta nella nostra società. Eppure al momento si stima che in Italia 3 milioni di donne ne siano affette. L’unico modo di prevenire le complicanze della malattia è intervenire in tempo. E si rende necessario fare informazioni per riconoscere i sintomi della malattia.
Marzo è riconosciuto a livello internazionale come il mese della consapevolezza sull’endometriosi. Abbiamo pensato quindi di aderire alla campagna “Vetrine consapevoli” promosso dall’associazione Ape onlus. L’associazione offre a titolo gratuito e su richiesta tutto il materiale informativo da divulgare e promuovere nelle nostre sedi purché si prepari una “vetrina” dove esporre tutto il materiale informativo. L’associazione A.p.e. è impegnata da anni nella divulgazione e nella prevenzione dell’endometriosi.
Esporremo nelle sedi UIL di Trento, Rovereto e Riva il kit di cui si può vedere un esempio nella foto.
PER ULTERIORI INFO: https://vetrineconsapevoli.apendometriosi.it/
Scarica il pdf: MX-3050N_20230227_171842

8 MARZO 2023. Giornata internazionale della donna. Proiezione del film “IL CERCHIO” Regia di Jafar Panahi
ore 18.00
Teatro San Marco Via S. Bernardino 8, Trento
proiezione del film
“IL CERCHIO” Regia di Jafar Panahi
Ingresso libero
Lo sguardo femminile mostrato in Il Cerchio è provocatorio e brutale al tempo stesso. Con questo film Jafar Panahi denuncia l’oppressione delle donne in Iran ma allo stesso tempo, regala loro un tributo bello e affascinante che applaude al coraggio delle donne.
Seguirà una riflessione sulla condizione della donna in Iran
DONNA
VITA
LIBERTÀ
Scarica il pdf: A4_8Marzo2023




