Il T – 03 novembre 2023

Omofobia, sindacati solidali

 

Alle reazioni politiche seguite all’aggressione omofoba avvenuta a Trento nei giorni scorsi, e denunciata dalle stesse vittime, si aggiunge una nota della consigliera provinciale Francesca Gerosa di Fratelli d’Italia: «Apprendo, purtroppo con ritardo, dell’aggressione avvenuta in centro a Trento alcuni giorni fa a danno di due ragazzi omosessuali. Voglio condannare fermamente quanto accaduto: è un crimine abietto e a essere colpiti non sono stati due ragazzi appartenenti a una determinata comunità, come dichiarato da Arcigay del Trentino, ma idealmente tutti i nostri figli, perché quei due ragazzi potrebbero essere i figli di ognuno di noi. Purtroppo, tutte le forme di violenza, non solo fisica ma anche verbale e morale, sono estremamente diffuse in ogni dove e verso chiunque, come se ormai la libertà di agire con violenza fosse percepitab come un orribile diritto acquisito.
Dobbiamo unirci tutti per condannare episodi come quello avvenuto nella nostra città e fare tutto il possibile perché non altri episodi non si verifichino, lavorando seriamente su una cultura del rispetto dell’altro e che metta al bando ogni forma di discriminazione». E aggiunge: «Mi metto nei panni dei genitori di quei due ragazzi, e da madre che cerca sempre di difendere i propri figli dalle cattiverie del mondo, immagino la loro sofferenza. Auspico che le forze dell’ordine riescano a identificare prima possibile gli autori di questa aggressione e che sia fatta giustizia in tempi rapidi: in una società civile tali accadimenti non possono essere tollerati».
Forte condanna dell’episodio e piena solidarietà con le vittime arriva anche dai sindacati confederali: «Cgil Cisl Uil del Trentino esprimono ferma condanna per l’aggressione omofoba avvenuta nei giorni scorsi in centro a Trento, di cui sono stati vittime due studenti universitari». Un episodio che desta preoccupazione «perché segnala la diffusione di un clima di intolleranza e odio verso le diversità che non può essere né giustificato né tollerato». Le tre sigle, in una nota stampa, rimarcando l’urgenza di investire a tutti i livelli e a tutte le età, a cominciare dalla scuola, su una cultura del rispetto, dell’accoglienza e della piena valorizzazione delle differenze. «Ci auguriamo che le forze dell’ordine svolgano tutti gli accertamenti per individuare i responsabili di quanto accaduto. In ogni caso restiamo convinti che di fronte ad episodi di questo tipo sia necessario ma non sufficiente agire per individuare i colpevoli. Va fatto un lavoro molto più ampio che coinvolge il piano culturale per contrastare tutte le forme di violenza verso le diversità. È anche per questa ragione — concludono — che crediamo sia giunto il momento di ripristinare anche nelle scuole trentine i corsi all’educazione di genere».

 

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