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04 Ott
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Contratto grafici sciopero il 25 ottobre

04 ottobre 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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04 Ott
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«Dal contratto al sostegno siamo pronti a scioperare» Scuola, l’offensiva dei sindacati: «Fugatti e Bisesti ci ricevano»

04 ottobre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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04 Ott
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Per i disoccupati ecco i corsi per lavorare nel turismo

04 ottobre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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04 Ott
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«Portinerie, tagli ai salari illegittimi»

04 ottobre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino (altro…)

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04 Ott
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13 OTTOBRE 2019: 69° GIORNATA PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO

13 OTTOBRE 2019: 69° GIORNATA PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO

La UIL del Trentino: Basta con questa strage, basta con le parole. Serve un forte impegno congiunto di tutti i soggetti coinvolti, per una vera e propria campagna contro gli infortuni. E nuove misure anche in Trentino.

Continua lo stillicidio di infortuni sul lavoro. Anche mercoledì in Trentino due gravi incidenti, uno occorso ad un operaio in un cantiere, l’altro ad un boscaiolo  in una foresta. Speriamo di non dover piangere un’altra morte di un lavoratore, dopo le sette vittime in Trentino del 2019. E domenica 13 ottobre l’ANMIL, la benemerita Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro celebra la 69° Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, nel 2018 ben 1.133 morti e oltre 600.000 infortuni in tutta Italia.

C’è bisogno di una formazione e di un’informazione più capillari. In alcune realtà lavorative, infatti, non sempre si ha conoscenza delle leggi, ne consapevolezza degli stessi strumenti a disposizione, per realizzare una vera ed efficace prevenzione. Peraltro, le tipologie degli incidenti sono spesso analoghe. Bisogna, inoltre, aumentare i controlli e prevedere anche un inasprimento delle sanzioni.

La Uil del Trentino ha recentemente proposto che gli ispettori, il cui numero di assegno in Trentino va fra l’altro incrementato – lo chiediamo da anni – siano messi in condizione di intervenire, al di fuori dei canonici giorni ed orari di lavoro della passata “società’ industriale, fordista” , durante l’arco orario di tutta la giornata, notte compresa, ed anche, addirittura con maggior frequenza, nei giorni festivi,  in quei settori (commercio e turismo e agricoltura), sempre più ordinari giorni di lavoro. E lanciamo inoltre una proposta nuova, che riguarda l’utilizzo,  oltre all’ Arma dei Carabinieri ed ai tecnici dell’azienda sanitaria – quest’ultimi spesso costretti al lavoro d’ufficio o di supporto alla magistratura – l’affiancamento di nuclei specialistici della Polizia municipalizzata, per una maggiore vigilanza riguardo ai controlli nei cantieri edili urbani e comunali e la discesa in campo, nel settore agricolo e forestale, alla luce anche del “disastro  Vaia”, di nuclei specializzati del Corpo forestale provinciale. Sarebbe più consona per i forestali ed utile alla comunita’ trentina la ricerca, il controllo, la verifica delle modalità di lavoro degli operai e tecnici forestali che stanno operando nei nostri boschi sinistrati, piuttosto che la ricerca del fantasma di M49, a zonzo per il Trentino. La  presenza aggiuntiva di questi nuovi soggetti avrebbe sicuramente una capacità “deterrente” maggiore anche sul versante della sicurezza sul lavoro e  forse  comporterebbe  una maggior attenzione da parte di tutti gli attori in campo: aziende, lavoratori, enti pubblici ed opinione pubblica.

Un gran lavoro per tutti quindi. Ma nessuno può esimersi dal lavorare per la vita e per evitare che qualcuno, quella vita, la perda.

Trento, 3 ottobre 2019

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

Scarica il pdf: lotta infortuni sul lavoro-giornata ANMIL

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04 Ott
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MANCANZA DI ALLOGGI, COINVOLGERE LA CURIA

03 ottobre 2019 – Corriere del Trentino (altro…)

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02 Ott
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Bilancio sociale ITEA 2018: emerge l’evidenza del forte calo dell’offerta di alloggi pubblici in affitto.

Bilancio sociale ITEA 2018: emerge l’evidenza del forte calo dell’offerta di alloggi pubblici in affitto.

Pressochè nullo l’apporto delle nuove costruzioni (60) nel 2018, in secca discesa anche gli alloggi di risulta riassegnati alle famiglie -22%. La UIL chiede la riforma della “Legge Dalmaso” (2005). ITEA si concentri sul reperimento di alloggi da consegnare alle famiglie o alla ristrutturazione di immobili pubblici in stato di abbandono.

