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28 Dic
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UILM del Trentino: «Rinnovato il Ccnl Artigiani/ Area mecccanica 2023/2026»

UILM del Trentino: «Rinnovato il Ccnl Artigiani/ Area mecccanica 2023/2026»

Trento 028/12/2023
Comunicato Stampa UILM del Trentino: Rinnovato il Ccnl Artigiani/ Area mecccanica 2023/2026.
Il 21 dicembre 2023 è stata raggiunta una prima importante intesa per il rinnovo della parte economica del Ccnl Area Meccanica per i lavoratori dipendenti delle aziende artigiane dei settori Metalmeccanica, Installazione di Impianti, Autoriparazione, Orafi, Argentieri, Affini, e delle aziende del Settore Odontotecnica e delle imprese del Restauro Artistico di Beni Culturali.
Il Contratto interessa oltre 500.000 lavoratori, dei quali oltre 10.000 in Trentino.
Su richiesta di Fim-Fiom-Uilm, vista la pesante situazione di perdita di potere di acquisto dei salari si è convenuto con le controparti datoriali di dare una prima significativa risposta a favore dei lavoratori, in linea con l’andamento Ipca, in attesa di proseguire il negoziato anche su altre richieste della parte normativa del Ccnl contenute nella piattaforma rivendicativa presentata a giugno 2023.
Viene stabilita l’erogazione di un Acconto su Futuri Aumenti Contrattuali (AFAC), a regime pari a 96 euro al 4° livello di inquadramento che sarà corrisposto in due tranches : 50 euro dal 1° dicembre 2023 e 46 euro dal 1° aprile 2024.
Va ricordato che in Trentino i lavoratori del Settore possono contare anche sul Contratto Collettivo Provinciale Area Meccanica rinnovato dalle Associazioni di categoria e dalle tre sigle Provinciali Fim- Fiom- e Uilm il 13 Febbraio 2023, che oltre al miglioramento di alcuni istituti quali trattamento economico carenza malattia operai e permessi aggiunti, prevede due tranches di incremento dell’ Indennità Provinciale prevista oltre i minimi contrattuali del Ccnl nazionale. La prima di 15 euro erogata il 1 febbraio 2023 , la seconda di 20 euro dal 1 gennaio 2024.
Pertanto non essedo l’indennità Provinciale assorbibile dalla Contrattazione Nazionale i lavoratori del settore della Provincia di Trento oltre ai 15 euro ricevuti a febbraio 2023 riceveranno i 50 euro previsti a Dicembre per il Ccnl, altri 20 euro a gennaio 2024 ed altri 46 euro ad aprile 2024 per un totale di 131 euro di aumento.
E’ un passo in avanti ma non è ancora sufficiente a recuperare l’inflazione degli ultimi due anni e quella che ancora morde il carrello della spesa. A livello locale accogliamo comunque con favore l’impegno del Presidente Fugatti di mettere al primo posto delle emergenze la questione salariale e quindi la sensibilizzazione delle Associazioni di categoria per ulteriori adeguamenti economici e magari una più favorevole applicazione dell’addizionale Irpef per i contribuenti trentini.
In questo senso un’ottima occasione potrebbe essere proprio il rinnovo del Contratto Provinciale di categoria in scadenza al 31.12.2024 ed una modifica della manovra di Bilancio Pat 2024.

Il Segretario Provinciale Uilm del Trentino

Moser Willj

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uilm com stampa 28 dic def

ccpl artigianato 2023 Trento

20231221 CCNL Artigiani meccanici primo risultato

20231221 CCNL Area eccamoca accordo economico

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28 Dic
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Alotti: «La forza della finanza e del capitale crea una contraddizione fra le belle parole dell’arcivescovo Tisi e l’azione di ISA, la società finanziaria della Curia Trentina.»

Alotti: «La forza della finanza e del capitale crea una contraddizione fra le belle parole dell’arcivescovo Tisi e l’azione di ISA, la società finanziaria della Curia Trentina.»

