Il T – 14 luglio 2023

Contratto delle coop sociali agli 8.000 addetti 2,5 milioni

Nell’assestamento di bilancio della Provincia sono stati stanziati due milioni e mezzo di euro dal 2024 per anticipare il rinnovo dei contratti degli ottomila lavoratori e lavoratrici delle cooperative sociali, che sono senza adeguamenti retributivi dal 2019. Soddisfazione dei sindacati, che però chiedono che in Consiglio provinciale si aumenti lo stanziamento e ricordano che nelle settimane scorse sono andati a vuoto i bandi dell’assistenza domiciliare. Secondo Cgil, Cisl e Uil vanno messe più risorse sul protocollo di finanza locale per garantire imprese sociali, lavoratori e utenti.
Lo stanziamento per l’anticipo dei contratti delle coop sociali è previsto da un emendamento della giunta provinciale depositato martedì, che era stato sollecitato più volte anche dalle organizzazioni
sindacali. «Si tratta sicuramente di un passo avanti positivo e ne diamo atto al presidente Fugatti» affermano i segretari provinciali di Cgil, Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti con i rappresentanti delle categorie Luigi Diaspro per Fp Cgil, Lamberto Avanzo per Fisascat Cisl e Andrea Bassetti per Uil Fpl. «Confidiamo però che in Consiglio provinciale, durante la discussione sull’assestamento, la giunta trovi ulteriori risorse per ridurre la perdita di potere d’acquisto di questi lavoratori, che non vedono un aumento di stipendio da ben quattro anni mentre il contratto provinciale è fermo da più di quindici anni».
Mentre l’inflazione tra il 2022 e i primi cinque mesi dell’anno in Trentino è stata pari in media al 18%, le risorse stanziate dalla giunta provinciale possono garantire aumenti di circa il 4%, anticipando il contratto nazionale, per i circa 8mila lavoratrici e lavoratori impiegati nelle cooperative che si occupano di educazione all’infanzia, inserimento lavorativo e assistenza.
Per Cgil, Cisl e Uil, nell’ambito del confronto in Consiglio provinciale si possono trovare ulteriori risorse anche sul fronte della qualificazione e del potenziamento dei servizi, in particolare per l’assistenza agli anziani sul territorio.
«Nelle settimane scorse – ricordano i sindacati nel chiedere di aumentare il fondo di assistenza del Protocollo di finanza locale – sono andati deserti i bandi del servizio di assistenza domiciliare di ben tre Comunità di valle. Bisogna innalzare subito le basi d’asta e modificare i capitolati per la piena applicazione dei contratti e per garantire gli adeguamenti costanti del costo del lavoro. Si tratta di prerequisiti per rafforzare il servizio a favore degli utenti su tutto il territorio provinciale». Oggi più che mai il settore dell’assistenza risente del calo demografico e dell’invecchiamento della popolazione lavorativa e quindi è sempre più difficile trovare operatori, anche perché molti optano per i concorsi pubblici a partire da quelli dell’azienda sanitaria e delle Aziende di servizi alla persona (Apsp).
«Non si può dimenticare che queste figure professionali svolgono un ruolo centrale nei settori educativi e assistenziali nei confronti di bambini e persone più fragili, tra cui moltissimi anziani. Non potenziare questo settore, anche attraverso i riconoscimenti contrattuali, rischia di ridurre la qualità dei servizi verso le famiglie sul territorio. Per questo apprezziamo lo sforzo fatto dalla giunta, ma crediamo si possa fare un investimento ulteriore» aggiungono i sindacalisti. Che nello stesso tempo esortano la Cooperazione ad aprire il confronto con i rappresentati dei lavoratori per discutere il rinnovo contrattuale. «Un primo passo sul piano delle risorse è stato fatto. È ora di avviare la trattativa».

Scarica il pdf: IL T Coop ART 140723