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13 Mar
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«Bus, Trento risolva i suoi problemi»

Corriere del Trentino, Il T – 14 febbraio 2024

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13 Mar
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Pnrr ridotto a 1,1 miliardi. Dal Superbonus 382 milioni

l’Adige – 14 febbraio 2024

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13 Mar
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Fondi di coesione. Autonomia gestisca queste risorse senza la mediazione del Governo. Sindacati: la clausola di neutralità fiscale va inserita nella riforma costituzionale

Fondi di coesione. Autonomia gestisca queste risorse senza la mediazione del Governo. Sindacati: la clausola di neutralità fiscale va inserita nella riforma costituzionale

“L’arrivo di 94,6 milioni di euro al Trentino è senza dubbio una buona notizia. Non bisogna, però, dimenticare che queste risorse sono fondi dovuti ai territori. In questa logica non comprendiamo perché non possano essere i territori, soprattutto quelli autonomi come il nostro, a gestirli direttamente, nel rispetto delle regole comuni, senza l’intervento dello Stato. Lo chiediamo da sempre anche per le risorse del Pnrr e per la gestione dei Fondi strutturali europei: dal nostro punto di vista, almeno per Trento e Bolzano, non dovrebbero avere necessità dell’intermediazione dello Stato nel confronto con Bruxelles per la definizione della destinazione puntuale dei fondi che dovrebbe essere superata da un esercizio autonomo delle istituzioni territoriali”. E’ quanto hanno ribadito oggi Cgil Cisl Uil in occasione della presenza della presidente del consiglio a Trento per la firma dell’accordo sui fondi di coesione. Le tre single puntano l’accento sulla gestione autonoma delle risorse e guardano con preoccupazione anche alla questione della neutralità fiscale. “Siamo da sempre convinti che le risorse del Trentino devono essere gestite responsabilmente dal territorio, come la nostra storia di autogoverno ha dimostrato di saper fare – hanno sottolineato i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Dispiace dunque che nella visita lampo della presidente Meloni non ci sia probabilmente il tempo sufficiente per approfondire un altro tema cruciale, quello della clausola di salvaguardia”.
La riforma dell’Irpef disegnata dal Governo nell’ultima legge di bilancio infatti si tradurrà in un ammanco di poco meno di 30 milioni di euro per le casse di Piazza Dante se non verrà prevista una clausola di neutralità fiscale. “Questo vuol dire meno risorse per l’istruzione, per la sanità, per le infrastrutture e la messa in sicurezza del territorio. E’ per questa ragione che riteniamo indispensabile che la clausola di neutralità venga inserito come principio inderogabile nel disegno di legge di riforma costituzionale. Senza chiarezza su questo principio, non potremo avere certezza di un pieno e responsabile esercizio di qualunque competenza, grande e piccola, si arricchirà il nostro Statuto di Autonomia”.

Trento, 12 marzo 2023

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07 Mar
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Privatizzazione Poste. Rischio taglio del servizio in Trentino. Cgil Cisl Uil: dal 2012 persi circa 400 posti di lavoro in Trentino. Questa operazione porterà ad un ulteriore arretramento dei presidi territoriali

Privatizzazione Poste. Rischio taglio del servizio in Trentino. Cgil Cisl Uil: dal 2012 persi circa 400 posti di lavoro in Trentino. Questa operazione porterà ad un ulteriore arretramento dei presidi territoriali

Il Governo si appresta a cedere sul mercato una ulteriore percentuale del pacchetto azionario del gruppo Poste Italiane. Una decisione che se arriverà in porto avrà, molto probabilmente, un impatto molto negativo sulla qualità del servizio a livello locale. Ne sono certi i sindacati sulla scorta di quanto già avvenuto con le precedenti operazioni di cessioni di pacchetti di azione sul mercato. Lo confermano i numeri dal 2012 al primo semestre 2023 i dipendenti di poste in Trentino sono passati da 1.271 a 842 unità con una riduzione superiore superiore al 30%. E’ significativo notare anche che di questi solo 784 sono a tempo indeterminato.