In gran parte condivisibili e sottoscrivibili le affermazioni e le osservazioni di don Tisi nell’omelia della messa di Natale in Duomo a Trento e nella bella intervista rilasciata al quotidiano il T nell’imminenza della festività.

Osservazioni sulle priorità attuali della società universale e locale ed indicazioni pastorali che però, a nostro modesto parere, vanno in qualche modo in contraddizione col recente operato del braccio finanziario della Curia trentina, come gli investimenti nel mattone a Brooklyn o a alla “La Torriani “ a Milano.

Non è la prima volta che la finanziaria della Curia trentina investe nell’immobiliare speculativo, ricordiamo la non fortunatissima vicenda “Albere”, per esempio, ed in ambito istituzionale religioso è recentissima la brutta vicenda romana del cardinale Becciu riguardo ad un investimento immobiliare milionario a Londra, utilizzando le risorse del Vaticano.

Per risolvere quindi l’evidente contraddizione tra le belle parole dell’arcivescovo Tisi e l’azione di Isa sarebbe più coerente forse investire, assieme agli altri gruppi finanziari trentini coinvolti in quelle operazioni, in un nuovo piano di housing sociale in Trentino, visto che attendiamo dal 2018 l’attivazione di una nuova iniziativa immobiliare pubblico – privata per realizzare alloggi a canone moderato in Trentino, ma né la Provincia Autonoma, né altre società finanziarie come Isa o SGR si propongono per avviarla.

Certamente il vescovo di Trento, che ha ben presente la crisi abitativa nella nostra provincia e ne ha parlato anche in queste ultime uscite pubbliche e religiose, dovrebbe convenire quindi sull’opportunità di investire piuttosto in un piano immobiliare istituzionale territoriale. E magari trovare un modo per mettere anche a disposizione dei trentini o delle istituzioni pubbliche, a costi ragionevoli, l’ingente patrimonio abitativo ed immobiliare posseduto ed in parte nemmeno valorizzato, per ammissione dei suoi stessi amministratori in diverse occasioni di presentazione di bilancio della Curia.
Lungi dal sindacato esprimere giudizi o intromettersi nelle scelte di una società finanziaria comunque privata, ci permettiamo solo evidenziare al socio di riferimento possibili linee alternative di indirizzo degli investimenti, forse più aderenti e coerenti con le affermazioni ed azioni già espresse dalla stessa guida della comunità cattolica trentina.

Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino

Scarica il pdf: Vescovo Tisi – investimenti immobiliare USA di ISA def (1)

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27 Dic
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Patto per i salari e crescita. “Pronti al confronto. La Giunta conosce già le nostre proposte. Si parta da lì”. Cgil Cisl uil: l’emergenza retributiva è il presente. Subito al lavoro per ridurre il gap con le altre regioni italiane e restituire attrattività al Trentino e aumentare il potere d’acquisto delle famiglie

Patto per i salari e crescita. “Pronti al confronto. La Giunta conosce già le nostre proposte. Si parta da lì”. Cgil Cisl uil: l’emergenza retributiva è il presente. Subito al lavoro per ridurre il gap con le altre regioni italiane e restituire attrattività al Trentino e aumentare il potere d’acquisto delle famiglie

Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

“Cgil Cisl Uil sono pronte a lavorare ad un patto sociale per la crescita equa e sostenibile del Trentino, un accordo che affronti con determinazione l’emergenza salariale, costruisca risposte strutturali attraverso il welfare alla denatalità e al fabbisogno abitativo. Apprezziamo l’impegno assunto oggi in Aula dal presidente Fugatti, perché è coerente con quanto sosteniamo dall’ottobre del 2020 con una piattaforma unitaria di priorità rimasta inascoltata da imprese e istituzioni. Se oggi comincia un nuovo corso, basato sul metodo del dialogo sociale, il sindacato trentino è pronto a fare responsabilmente la propria parte. Crediamo, però, che quella salariale sia un’emergenza che va affrontata subito, senza procrastinare nel tempo, perché rappresenta il presente di troppe lavoratrici e lavoratori trentini. Così come va affrontato il tema della precarietà lavorativa della maggioranza dei giovani, due fattori che insieme impediscono alle nuove generazioni di costruire un progetto di vita autonoma nella nostra terra.
Lavorare per risolvere queste problematiche equivale anche ad investire sul nostro sistema produttivo e il nostro mercato del lavoro per renderli più competitivi e attrattivi.
Rivendichiamo, dunque, di avere posto l’importanza di un patto sociale già da anni e ci attendiamo che gli impegni annunciati oggi si traducano quanto prima nell’avvio di progetti concreti. La Giunta conosce già le nostre proposte che abbiamo riassunto nel documento unitario del settembre di quest’anno. Auspichiamo, quindi, che le nostre proposte siano accolte avviandi un metodo di lavoro diverso, basato sul confronto e la concertazione”.

