l’Adige – 08 gennaio 2024

Rsa, viaggio in Danimarca da 45 mila euro. Uil: «Stupiti dopo gli aumenti»

Quattro giorni in Danimarca per imparare dai migliori. Upipa ha organizzato un “viaggio studio” a Copenaghen dal 24 al 27 aprile prossimi, al quale hanno aderito una quarantina di persone tra i vari presidenti e direttori delle varie strutture. Sulla “spedizione trentina”, però, c’è polemica, con la parte politica (Francesca Parolari del Pd) e sindacale (Andrea Bassetti della Uil) che chiedono spiegazioni. Non sulle motivazioni del viaggio, che sono condivise dai due, quanto sui costi e sull’opportunità della spesa in un momento di certo particolare sia per gli enti stessi, sia per le famiglie degli anziani ospiti. «Nel momento in cui si chiedono sacrifici alle famiglie utenti di Rsa, ogni spesa deve essere attentamente valutata, altrimenti non si è più credibili», spiega Parolari.
L’ex presidente di Upipa analizza la situazione nel dettaglio: «Negli stessi giorni in cui Upipa convoca la stampa per illustrare le ragioni dell’aumento diffuso delle rette alberghiere Rsa a carico dei familiari, aumento possibile grazie all’autorizzazione rilasciata dall’assessore Mario Tonina di incrementarle fino a 2/3 euro al giorno, e ci si affanna, da un lato, a dimostrare che non ci sono margini di efficientamento e, dall’altro, a sminuire i risultati che hanno permesso ad alcune Apsp di tenere le rette ferme o addirittura di ridurle, arriva la conferma da parte di Upipa del viaggio studio in Danimarca per una quarantina di amministratori di Apsp per “conoscere e comparare i servizi sociali e socio-sanitari erogati agli anziani in Danimarca”. Il costo a persona è compreso fra 800 e 1.050 euro (extra di 120 euro se si vuole la singola), a seconda del contributo che sarà concesso dalla Regione cui è stato richiesto un finanziamento, per un totale circa 45.000 euro».
Parolari spiega poi in maniera chiara che la formazione, il confronto con altre realtà, lo studio di sistemi di welfare che funzionano, sono tutte motivazioni valide per il viaggio, «soprattutto perché è evidente a tutti che il sistema dell’assistenza trentino non è più in grado di rispondere ai bisogni ed è in forte difficoltà anche a causa dell’assenza totale di strategia e di programmazione da parte della politica provinciale che abdica alla sua funzione di indirizzo e controllo e interviene solo per rispondere alle emergenze e coprire, malamente, i buchi di bilancio».
Infine: «Mi chiedo se in questo particolare momento storico e, in particolare, nel momento in cui si chiedono sacrifici alle famiglie che hanno i loro cari in RSA sia opportuno mettere a carico delle stesse famiglie un costo significativo per permettere a quaranta amministratori trentini (in media uno per APSP) di visitare una realtà europea. Perché, di fatto, il costo di questa uscita è coperto dalle rette alberghiere. Forse un’attenzione alle spese andrebbe fatta e anziché andare in gita in quaranta si mandi una delegazione ristretta che abbia il compito, poi, di restituire quanto visto. Oppure si utilizzino le moderne tecnologie che permettono di vedere e parlarsi anche a distanza, senza per questo viaggiare e alloggiare tutti in albergo, a spese delle famiglie utenti. Oppure, se proprio si vuole andare, ognuno paghi personalmente la propria quota».
Anche Andrea Bassetti della Uil non ci sta: «Siamo stupiti: in un momento di difficoltà finanziaria delle Apsp, queste mandano presidenti e direttori in Danimarca a spese degli enti stessi. Apprezziamo da sempre la formazione sul campo ma ci auguriamo che il viaggio possa essere ristretto ad un paio di rappresentanti di struttura, magari includendo chi eroga sul campo l’assistenza, come infermieri e OSS, senza inutili “allargamenti”. Si dia un segnale di risparmio, visto che l’aumento dei costi ha richiesto sacrifici a chi sta pagando una retta in Rsa. Le risorse vengano reimpiegate per potenziare l’organizzazione interna del lavoro».

 

Scarica il pdf: ADIGE Rsa 080124