Il territorio regionale è quello che ha subito il ridimensionamento più marcato a livello italiano. E gli effetti sono sotto gli occhi di tutti con orari ridotti, giorni di apertura alternati e chiusura degli sportelli nei centri minori. Una strategia – non hanno dubbi Slc Cgil, Slp Cisl e Uil poste – che verrà confermata anche in futuro. “Questa operazione porterà a un arretramento dei presidi territoriali, ad una chiusura di uffici postali, con un calo della presenza del personale nei luoghi più ameni e a un taglio del servizio universale, tutto ciò a discapito delle fasce più deboli della popolazione – denunciano Jacopo Spezia della Slc Cgil, Antonio Lopresti della Slp Cisl e Concetta Inga della Uilposte -. Appare chiaro che un territorio come il nostro, caratterizzato da una particolare orografia, con piccoli paesi di poche centinaia di abitanti situati anche nelle valli più sperdute, sarebbe particolarmente penalizzato da questa evidente marginalizzazione sociale”.

I sindacati dunque bocciano questa operazione. Oggi il Mef detiene il 29,6% del capitale sociale; il 35% è in mano a Cassa Depositi e Prestiti e il 35,4% è di privati. “Si rischia di perdere un asset strategico per il Paese. Poste sono un’azienda di interesse pubblico”, insistono i sindacalisti.

Le tre sigle puntano il dito contro il rischio che il risparmio dei cittadini gestito oggi da Poste, peraltro con rendimenti sicuri, finisca nelle mani della speculazione privata.

C’è poi la questione dell’immensa mole di dati che Poste custodisce, basti pensare ai dati generati dalle attività degli uffici postali o a quelli legati alle identità digitali (SPID), ma anche all’infinità di dati raccolti durante la campagna vaccinale anti-Covid senza scordare i dati necessari al recapito di corrispondenza e pacchi, i quali con un’operazione di ulteriore privatizzazione possano essere utilizzati per interessi privati.

Trento, 7 marzo 2024

 

A questo link alcune foto della conferenza stampa https://photos.app.goo.gl/6tXjdt5qn1bgYcP59

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07 Mar
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Senza aumenti delle retribuzioni la fiducia dei consumatori resta al palo. Cgil Cisl Uil: l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie trentine. E’ necessario alzare gli stipendi rinnovando i contratti

Senza aumenti delle retribuzioni la fiducia dei consumatori resta al palo. Cgil Cisl Uil: l’inflazione ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie trentine. E’ necessario alzare gli stipendi rinnovando i contratti

Se il 41,4 degli intervistati dalla Camera di commercio dichiara di coprire appena le spese del proprio bilancio familiare e il 64,5% di non riuscire a risparmiare, allora è evidente ancora una volta che le famiglie trentine fanno fatica a stare dietro ai livelli dei prezzi. Questo sicuramente a causa dell’impennata dell’inflazione che sulla nostra provincia ha raggiunto un tasso di crescita del 16% nell’ultimo anno e mezzo, ma anche perché mentre i prezzi correvano le buste paga restavano ferme e, comunque, al di sotto della media italiana”. Commentano così i segretari di Cgil Cisl Uil i dati che emergono sull’indagine condotta da Via Calepina sulla fiducia dei consumatori trentini. “Esiste un tema salariale che va affrontato con una certa determinazione – insistono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Non si può guardare al dito senza vedere la luna come fa il presidente Gianni Bort, che invocando il taglio del tasso d’interessi omette però di ricordare che le lavoratrici e i lavoratori del commercio e del turismo in Trentino come nel resto d’Italia hanno il contratto scaduto da 5 anni. Nella nostra provincia circa la metà dei dipendenti attende il rinnovo contrattuale. Non rinnovare i contratti nei tempi giusti non fa altro che impoverire ulteriormente le famiglie”.