Trento, 21 dicembre 2023

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27 Dic
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UIL FPL E.L.: «La crisi demografica ed il continuo invecchiamento della popolazione richiamino tutte le forze politiche Trentine a riflessioni programmatiche con ricadute a lungo termine.»

UIL FPL E.L.: «La crisi demografica ed il continuo invecchiamento della popolazione richiamino tutte le forze politiche Trentine a riflessioni programmatiche con ricadute a lungo termine.»

COMUNICATO STAMPA

Trento, 24 dicembre 2023

“La crisi demografica ed il continuo invecchiamento della popolazione richiamino tutte le forze politiche Trentine a riflessioni programmatiche con ricadute a lungo termine. L’Assessore Tonina convochi le OO.SS. per quanto sollecitato negli anni ai suoi predecessori ed in ultima dato il suo insediamento, per necessaria attivazione del tavolo tecnico sulle RSA pubbliche e private, con l’obiettivo di confronto stando le molteplici criticità dell’assistenza erogata, nell’urgente condivisione di soluzioni fra le parti”. Queste le parole del Segretario Generale Provinciale UIL FPL EE. LL. Andrea Bassetti.
L’immobilismo della politica degli ultimi anni, su uno dei settori cardine della nostra società, lasciando che ogni singola struttura residenziale ricercasse soluzioni alla crisi del proprio “castello”, è quanto ad oggi ha portato a marcare la differenza fra chi ha sviluppato nuovi sistemi riorganizzativi, rispetto ad altri che in attesa della soluzione dal cielo ha riversato i costi fuori dalle proprie “mura”.
Ricordiamo che la media d’età di chi eroga i servizi all’interno delle RSA è sempre più alta, anche per effetto della legge Fornero e delle attuali previsioni che non appaiono rosee rispetto alla permanenza nei luoghi di lavoro. Necessario individuare strategie che permettano alle lavoratrici e lavoratori di poter continuare a lavorare con rinserimento in altri ambiti nel caso di inidoneità specifica alla mansione. Urgente che si attivino canali di scambio d’organico fra le diverse realtà del pubblico impiego Trentino a garanzia futura del welfare sociale.
Riteniamo che l’attuale presa di coscienza dei problemi sia un iniziale cambio di marcia, ora serve un analisi aziendale vera e non improvvisata, che abbracci tutte le necessità, in primis quelle del personale che eroga i servizi, con accelerazione di sottoscrizione del CCPL 2022-2024 ed integrativo Provinciale della Cooperazione Sociale, revisioni normo-giuridiche collegate, oltre a portare la PAT ad una urgente revisione dei parametri sanitari ed assistenziali; tutto il resto sarà la scommessa per l’asset futuro e necessario, per il quale la UIL FPL EE.LL. da sempre pronta a confronti costruttivi, per continuare a garantire servizi eccelsi verso quel prezioso tessuto sociale che, anche se oggi istituzionalizzato, ha contribuito nel passato a rendere grande il nostro Trentino.

