l’Adige – 10 aprile 2024

Salute. I sindacati: i numeri dimostrano che bisogna investire sul pubblico. Donazione di organi, Trento è al top

«Nelle parole dell’assessore Tonina e nell’operazione ascolto che sta mettendo in campo si intravede un cambio di metodo. E questo è un bene. Però ora servono i fatti: l’emergenza è già oggi con sempre più famiglie trentine che non trovano risposte nel sistema pubblico». Così i segretari di Cgil e Uil Andrea Grosselli e Walter Alotti, nel commentare l’appello degli Ordini delle professioni sanitarie e l’analisi dell’assessore Mario Tonina.
«Non si può prescindere da una seria valorizzazione del personale, da un’accelerazione sulla medicina di prossimità e sull’integrazione socio sanitaria e assistenziale. I timori degli Ordini sono anche i nostri: la sanità pubblica trentina ha bisogno di cure. Anche urgenti. L’obiettivo deve essere garantire l’accesso alle cure di tutte le cittadine e i cittadini. Oggi non è così se un numero crescente di persone si rivolge alla sanità privata come dimostra l’aumento della spesa a carico delle famiglie. L’accesso alla cura si garantisce investendo sul sistema sanitario pubblico. Non siamo contrari ad un’integrazione con il privato accreditato, fino a quando questo non di traduce in un depotenziamento della sanità pubblica, che per noi deve restare centrale».
Passando alla Cisl, ad analizzare sullo stesso tema sono Giuseppe Pallanch, Sandro Pilotti, Alfio Traverso e Walter Delvai: «Ormai da anni sosteniamo la necessità di aprire gli Stati generali della sanità e dell’assistenza: non si può più aspettare perché il settore merita risposte e un passo in avanti deciso. È tempo di trovare soluzioni strutturali e sostenibili. Non esiste la ricetta magica ma serve un cambiamento radicale e strutturale con l’investimento sul capitale umano. Solo così e riportando anche molti servizi esternalizzati all’interno della sanità pubblica, come previsto dal protocollo a cui l’Azienda sta facendo orecchie da mercante, ci può essere un passo in avanti. Gli operatori sono stremati e bisogna ammodernare il settore».

 

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