Accanto al problema retributivo Cgil Cisl Uil puntano il dito anche contro il tasso di precarietà dell’occupazione che colpisce soprattutto donne e giovani lavoratori. “Un contratto precario per definizione non permette di guardare con fiducia al futuro né di fare progetti”.

Infine le tre sigle si soffermano sul dato relativo alla casa. Solo il 3,6 degli intervistati immagina investire sull’acquisto o la ristrutturazione di un’abitazione. “Accanto alle imprese anche la Provincia deve fare la propria parte con una politica dei redditi che non può prescindere dal rafforzamento delle misure di welfare familiare per le famiglie, a cominciare dall’indicizzazione dell’Assegno unico e da una concreta politica abitativa che implementi il numero di alloggi pubblici disponibili e sostenga, anche con il fondo di housing sociale, l’acquisto della prima casa”.


Trento, 6 marzo 2024

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07 Mar
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Mercato del lavoro. Nel 2023 lieve frenata delle assunzioni. La diminuzione più marcata nel manifatturiero. In discesa anche le cessazioni. Sindacati: puntare su politiche industriali selettive per spingere su competitività e occupazione di qualità

Mercato del lavoro. Nel 2023 lieve frenata delle assunzioni. La diminuzione più marcata nel manifatturiero. In discesa anche le cessazioni. Sindacati: puntare su politiche industriali selettive per spingere su competitività e occupazione di qualità

Le assunzioni in Trentino rallentano. Stando agli ultimi dati elaborati da Agenzia del Lavoro e relativi a dicembre 2023 negli scorsi 12 mesi le nuove attivazioni sono calate del 1,1%, fermandosi a 173.821. La riduzione più significativa riguarda il manifatturiero con -11,9%, seguita da estrattivo (-9%). In crescita invece costruzioni (+8,3) e agricoltura (+2,3). guardando ai macrosettori le assunzioni calano sia nel secondario (-5,1%) che nel terziario (-1,2%).

Calano anche le cessazioni, in misura maggiore rispetto alle assunzioni con una riduzione pari al -2,9%; dunque il saldo occupazionale si mantiene positivo, e in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il saldo è positivo per tutti i settori, anche per quelli che presentano una dinamica negativa sul fronte dell’attivazione dei nuovi rapporti di lavoro.

Il segno negativo colpisce maggiormente l’occupazione femminile (-2.137).

Guardando alle tipologie contrattuali tutte mostrano un calo, ad eccezione di quelle a tempo indeterminato che crescono seppur di poco.

Il nostro mercato del lavoro mostra i primi segnali di fatica – commentano Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Walter Largher per Cgil Cisl Uil -. Preoccupa il segnale che arriva dal manifatturiero, a dimostrazione che è in atto un generale rallentamento dell’economia. Un dato che avevamo già evidenziato nella seconda parte dell’anno. Calano le assunzioni, ma nell’industria cresce anche il ricorso alla cassa integrazione che aumenta del 58,7%% rispetto al 2022. E’ un segnale da monitorare con attenzione”.

Cgil Cisl Uil ribadiscono dunque la necessità di aprire un confronto sulle politiche industriali che secondo il sindacato vanno innovate e rese realmente selettive per spingere le aziende a crescere in competitività e innovazione. “Imprese più competitive e innovative investono anche maggiormente sul capitale umano e sulla qualità dell’occupazione. Questo dunque permetterebbe di affrontare la questione salariale, il tema dell’occupazione giovanile e di sostegno all’occupazione femminile”, concludono i sindacalisti.