Segretario Generale Provinciale
UIL FPL EE.LL.
Andrea Bassetti

 

 

Scarica il pdf: UIL FPL EE.LL. RSA PUBBLICHE E PRIVATE del Trentino – 24.12.2023-1 (1)

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27 Dic
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Conferenza stampa categorie del pubblico impiego della UIL del Trentino giorno 22.12.2023 alle ore 15:30

Conferenza stampa categorie del pubblico impiego della UIL del Trentino giorno 22.12.2023 alle ore 15:30

 

Buon pomeriggio
Con la presente sono lieto di invitarvi a nome del Segretario generale della UIL e  dei Segretari del Pubblico Impiego della UIL del Trentino per una conferenza stampa presso la sala riunioni della UIL del Trentino in via Matteotti 71 giorno 22.12.2023  alle ore 15:30.
I temi che verranno affrontati saranno:
  • Rinnovo CCPL 2022/2024
  • Protocollo D’intesa del 18.07.2023
  • Problematiche in merito alla Sanità pubblica , Autonomie Locali  e Scuola
  • Varie ed Eventuali
Certi della Vostra cordiale presenza , porgiamo Distinti Saluti
Walter Alotti
Giuseppe Varagone
Andrea Bassetti
Pietro Di Fiore

Conferenza stampa Comparto pubblico UIL del 22/12/2023

Introduce il Segretario generale Walter Alotti. “Il presidente Fugatti ha messo in cima alle priorità di questa nuova Giunta, faticosamente composta in così lungo tempo, le emergenze retributive, quella abitativa e la difficoltà di reperire manodopera possibilmente qualificata sul nostro territorio.
Sono anche i temi su cui la UIL e le altre OO.SS. si esprimono da tempo e sono temi importanti anche per le categorie del comparto pubblico che oggi, insieme alla confederazione mettono in evidenza. E se l’emergenza salariale (è di ieri la firma del rinnovo contrattuale del meccanici dell’artigianato 96€ in acconto due tranche x 4° livello) riguarda sia comparto pubblico che privato, dobbiamo effettivamente riconoscere che la PAT ancora nel luglio scorso ha siglato un protocollo con la previsione di sblocco dei comparti EE.LL, Scuola e Sanità, per prima in Italia.
Ora è necessario concretizzare questo accordo facendo ripartire i Tavoli Apran, sospesi con le Elezioni Provinciali e portare a termine il percorso tecnico per erogare finalmente gli aumenti contrattuali 22/24 dopo il pagamento avvenuto nel 2023 dell’una tantum pro 2022 e procedere con la contrattazione della parte normativa dei diversi contratti. Quindi bene se Presidente Fugatti vuole innescare un processo territoriale di aumento delle retribuzioni, ma meglio se comincia a chiudere tutti i rinnovi e i contratti del pubblico di sua competenza e che interessano 40.000 lavoratrici e lavoratori trentini. Ricordiamo che la Pat è il maggiore datore di lavoro del Trentino.”
A seguire l’intervento della UIL FPL – Sanità. “Il 18 luglio abbiamo firmato un protocollo d’intesa finalizzato al finanziamento dei rinnovi contrattuali 2022/2024 del pubblico impiego, compreso quello della sanità. Per quanto riguarda il comparto sanità che io rappresento, abbiamo avuto un primo incontro, rimarcando che non accetteremo un contratto di lavoro che si basi solo su un misero aumento tabellare, noi vogliamo di più. Rivendichiamo con fermezza che vanga riconosciuta economicamente e giuridicamente la responsabilità e l’evoluzione delle competenze, di questi professionisti Sanitari (Infermieri, Ostetriche, Tecnici sanitari di radiologia e di laboratorio, Fisioterapisti, ed ecc.) personale di supporto (OSS), degli Operatori della centrale unica 112 ,116/117 e il personale tecnico del 118 (OTAS).” Giuseppe Varagone, segretario della categoria aggiunge: “abbiamo ora bisogno di un ulteriore finanziamento ad hoc per pagare di più i disagi e precisamente indennità delle notti, dei turni, delle pronte disponibilità, prestazioni aggiuntive e salti riposo. Oltre a ciò, vanno riconosciute e remunerate le competenze, e l’anzianità di servizio tramite le progressioni. Rammento il fatto che, grazie al sacrificio e alla professionalità dei nostri Medici, Sanitari (Infermieri, Ostetriche, Tecnici Sanitari di Radiologia e di Laboratorio ed ecc..) ed OSS, la Sanità Pubblica Trentina continua a godere di una buona visibilità Nazionale. Condivido pienamente ciò che il Governatore della Provincia di Bolzano abbia messo in campo per costruire le basi per un riconoscimento economico evitando così l’emigrazione di professionisti Sanitari e OSS verso l’Austria. Premetto che la Provincia di Bolzano non è l’unica realtà dove si sta provvedendo ad essere più attrattivi incentivando il personale Medico e Sanitario, ma anche la Valle D’Aosta, Veneto, Lombardia sta andando verso quella direzione, contrariamente alla nostra realtà dove nulla non si sta facendo in merito.”
Dalla UIL FPL – Enti Locali, un’importante riflessione: “I segnali che leggiamo dalle parole del Presidente Fugatti consolidano il percorso fino ad oggi portato avanti da chi con coerenza e responsabilità ha sottoscritto il Protocollo d’intesa di data 18 luglio 2023 ed accordi collegati”; queste le parole del Segretario Generale Provinciale UIL FPL EE. LL. Andrea Bassetti.
“La necessità ora di recuperare ed accelerare i passaggi tecnici di trattativa per raggiungere al più presto sottoscrizione del rinnovo contrattuale 2022-2024, dando risposte economiche concrete sui tabellari alle lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego.

