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17 Lug
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Itea, ok al blocco degli sfratti. Passa la proposta di Zanella

Corriere del Trentino, Il T – 13 luglio 2023 (altro…)

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17 Lug
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Sicurezza sul lavoro: il Trentino ancora indietro

Trentino, Il T – 13 luglio 2023 (altro…)

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17 Lug
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Social Card, attesi 3 milioni. Beneficiari 8.000 trentini

Il T – 13 luglio 2023 (altro…)

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17 Lug
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S. Chiara allagato. L’Azienda: «Tutto sistemato»

Il T – 13 luglio 2023 (altro…)

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13 Lug
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Casa. Finalmente il blocco degli sfratti e il fondo per la morosità incolpevole

Casa. Finalmente il blocco degli sfratti e il fondo per la morosità incolpevole

I sindacati soddisfatti per i provvedimenti votati in commissione: “Prime risposte all’emergenza casa. Ora il Consiglio sia coerente”

“La prima commissione consiliare, impegnata nella discussione sull’assestamento, prende atto dell’emergenza casa e vota due significativi emendamenti per dare risposte alle famiglie che subiscono il disagio abitativo. Il blocco degli sfratti per gli inquilini Itea e la costituzione del fondo per le morosità incolpevoli degli alloggi privati sono due importanti segnali di attenzione di fronte alle difficoltà che vivono moltissimi trentini. Esprimiamo soddisfazione per il voto della Prima commissione e auspichiamo che sia solo il primo passo per mettere finalmente al centro questo tema”. Lo dicono Cgil Cisl Uil non appena appreso del voto favorevole su due emendamenti all’assestamento di bilancio, proposti dal consigliere di Futura Paolo Zanella.
“La questione sfratti è stata sollevata da oltre un anno anche dalle nostre organizzazioni sindacali e il blocco è un atto di civiltà nei confronti delle fasce più deboli della popolazione – dicono Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti -. E’ inaccettabile infatti lasciare senza un tetto le famiglie mentre Itea ha mille appartamenti sfitti che non riesce a ristrutturare e immettere sul mercato”.
E sul fondo per la morosità incolpevole aggiungono: “Si tratta di uno strumento di garanzia per chi affitta sul libero mercato, peraltro già utilizzato in tutto il resto d’Italia, e che in questa fase è fondamentale anche per sostenere i proprietari e spingere perché aumentino la disponibilità di locazioni. Aumentando l’offerta di alloggi dovrebbero ridimensionarsi anche i canoni”.
Adesso la palla passa al Consiglio provinciale. “Ci aspettiamo che Giunta e maggioranza sostengano questi emendamenti in Aula. Non farlo vorrebbe dire voltarsi dall’altra parte di fronte al dramma di molte famiglie”.
Le tre confederazioni sollecitano anche la convocazione nel più breve tempo possibile del Comitato provinciale per l’edilizia abitativa.
“Abbiamo già richiesto formalmente la convocazione all’assessora Zanotelli. Sollecitiamo una sua risposta”.

Trento, 12 luglio 2023

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13 Lug
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Contrasto al caro vita. La nuova social card è uno strumento deludente Cgil Cisl Uil: si tagliano fuori i più poveri e gli anziani. E per i lavoratori vittime dell’inflazione la risposta non sono bonus, ma aumento delle retribuzioni con i rinnovi contrattuali

Contrasto al caro vita. La nuova social card è uno strumento deludente Cgil Cisl Uil: si tagliano fuori i più poveri e gli anziani. E per i lavoratori vittime dell’inflazione la risposta non sono bonus, ma aumento delle retribuzioni con i rinnovi contrattuali