Trento, 5 marzo 2024

 

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06 Mar
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Violenza contro le donne. Raccolti 20,3 mila euro Cgil Cisl Uil: l’intera somma verrà destinata ai progetti per l’autonomia economica delle vittime. Dall’8 marzo un programma di assemblee nei luoghi di lavoro. Associazioni imprenditoriali immobili

Violenza contro le donne. Raccolti 20,3 mila euro Cgil Cisl Uil: l’intera somma verrà destinata ai progetti per l’autonomia economica delle vittime. Dall’8 marzo un programma di assemblee nei luoghi di lavoro. Associazioni imprenditoriali immobili

Ammonta a 20.315 euro la somma raccolta da Cgil Cisl Uil tra le lavoratrici e i lavoratori trentini per sostenere le donne vittime di violenza. Nello specifico sono stati versati 13.285 dal personale e 7.050 dalle aziende e organizzazioni di rappresentanza. Totalmente assente, ad eccezione di Confindustria Trentino, la partecipazione sia economica sia nella diffusione dell’informazione delle altre associazioni imprenditoriali, nonostante le rassicurazioni del Coordinamento imprenditori.

Lo hanno comunicato Cgil Cisl Uil in una conferenza stampa questa mattina lanciando a partire dall’8 marzo una campagna di assemblee unitarie sui luoghi di lavoro sui temi della violenza di genere, delle molestie e delle pari opportunità. “E’ fondamentale non solo condannare il fenomeno, ma agire su informazioni e formazione per prevenirlo, per cambiare una cultura sbagliata che si nutre della sproporzione di potere tra donne e uomini. I luoghi di lavoro in questo senso sono un luogo prezioso dove veicolare questi messaggi. Vorremmo però che questi temi fossero reintrodotti anche nelle scuole con il riavvio dei corsi sull’educazione di genere”, commentano Manuela Faggioni, Katia Negri e Elena Aichner per le tre sigle sindacali.

Le somme raccolte verranno destinate al Centro AntiViolenza di Trento e al progetto “La violenza non è un destino”, un Fondo gestito con Punto d’Approdo a cui possono accedere tutte le donne del territorio trentino, segnalate dalle strutture e associazioni che in Provincia assistono le vittime di violenza: Casa della Giovane di Trento, Casa Rifugio, Casa Padre Angelo, ALFID, Atas Onlus, Famiglia Materna.

L’obiettivo è supportare le donne dal punto di vista economico nel loro percorso di emancipazione dal maltrattante, dunque in spese quali la caparra di un nuovo appartamento, il cambio della serratura di casa, un contributo per l’acquisto di un mezzo di trasporto per recarsi al lavoro, il sostegno per le spese primarie per i figli in attesa dell’intervento istituzionale, ecc..

Si può contribuire alla raccolta fondi fino alla fine di marzo versando la somma desiderata sul conto corrente IT10V0538701801000004003812. La raccolta si concluderà a fine marzo.

Tutte le informazioni sono sul sito: https://www.fondocontroviolenzasulledonne.it/

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06 Mar
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Incontro Giunta – sindacati. Cgil Cisl Uil: “Bene il dialogo, ora serve concretezza”. Per i confederali è apprezzabile il cambio di passo. “Ripartire dagli Stati Generali del Lavoro. Ora ci aspettiamo di essere coinvolti sulla base delle priorità della nostra piattaforma, giovani ed emergenza salari”

Incontro Giunta – sindacati. Cgil Cisl Uil: “Bene il dialogo, ora serve concretezza”. Per i confederali è apprezzabile il cambio di passo. “Ripartire dagli Stati Generali del Lavoro. Ora ci aspettiamo di essere coinvolti sulla base delle priorità della nostra piattaforma, giovani ed emergenza salari”