Ricordiamo che nel comparto Autonomie Locali trovano inserimento settori che erogano servizi essenziali e preziosi per i cittadini Trentini, dall’assistenza nelle APSP, ai servizi di sicurezza territoriale della Polizia Locale, educativo, ausiliario e cuochi dei nidi e scuole infanzia, fino a quelli amministrativi e tecnici degli uffici Comunali e Provinciali, gestiti dai Comuni, Comunità di Valle, PAT ed Enti Strumentali. Questi settori accusano fortissime criticità per carenze organiche e carichi di lavoro, che in assenza di riconoscimenti economici non garantiscono risposte di partecipazione ai concorsi pubblici da parte delle giovani leve, che permetterebbero revisioni organizzative per migliorare il benessere lavorativo.
Il 2024 dovrà necessariamente essere improntato su rinnovate dinamiche interlocutorie con le parti sociali al fine di realizzare nel concreto le parole di chiara apertura espresse dal Presidente verso tutte le lavoratrici e lavoratori del Trentino.”
Quando concretamente i rinnovi? Cosa manca?
Interviene Pietro Di Fiore, responsabile UIL Scuola in Trentino. “Il Protocollo di impegni del 18 luglio, firmato dalle categorie del pubblico impiego di UIL e CISL il 18 luglio, è di straordinaria importanza: l’unatantum 2023 e l’accordo negoziale sull’aumento dei buoni pasto sono i primi frutti. Ma non basta!
Al Consiglio Provinciale chiediamo l’approvazione tempestiva della variazione di bilancio, quindi le direttive in APRaN. L’obiettivo concreto è avere gli aumenti a partire dal mese di aprile, arretrati compresi. A seguire, in virtù del fatto che il Protocollo prevede una verifica / revisione in primavera, e comunque prima della legge di assestamento di bilancio, noi “Pubblici” della UIL ci faremo carico di richiedere la verifica degli andamenti inflazionistici, quindi un probabile nuovo accantonamento di ulteriori risorse. Sono attenzioni che lavoratrici e lavoratori attendono da tempo e che troviamo riprese negli annunci del Presidente Fugatti”

Scarica il pdf: Comunicato_stampa

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27 Dic
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Scarsi benefici riforma Irpef- possibilità giunta Trentino intervenire su addizionale regionale Irpef

Scarsi benefici riforma Irpef- possibilità giunta Trentino intervenire su addizionale regionale Irpef

UIL: Con nuova Irpef  e riduzione cuneo fiscale  pochi spiccioli per lavoratori e pensionati trentini.

