l’Adige – 26 gennaio 2024

Intelligenza artificiale, Fbk in missione. I segretari di Cgil, Cisl e Uil: «Siamo pronti al confronto»

Fbk mette le carte in tavola e illustra alla comunità gli obiettivi di mandato, il piano 2024-’27. Il presidente Ferruccio Resta mantiene fede all’impegno preso all’insediamento, la scorsa primavera: indicare obiettivi concreti e misurabili, in modo che ex post il lavoro prodotto dalla Fondazione Bruno Kessler possa essere valutato. Un “mettersi a nudo” pubblicamente che ieri i rappresentanti del mondo economico locale hanno apprezzato. Il piano di mandato, con il relativo budget (ne riferiamo a fianco, ndr) è stato approvato dal cda l’11 dicembre, poi presentato ai ricercatori e, ieri, in Sala Depero, alla comunità locale. Oggi, invece, sarà illustrato al mondo delle imprese e della finanza, con un evento inedito presso la Borsa di Milano: ad ascoltare che cosa Fbk è in grado di offrire, soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale, saranno i vertici delle 65 più grandi imprese pubbliche e private nazionali.
Gli obiettivi di mandato.
Resta illustra gli obiettivi, missione per missione, e ogni obiettivo ha il suo Kpi (indicatore chiave di prestazione). Alla voce “persone” annuncia un programma di attrazione e crescita di giovani ricercatrici e ricercatori. La caccia di talenti prevede di aumentare del 50% gli accordi attivi con le università e del 20% i dottorati per progetti della Fondazione. Per la missione “Europa”, prevede un +5% di domande di ammissione a progetti europei, +10% di fondi da progetti finanziati e la partecipazione ad almeno 2 progetti di rilevanza strategica. Per il Pnrr, l’acquisizione di nuovi progetti (+10%) e una rendicontazione al 100% a fine programma (2026). Per la missione “Istituzione e territorio”, tra gli obiettivi, ci sono la creazione di 3 nuovi laboratori congiunti con aziende e 4 nuove piattaforme digitali con la pubblica amministrazione.
Rapporti con le imprese.
Con le imprese, Resta gioca in casa: il docente del Politecnico di Milano siede in diversi cda che contano (Allianz, Sole24Ore, Zanetti). Qui l’obiettivo ambizioso è aumentare del 50% gli accordi strategici di Fbk con imprese nazionali, del 30% i brevetti e le startup attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative e l’intelligenza artificiale e del 20% i fondi su contratti diretti con le aziende. Che si tratti di ricerca biomedica, esplorazioni spaziali, industria digitale, salute (si pensi al ruolo di Fbk durante la pandemia da Covid), per Resta si deve «affrontare l’era dell’intelligenza artificiale con qualità, saggezza e rigore scientifico, aiutando la società a governare gli impatti» rispetto alle tre dinamiche di lungo periodo in atto: il cambiamento climatico, lo scenario demografico (denatalità e invecchiamento), la digitalizzazione che modifica le nostre vite. «La nostra ambizione» dice Resta «è influenzare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale». Fbk ha due anime, quella tecnologica e quella umanistica. Ma per vincere la sfida della complessità e della sostenibilità, è convinto Resta, «il tecnologo deve avere al fianco l’umanista e il sociologo».
Le imprese gradiscono.
Dopo le testimonianze di tre ricercatori (Rossana Dell’Anna per i sensori, Silvia Gabrielli su salute e benessere, Andrea Micheli sull’industria digitale), la parola alle imprese. Fausto Manzana, presidente di Confindustria, dice: «Mettersi a nudo, in piazza, come fa Fbk, non è banale. Mettere al centro la sostenibilità lo dobbiamo alla comunità e soprattutto alle nuove generazioni. Non è un’opzione». Ed è sicuro, Manzana, che «l’intelligenza artificiale porterà più posti di lavoro». Priorità all’ambiente: «Il Trentino» aggiunge «è un territorio fragile per il primario e la manifattura. Noi abbiamo bisogno di fabbriche di intelligenza artificiale, per produzioni ad alto valore aggiunto». Roberto Simoni, presidente di Federcoop, accenna allo «tsunami dell’intelligenza artificiale» collegandolo «al tema etico e delle risorse umane», apprezzando che Fbk predisponga «uno sportello con cui la ricerca viene messa a disposizione delle piccole, minuscole aziende trentine». Il sindacato, non invitato da Fbk, è preoccupato. «Se è evidente che l’innovazione non si può arrestare» commentano Andrea Grosselli (Cgil) Walter Alotti (Uil) e Michele Bezzi (Cisl) «deve essere altrettanto chiaro che andrà gestita con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali e i migliori esperti per definire nuovi investimenti in particolare nel campo dell’apprendimento permanente e negli strumenti di accompagnamento alle transizioni sul mercato del lavoro. Siamo pronti ad aprire il confronto con Fbk».

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