 

Il Bilancio Sociale ITEA 2018 dà notizia di poche decine di nuove costruzioni assegnate alle famiglie (ancora solo 60 nell’ultimo anno, contro le 57 del 2017) e soprattutto anche di un numero di alloggi di risulta in forte calo (circa il 22%): 383 nel 2018 contro 489 nel 2017.

In sintesi il Piano Straordinario di Edilizia Sociale 2007- 2016, a fronte dell’obiettivo di 3000 alloggi di risulta, 3000 appartamenti nuovi e 3000 alloggi a canone moderato, ha messo a disposizione, a tutto il 2018, 4660 alloggi di risulta, 1085 costruzioni nuove e solo 208 alloggi a canone moderato (housing sociale). Fra l’altro la Convenzione con Finint e Cassa Depositi e Prestiti per l’Hausing Sociale è scaduta a fine 2018 e del rinnovo non si è più sentito parlare, facendo prevedere un ulteriore arretramento e rallentamento dell’offerta di alloggi pubblici in Provincia.

Per la UIL del Trentino le soluzioni abitative di edilizia sociale nella nostra Provincia non possono passare più solo per l’estensione della platea dei beneficiari dell’integrazione canone alle locazioni private (che sarà in calo anch’essa nel 2019 per l’introduzione del vincolo di 10 anni di residenza dei richiedenti) ma, piuttosto, attraverso un vero concreto rilancio dell’edilizia pubblica sociale e dei piani di hausing territoriale che realizzino alloggi a canone moderato da affiancare a quelli a canone sociale, già costituenti il patrimonio abitativo ITEA (10692 unità abitative, di cui ben l’8,6%, più di 900 appartamenti, sfitti).

La nostra proposta di riforma riguarda quindi sì “la casa”, ma più specificatamente “l’abitare”, inteso sotto l’aspetto dell’affitto e dell’edilizia pubblica sociale in particolare.

La UIL chiede quindi che, al più presto, si proceda alla Riforma della Legge Dalmaso (2005), non più adeguata al cambio epocale subìto anche dalla società trentina, per soddisfare le mutate esigenze date da diverse condizioni di lavoro e familiari dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate che hanno sì bisogno di un’abitazione, ma sempre più in affitto, non in proprietà, e per trovare dei meccanismi in grado rimettere in circolo, oltre agli ancora troppi alloggi pubblici non locati, il rilevante patrimonio privato abitativo “sfitto” anch’esso, per diverse migliaia di unità abitative a Trento ed in provincia.

Ancora, si chiede in particolare agli amministratori ed alla Giunta provinciale di concentrarsi maggiormente sul reperimento e ristrutturazione di alloggi da destinare alle famiglie, agendo su due recenti leve, manifestatesi nelle ultime settimane. Si potrebbe infatti in primis coinvolgere  la Curia, che ha espresso difficoltà nella gestione del proprio patrimonio immobiliare, che potrebbe essere, se non acquistato, “sub-affittato ad Itea spa, la quale poi potrebbe assegnarlo sfoltendo le lunghe liste d’attesa in essere (903 soggetti che hanno richiesto solo alloggio e 2140 soggetti richiedenti alloggio e contributo). Un’altra azione che ITEA spa, in sinergia con Comune di Trento o Rovereto potrebbe avviare è quella di acquisire i tanti immobili (solo a Trento ne sono stati censiti recentemente dal neo consigliere comunale Zannini e dalle benemerite associazioni che chiedono posti letti, dormitori per i senzatetto, ben 17 di pubblici abbandonati) dismessi, avviando ristrutturazioni o riedificazioni interessanti anche sotto l’aspetto ecologico e di risparmio del suolo, esigenza tornata di grande attualità anche a livello locale.

Un ultima osservazione che emerge dalla lettura del Bilancio Sociale 2018 è la “sparizione” del contatto che Itea aveva, tramite la Commissione Sociale, con le rappresentanze degli inquilini e con i suoi stockholders storici, le organizzazioni sindacali confederali. La UIL ricorda alla politica provinciale che gran parte del patrimonio abitativo pubblico trentino è stato costruito con il contributo Gescal dei lavoratori, oggi in parte pensionati, e delle imposte che i lavoratori dipendenti e pensionati hanno versato e continuano a versare, in misura predominante, rispetto anche alle altre categorie di contribuenti.

Si ripristini quindi un luogo di coinvolgimento del Sindacato sia per l’elaborazione che per il controllo e la verifica delle politiche abitative pubbliche.

Trento, 1 ottobre 2019

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

 

Scarica il pdf: itea – bilancio sociale 2019

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02 Ott
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02 ottobre 2019 – Trentino (altro…)

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