La Legge di Bilancio 2024 prevede la conferma dell’esonero contributivo del 6% per i redditi da lavoro dipendente sotto i 25.000 euro e del 7% per quelli sopra i 35.000 euro.

E’imminente anche l’attivazione del primo modulo della riforma del sistema di aliquote dell’imposta IRPEF per il 2024: il       primo scaglione verrà infatti unificato al secondo, determinando un’aliquota del 23% per tutti i redditi  sotto i 28.000 euro.

Il Dipartimento Fisco e Previdenza della UIL ha simulato come queste modifiche influiranno sulle buste paga dei lavoratori.

Prendendo in considerazione solamente la nuova IRPEF, è stato stimato un aumento netto dai 4 euro mensili per i redditi lordi annui intorno ai 15.000 euro ai 20 euro per i redditi a partire dai 30.000 euro, che rimane fisso nelle fasce di reddito superiori. Va tuttavia considerato che in virtù della revisione delle detrazioni per i redditi sopra i 50.000 euro, le retribuzioni superiori a tale soglia vedranno una riduzione delle detrazioni di 260 euro su particolari categorie, tra   cui le erogazioni liberali, ma anche, ad oggi, tutte quelle detrazioni al 19% previste dall’Art. 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Se invece si considera l’effetto combinato della nuova IRPEF e del taglio del cuneo, l’incremento mensile va dai 68 euro per i redditi annui lordi intorno ai 15.000 fino a 111 euro intorno ai 35.000, valore soglia oltre il quale le retribuzioni non godono più del taglio del cuneo.

Nella Tabella 1 è possibile osservare le stime per le altre fasce di reddito.

Appare evidente che gli aumenti in busta paga previsti per il 2024 sono completamente insufficienti per recuperare il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti, deteriorato prima dalla pandemia, poi dall’inflazione record registrata in questi anni e addirittura diminuito rispetto a 30 anni fa, come evidenziato dall’OCSE.

Inoltre, entrambe le misure (Irpef a 3 aliquote e taglio del cuneo) saranno in vigore solamente per il 2024, finanziate per un costo complessivo di 15 miliardi di euro. Non sono quindi misure strutturali, come aveva richiesto la UIL, e sorge la preoccupazione rispetto al come saranno trovate le risorse, tra un anno, per rifinanziarle.

Come Uil, a livello nazionale,  avevamo chiesto la detassazione delle tredicesime, la detassazione degli aumenti contrattuali e una riforma fiscale veramente progressiva che redistribuisse le risorse a lavoratori dipendenti e pensionati, i contribuenti più fedeli al fisco.

L’Irpef è partita prettamente statale, ma a livello locale sarebbe possibile adottare percentuali diverse dell’Addizionale Irpef a beneficio delle fasce di popolazione trentina più deboli. Purtroppo per il 2024 la Giunta Provinciale non prevede più la soglia dei 25.000 euro di esenzione, adottata nel 2023  (anno elettorale), ma rischiamo di ritornare ai 20.000 euro o addirittura ai 15.000 dei primi anni di “consigliatura Fugatti”.

A Bolzano sappiamo bene che l’esenzione dell’Addizionale Irpef è fino a 28.000 euro  con ulteriori detrazioni per i figli a carico fino a 70.000 euro. Perfino in Liguria, Regione a statuto ordinario è stato siglato un accordo con CGIL CISL e UIL che prevede per le famiglie con figli a carico fino a 28.000 euro ulteriori detrazioni appunto per i figli a carico.

Ci auguriamo che anche in Trentino, per passare dalle parole ai fatti, il Presidente Fugatti, che afferma  di voler dare risposte e segnali riguardo alle basse retribuzioni e pensioni trentine, metta mano, alla partita fiscale locale di sua competenza, l’addizionale Irpef regionale, guardando, oltre che a Bolzano anche alle  altre Regioni  italiane, più sensibili a questo aspetto fiscale.