Un primo segnale di un cambio di passo nel rapporto tra la Giunta provinciale e le parti sociali. E’ così che hanno letto Cgil Cisl Uil la scelta del presidente Fugatti di incontrare i segretari provinciali delle tre confederazioni. L’incontro si è svolto oggi alla presenza anche dell’assessore allo Sviluppo Economico, Achille Spinelli.
“Abbiamo apprezzato la volontà di avviare un dialogo sociale anche con le parti sindacali – hanno dichiarato a margine Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Ci aspettiamo ora un coinvolgimento concreto a partire dalla piattaforma unitaria, lanciata a settembre dello scorso anno, che abbiamo illustrato al presidente Fugatti”.
Sul tavolo oggi le tre sigle hanno posto la questione dei salari, ribadendo che il sistema pubblico deve fare la propria parte sia nello stanziare le risorse necessarie per garantire il recupero del potere d’acquisto sia delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici sia degli addetti degli appalti garantendo anche le necessarie garanzie contrattuali. “La giunta inoltre – sostengono Grosselli, Bezzi e Alotti – può anche giocare un ruolo significativo nel valorizzare e promuovere la contrattazione anche territoriale, a partire dai settori del commercio, del turismo e delle cooperative sociali”.
Cgil Cisl Uil dunque hanno posto l’accento sui giovani e sulle donne chiedendo di sostenere l’occupazione di qualità. “Sappiamo come tanto lavoro povero, tra part time involontari e lavoro precario – riguardi proprio la componente femminile del mercato del lavoro e gli under 35.
Su questi temi bisogna ripartire dagli Stati Generali del Lavoro per attuare gli interventi proposti nel documento finale”.
Nell’incontro di oggi si è parlato anche di welfare, in particolare di sanità pubblica e politiche abitative. Per i sindacati è “indispensabile investire sulla medicina territoriale e sull’attrattività del sistema sanitario pubblico trentino per garantire a tutti i cittadini livelli di cura adeguati”. Sul tema casa Cgil Cisl Uil hanno riconosciuto la bontà dell’avvio del confronto con l’assessore Marchiori e attendono adesso proposte concrete sulle politiche abitative in particolare per le famiglie deboli e i più giovani.
Infine la questione delle politiche industriali. E’ stato posto ancora una volta la questione della selettività dei sostegni pubblici perché garantiscano una vera addizionalità al sistema in termini di
competitività, crescita della produttività e innovazione. “Va affrontato il nodo della crescita stagnante di questi ultimi vent’anni. Le imprese debbono investire di più e su questo fronte la Provincia deve usare la leva degli incentivi e della domanda pubblica per sostenere innovazione
e crescita dimensionale”. Anche per questa ragione è stata chiesta una verifica delle politiche industriali pubbliche messe in atto negli ultimi anni e dei loro effetti per calibrare al meglio gli interventi della nuova legge 6.

Trento, 28 febbraio 2024

 

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06 Mar
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LOTTA AL LAVORO IRREGOLARE. L’azione della Guardia di Finanza di Trento merita il plauso della Uil del Trentino.

LOTTA AL LAVORO IRREGOLARE. L’azione della Guardia di Finanza di Trento merita il plauso della Uil del Trentino.

COMUNICATO STAMPA UIL DEL TRENTINO 28/2/2024

Va riconosciuto l’impegno della Guardia di Finanza in particolare, ma di tutte le istituzioni interessate, nell’opera di portare ai livelli minimi i fenomeni dell’evasione contributiva e fiscale derivante dallo sfruttamento del lavoro nero ed irregolare.
Anche in Trentino dall’inizio del 2023 ben 334 casi denunciati, solo dalle Fiamme Gialle, di cui 127 lavoratori in nero e 207 con posizioni lavorative diverse da quelle contrattualizzate.
Un’azione meritoria che contribuisce a tutelare i lavoratori più deboli ed a ripristinare regole di comportamento rispettose di chi opera sul mercato, legalmente, in regime di concorrenza e di salvaguardare le entrate fiscali locali, primaria irrinunciabile risorsa dell’Autonomia trentina.

Walter Alotti

Segretario Generale Uil del Trentino

Scarica il pdf: plauso GdiF

 

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06 Mar
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Liste d’attesa e finanziamento alla sanità privata: Tonina e Azienda sanitaria non colpevolizzino i cittadini per la richiesta di prestazioni e facciano rispettare i tempi dei RAO, visto il fiume di risorse (29 mln) che affluisce al sistema sanitario privato trentino, anche per recuperare visite specialistiche e tempi d’attesa.