La nuova social card “Dedicata a te” non convince i sindacati. Il provvedimento presentato dal Governo rischia di rivelarsi poco più che un miraggio. “I paletti fissati per ottenere il bonus di 383 euro rischiano di essere un vero e proprio percorso ad ostacoli per le famiglie anche trentine – fanno notare i segretari provinciali di Cgil Cisl uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Al di là della soglia Isee di 15mila euro appare quanto meno limitante, se non ingiusta, la scelta di tagliare fuori le persone in condizione di povertà che già ricevono altri sostegni o che sono in una condizione di disoccupazione. E’ quasi punitivo anche perché il Governo ha tagliato drasticamente le risorse destinate al contrasto alla povertà, con la riforma del reddito di cittadinanza”.
La card esclude potenzialmente tutti i nuclei bisognosi con meno di 3 componenti e con questi sicuramente anche gli anziani. “E’ stata congegnata in modo peggiore del bonus provinciale di 180 euro  – dicono con amarezza – . Per favorire l’inclusione sociale e contrastare la povertà non servono bonus, ma politiche strutturali in grado anche di accompagnare, dove ci sono le condizioni, le persone anche a transitare sul mercato del lavoro”.
E sul contrasto al caro vita aggiungono: “Indubbiamente l’inflazione ha messo in difficoltà moltissime famiglie, anche in Trentino. Ed in particolare ha messo in difficoltà le famiglie di lavoratori con reddito fisso medio basso che hanno visto evaporare due mensilità in un anno. La risposta a questi cittadini non si costruisce con una card che vale poco più di due euro al giorno, ma favorendo il rinnovo dei contratti di lavoro, contrastando il lavoro povero e il precariato, alzando le pensioni”. Ieri l’Ocse ha certificato che l’Italia è il Paese con il calo dei salari reali più forte tra le principali economie Ocse. Alla fine del 2022, le buste paga erano crollate del 7% rispetto al periodo precedente la pandemia. Una discesa continuata nel primo trimestre di quest’anno, con una diminuzione su base annua del 7,5%. “In questo scenario 383 euro per i nuclei con Isee fino a 15mila euro è una goccia nel mare”.

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13 Lug
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VIOLENZA E MOLESTIE NEL MONDO DEL LAVORO

VIOLENZA E MOLESTIE NEL MONDO DEL LAVORO

Convenzione IL 190, ruolo del sindacato e strategie di prevenzione

19 LUGLIO
ORE 14:30 – 17:30
CENTRO CONVEGNI
BRUNO BUOZZI
UIL – VIA LUCULLO, 6 – ROMA

DIRETTA STREAMING
facebook: UILLavoroCoesioneTerritorio

 

14.30 APERTURA LAVORI
Ivana Veronese
Segretaria Confederale UIL

14.45 CONVENZIONE ILO N. 190: ASPETTI INNOVATIVI E STATO DELL’ARTE
Gianni Rosas
Direttore Ufficio ILO per l’Italia e San Marino

L’ATTUAZIONE DELLA CONVENZIONE ILO 190 IN ITALIA DOPO LA LEGGE DI RATIFICA
Edoardo Ales
Professore Ordinario di Diritto del Lavoro
Università Partenope di Napoli

LE (DIS)PARITÀ NEL MERCATO DEL LAVORO. CONTRASTARE GLI STEREOTIPI
Roberta Paoletti
Ricercatrice Fondazione Brodolini

VIOLENZA E MOLESTIE NEL MONDO DEL LAVORO. IL RUOLO DEL SINDACATO
Roberta Musu
Segretaria Nazionale UILCOM
Irene Delaria
Funzionaria Salute e Sicurezza UIL

PREVENIRE I FENOMENI DI VIOLENZA E MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO. IL RUOLO DELLA RICERCA INAIL
Giovanna Tranfo
Direttrice Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale
(DIMEILA) – INAIL
16.30
DIBATTITO
17.30
CHIUSURA LAVORI

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13 Lug
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Edilizia. Comunicato stampa unitario. «Sulla sicurezza c’è ancora molto da fare»

Edilizia. Comunicato stampa unitario. «Sulla sicurezza c’è ancora molto da fare»

Il grave infortuno avvenuto ieri in un cantiere edile di Trento, nel quale un lavoratore di origine albanese ha riportato gravissime ferite a causa della caduta da un ponteggio alto più di 10 metri, fa comprendere come, anche nella nostra ricca provincia, molto si debba ancora fare, per arrivare a garantire la sicurezza sul lavoro, in particolare nel settore delle costruzioni, tra i più colpiti – anche a livello nazionale – dal fenomeno.

Ad oggi – evidenziano i Segretari generali di Feneal UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL Matteo Salvetti, Fabrizio Bignotti e Giampaolo Mastrogiuseppe – sono ancora troppo pochi gli ispettori del lavoro dedicati alla cantieristica. Solo otto, a fronte di un settore che negli ultimi anni è cresciuto molto per numero di addetti e nuove imprese, anche a seguito del boom degli ordinativi legato al cosiddetto “bonus 110%”. Un numero che dovrà necessariamente essere incrementato e accompagnato da opportune strategie, anche a livello provinciale, volte a far entrare la sicurezza sul lavoro tra le materie oggetto di studio nella scuola primaria e secondaria, con la costituzione di corsi ad hoc.