 

Tabella 1 – Stima degli aumenti in busta paga con Irpef 2024 e taglio del cuneo

 

 

Reddito lordo annuo Aumento netto con nuova Irpef 2024 Aumento netto con

nuova Irpef 2024 + taglio del cuneo

Mensile Annuale Mensile Annuale
15.000 4 € 53 € 68 € 884 €
20.000 5 € 63 € 78 € 1.013 €
28.000 16 € 209 € 104 € 1.348 €
35.000 20 € 260 € 111 € 1.443 €
50.000 20 € 260 € 20 € 260 €
MEDIA 14 € 191 € 66 € 861€

 

 

Walter Alotti

Segretario generale

Uil del Trentino.

 

Scarica il pdf: benefici nuova Irpef

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27 Dic
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Terziario, i salari hanno perso il 6%

Il T – 22 dicembre 2023

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27 Dic
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Salari. Sindacati: «Pronti a discutere, ma subito»

Corriere del Trentino – 22 dicembre 2023

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27 Dic
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LEGGE DI BILANCIO. Alotti chiede di rivedere l’addizionale: «Alzare l’esenzione Irpef»

l’Adige – 22 dicembre 2023

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20 Dic
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Il contratto ci spetta. Il 22 dicembre sciopero di commercio, turismo e pubblici esercizi

Il contratto ci spetta. Il 22 dicembre sciopero di commercio, turismo e pubblici esercizi

Sindacati: in provincia 60 mila lavoratori attendono da 4-5 anni il rinnovo contrattuale. Buste paga ferme mentre il costo della vita è esploso. No aumenti in cambio di diritti

Terziario, distribuzione moderna organizzata, distribuzione cooperativa, alberghi, pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale, agenzie di viaggi e aziende termali. Sono cinque milioni le lavoratrici e i lavoratori del terziario che attendono da 4-5 anni il rinnovo dei loro contratti. Una situazione che in Trentino riguarda circa 60mila addetti e non più tollerabile perché, mentre le buste paga sono rimaste ferme e l’inflazione si è portata via una fetta consistente del potere d’acquisto di chi opera in questi settori, le aziende hanno continuato a fare profitto scaricando sui consumatori gli aumenti. “Siamo arrivati al paradosso che in alcuni comparti anche in Trentino i lavoratori e le lavoratrici non possono permettersi di mettere nel carrello i beni che vendono”, incalzano Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Stefano Picchetti, segretari provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs. Le tre sigle sindacali che hanno proclamato per venerdì 22 dicembre uno sciopero di otto ore su tutto il territorio nazionale.

La giornata di stop è finalizzata a sollecitare un avanzamento dei negoziati, denunciare lo stallo delle trattative e l’ormai insostenibile situazione in cui versano le lavoratrici e i lavoratori, mentre i settori del terziario e del turismo registrano una ripresa e un aumento dei fatturati.

Accanto all’indispensabile e non più differibile recupero del potere d’acquisto lavoratori e sindacati lottano per non vedere peggiorate le condizioni di lavoro. Il ricatto delle aziende è, infatti, proprio questo: concessione di maggiore salario solo con meno diritti. Inaccettabile per le organizzazioni sindacali. “Le controparti stanno chiedendo indietro diritti che sono stati negoziati in anni di lotte e contrattazione”, insistono Bassetti, Avanzo e Pichetti.

E’ il caso di Confcommercio che vorrebbe tornare indietro sulla quattordicesima e sui permessi retribuiti o del turismo dove si vorrebbero cancellare scatti di anzianità e permessi retribuiti.

Le imprese continuano a pretendere flessibilità estrema e allo stesso tempo non sono disposti ad un solo passo avanti verso le richieste dei lavoratori. Poi ci si chiede perché non trovano personale. I lavoratori e le lavoratrici appena possono fuggono”
Il messaggio, rivolto alle associazioni imprenditoriali di settore, dunque è chiaro: non c’è più spazio e tempo per tattiche dilatorie o espedienti volti a eludere un’assunzione di responsabilità da parte delle imprese e delle loro associazioni di rappresentanza.

Il 22 dicembre sono in programma manifestazioni interegionali. Il Trentino sarà a Milano.

Trento, 19 dicembre 2023

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