Liste d’attesa e finanziamento alla sanità privata: Tonina e Azienda sanitaria non colpevolizzino i cittadini per la richiesta di prestazioni e facciano rispettare i tempi dei RAO, visto il fiume di risorse (29 mln) che affluisce al sistema sanitario privato trentino, anche per recuperare visite specialistiche e tempi d’attesa.

Comunicato stampa UIL e UIL-SANITA’ del Trentino del 24 /2/2024.

La situazione delle liste d’attesa della Sanità pubblica trentina sarà anche in parte migliorata, a dire del Direttore Ferro e dell’Assessore Tonina, ma per esperienza di tanti cittadini e cittadine trentine queste affermazioni di ritorno progressivo alla normalità non corrispondono alla realtà di tutti i giorni.
Soprattutto stridono con i dati che arrivano direttamente dall’APSS relativi al finanziamento privato aggiuntivo alla Sanità privata trentina accreditata, chiamata a supplire all’aumento della domanda di prestazioni specialistiche e diagnostiche della cittadinanza.
È vero che c’è un problema di carenza di organici e poco incentivati, a differenza della nostra vicina Provincia Autonoma di Bolzano, ma rimane fortemente penalizzante la differenza di tempi di attesa per le prestazioni del servizio pubblico – priorità RAO comprese – con quelle private. Quindi l’APSS, che questa integrazione la paga fior di quattrini – 23 più 6 mln di euro nel 2023 – dovrebbe assolutamente garantire ai cittadini almeno i tempi per le prestazioni RAO, facendole effettuare in convenzione con pagamento del ticket nelle strutture accreditate private.
Un esempio di disfunzione del sistema realmente accaduto: viene richiesto un appuntamento per una visita urologica con Rao C. Il CUP non ha disponibilità immediata nel tempo previsto -30 gg- e l’utente viene informato che verrà richiamato da un addetto dell’APSS per trovare soluzione. Dopo qualche giorno viene ricontattato dall’ Unità Operativa specifica che dà disponibilità per la visita ben 75 gg dopo la richiesta. Risultato: l’interessato si rivolge a struttura privata accreditata trentina (con scelta anche del professionista) ed ottiene a pieno pagamento privato appuntamento, da lì a una settimana.
Il cittadino benestante, preoccupato del proprio stato di salute, con conferma dal medico curante della necessità di qualche accertamento più urgente ed approfondito, può permettersi di rivolgersi alle strutture private anche se anch’egli contribuisce con le proprie imposte al Servizio Sanitario pubblico. Ma la persona debole economicamente e socialmente, dall’anziano con pensione sociale alla giovane precaria, cosa fa?? Aspetta ansiosamente l’appuntamento
fuori tempo, rinuncia alla visita o si reca al Pronto Soccorso ingolfando così il servizio d’emergenza e l’efficienza e l’efficacia di quell’importante Unità Operativa?
È certamente una situazione complessa e di difficile soluzione, ma la politica deve assumersi delle responsabilità avendo al centro il bene della comunità, evitando di essere o apparire in qualche modo collusa con poteri ed interessi privati sempre più forti anche nel nostro territorio.
Concludono Alotti e Varagone che la scelta della Provincia Autonoma di Trento di finanziare con fior di quattrini le strutture sanitarie private trentine per erogare alcune prestazioni, fra l’altro in concorrenza, non è certo una strategia vincente a lungo termine, anzi si rischia di smantellare lentamente il Servizio Pubblico Trentino.

Segretario Generale UIL del Trentino Walter Alotti
Segretario Generale della UIL FPL Sanità Giuseppe Varagone

Scarica il pdf: Comunicato_stampa_ 24’02’2024.bì

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