Massima attenzione deve esser rivolta anche al rispetto degli orari di lavoro, in particolare durante il periodo estivo quando – come accade in questi giorni e sempre più frequentemente negli ultimi anni – le temperature raggiungono temperature elevatissime alle basse altitudini della nostra Provincia, costringendo chi lavora nei cantieri ad essere maggiormente esposto al rischio di colpi di calore fatali, non solo per chi opera sui ponteggi, come testimonia la morte sul lavoro di un addetto alla manutenzione stradale avvenuta ieri a Lodi.

In Trentino inoltre, a causa dell’ostruzionismo delle parti datoriali, non è stato ancora possibile nominare un RLST, il rappresentante territoriale per la sicurezza sul lavoro. Uno dei pochi territori, in Italia, ad esserne sprovvisto. Un controllo in più che non dovrebbe certo spaventare le aziende che operano già nella regolarità e nel rispetto della normativa antinfortunistica.

Per quello che ci compete direttamente, all’interno del sistema della bilateralità edile, riteniamo che la prevenzione degli infortuni debba passare inoltre per un incremento delle visite dei tecnici di Centrofor, nei tanti cantieri attualmente attivi.

In conclusione, i Segretari generali di FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL, ribadiscono che la ricetta migliore per la prevenzione degli infortuni è semplice ed è fatta in maniera inscindibile di formazione e controlli. Se tutto questo significa in apparenza un aumento dei costi per l’ente pubblico – ricordano Matteo Salvetti, Fabrizio Bignotti e Giampoaolo Mastrogiuseppe – ricordiamo che ben maggiori sono i costi derivanti dagli infortuni, umani e materiali, per la comunità e per gli individui. Il rispetto della sicurezza sul lavoro, in tal senso, non deve essere visto dalle imprese come un costo aggiuntivo o una semplice formalità alla quale dover adempiere, quando in gioco è la salute dei lavoratori.

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13 Lug
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Formazione Patronato Ital in materia di infortuni e malattie professionali

Formazione Patronato Ital in materia di infortuni e malattie professionali

Relatore: Piero Bombardieri – Patronato Ital uil nazionale

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12 Lug
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Famiglie sempre più in affanno. Giunta immobile. Cgil Cisl Uil: aumenta il numero di quanti non riescono a pagare le rate dei mutui e frena la crescita dei risparmi. L’inflazione ha eroso una fetta consistente del potere d’acquisto dei redditi fissi. In assestamento nessuna misura significativa

Famiglie sempre più in affanno. Giunta immobile. Cgil Cisl Uil: aumenta il numero di quanti non riescono a pagare le rate dei mutui e frena la crescita dei risparmi. L’inflazione ha eroso una fetta consistente del potere d’acquisto dei redditi fissi. In assestamento nessuna misura significativa

“Le famiglie trentine non riescono più a risparmiare come negli anni scorsi. L’aumento del costo della vita infatti ha ridotto la capacità di accumulare e investire. Dunque il rallentamento nella crescita dei depositi bancari che si nota tra il 2021 e il 2022, appeno un +0,43%, con molta probabilità diventerà più significativo”. Lo sostengono Cgil Cisl Uil guardando con preoccupazione anche alla crescente percentuale di trentini che faticano a pagare le rate dei mutui. “Con un’inflazione che anche a maggio si è mantenuto sopra il 9% i cittadini a reddito fisso fanno sempre più fatica a mettere via qualche risparmio – dicono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Una tendenza peraltro già evidenziata dall’analisi di Banca d’Italia e che ora Ispat conferma”.
Quindi se è pur vero che i trentini si confermano buoni risparmiatori, è altrettanto vero che avanzare risorse dalle entrate mensili è sempre più difficile. “Per questa ragione ci saremmo aspettati dei provvedimenti a sostegno delle famiglie che hanno contratto un mutuo ad esempio, sulla scia di quanto deciso nelle scorse settimane dalla Provincia di Bolzano, che ha aumentato del 15% tutti gli strumenti di sostegno ad inquilini e mutuatari aumentandoli”, insistono i tre segretari che guardano con preoccupazione anche alla manovra di assestamento dove non ci sono risorse sufficienti per aiutare i nuclei familiari.
Allo stesso tempo i tre sindacati non nascondono il malcontento per l’inerzia con cui a livello locale e nazionale si affronta il tema dei rinnovi contrattuali. “A causa dell’inflazione un dipendente medio ha perso circa due mensilità in un anno. E non è ancora finita. Le uniche strade per ridare fiato alle famiglie sono il rinnovo dei contratti nazionali ed integrativi e l’adeguamento dei sostegni provinciali al reddito. Su entrambi i fronti registriamo un sostanziale immobilismo”, concludono.

Trento, 11 luglio 2023

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